Con il Reddito di Cittadinanza nessuno rimane più indietro: la storia di Davide

 

Il Reddito di Cittadinanza funziona e le persone che lo stanno prendendo hanno come obbiettivo numero 1 il lavoro ed è a questo che serve questo provvedimento. Dopo le storie di Valentino e Ignazia, oggi vi presentiamo Davide e vi raccontiamo la sua storia. Una storia speciale, come vedrete, che è stata raccontata anche dal TG3! Ascoltare queste testimonianze ci rende ogni giorno più orgogliosi di quello che abbiamo fatto, perché nessuno viene più lasciato indietro. Abbiamo ancora tanto da fare, ma da qualche parte bisognava iniziare e, se questi sono i risultati, significa che abbiamo iniziato nel migliore dei modi possibili. Non ci fermiamo, stateci vicini!

È iniziata con questa. Poi ho ricevuto un lavoro stabile. Sul contratto c’è scritto che è un terzo livello metalmeccanico. Lo devo incorniciare. Mi chiamo Davide Iannicelli, a luglio compio quarant’anni, sono napoletano. Ho lavorato in ambiente aeronautico, sempre con l’agenzia interinale ed erano sempre contratti a tempo determinato. Io cercavo lavoro ma “Tu però hai quarant’anni, ma io che ti posso dare?”.

“Ma come che mi puoi dare?”

Dovevo farmi la colonscopia, un’esame un po’ particolare… Mia mamma doveva prestarmi i soldi. Mia mamma non ce li aveva, non sapevamo come fare… Io queste analisi dovevo fare, non è che fossero un optional. Improvvisamente è capitato come un regalo: questo è stato un regalo. Vi posso dire che è stato un regalo, perché non sono andato a fare né il viaggio, non sono andato a fare chissà cosa. Questo mi ha aiutato a sopperire delle spese che dovevo fare, e da lì ho iniziato a pagare le analisi. Poi dovevamo fare la spesa a casa. Dissi “Mamma, vieni con me, andiamo”. Pasta pane, latte, biscotti per i bambini.

Io sono qua per rinunciare, ovviamente, non ho più diritto perché adesso il mio unico diritto è quello di lavorare. Quindi lavoro e prendo lo stipendio. Ora posso vivere, posso comprare quello che voglio, soprattutto fare dei regali a mia mamma, ai miei nipoti che ne ho quasi ventidue… e quindi sono molto contento, molto contento. Cosa dirvi… Grazie! E se avessi la possibilità di stringere la mano ad ognuno di voi mi farebbe molto piacere. Grazie mille, con il cuore!