Con il Reddito di Cittadinanza nessuno rimane più indietro: la storia di Cristina

Con il Reddito di Cittadinanza le persone tornano a vivere di nuovo. È la prima volta che si fa qualcosa per gli italiani e specialmente per chi ne ha bisogno. Dopo le storie di Valentino, Ignazia, Davide e Chiara, oggi vi presentiamo Cristina e vi raccontiamo la sua storia.

Una storia speciale che riguarda una donna che sta per essere sfrattata di casa, che ha vissuto senza luce e gas per due anni. Cristina ha 49 anni, vive a Paderno Franciacorta (Brescia, Lombardia) e si era letteralmente abituata al buio, ma con la card del Reddito di Cittadinanza potrà pagare le bollette e preparare un piatto caldo alle proprie figlie.

Questo provvedimento è stato fortemente voluto dal MoVimento 5 Stelle e in particolare da Luigi Di Maio, che ha lavorato senza sosta per realizzarlo. Ascoltare queste testimonianze ci rende ogni giorno più orgogliosi di quello che abbiamo fatto, perché nessuno viene più lasciato indietro.

Mi chiamo Cristina Gregorelli, abito a Paderno Franciacorta, ho 49 anni e ho fatto domanda per il reddito di cittadinanza.
Questo qua: il primo è “Risoluzione del contratto di Locazione”. In pratica dovrei lasciare la casa entro dodici giorni.
Io sono senza luce e senza metano da due anni circa.
Però, ti dico, che alla fine ti abitui al buio, ti abitui.
Oramai so la strada dove andare, però tante volte dico: “cavoli però, avere l’elettricità”. Mi sono tagliata facendo il panino al buio. Il mio ISEE è 0,002.
Io ho dovuto vendere la lavatrice, il frigorifero, l’armadio per avere qualcosa da mangiare. Sono stata anche venti giorni senza mangiare. Non mi sarei mai aspettata di trovarmi in questa situazione qua. Io spero di fare ancora la mamma come facevo prima anche se le mie figlie sono grandi però di dire: “venite qua una volta dalla mamma, venite a mangiare, insomma tutte queste cose qua”.
Un po’, sono sincera, si vergognano di sua mamma, un po’ si vergognano.
Io so che non ho fatto del male a nessuno, che la mamma non ha voluto questa situazione.
Sono sincera, tante volte ero lì che dicevo: “non so come faccio”.
Quando mi è arrivato il Reddito mi si è tirata su un pochino di più la speranza, di qualcosa, di riuscire a trovare un lavoro, di ritrovare la vita che avevo prima.
Io ho lavorato sedici anni come operaia, poi ho smesso.
Qualsiasi lavoro dovessi trovare a me va bene.
Prendo 500 euro al mese. Col reddito di cittadinanza riesco a pagare le mie bollette e riuscire a vivere di nuovo. Io penso che questa cosa qui che hanno fatto è la prima volta che fanno davvero qualcosa per gli italiani e per chi ne ha bisogno specialmente. Le ho detto a mia figlia: “vieni qui, che mangi un pochino con la mamma, un pochino, almeno una volta ogni tanto. E’ venuta qua anche mia figlia, è stata qua con me quattro ore, è stata la più bella soddisfazione del mondo.