Autostrade, lo pseudo fact checking del Messaggero che prova a giustificare l’ingiustificabile

di MoVimento 5 Stelle

Se il Messaggero vuole farsi bello con i fact-cheking almeno impari a leggere. Nel post “Le autostrade più care d’Europa! Ecco come funziona negli altri Paesi UE” ci viene contestata la frase “le nostre autostrade sono le più care d’Europa”. Ebbene, è assolutamente vero, e lo certifica una indagine del 2015 di Banca d’Italia nella quale si legge che i ricavi da pedaggi per le concessionarie italiane sono i più alti insieme alla Francia, considerando anche l’intensità del traffico per km. Nel complesso quindi gli italiani pagano più di tutti gli altri cittadini europei, visto anche l’utilizzo massiccio della nostra rete autostradale, motivo per cui i pedaggi andrebbero abbassati (e una maggior quota di ricavi andrebbe indirizzata verso gli investimenti e la manutenzione).

Nello stesso studio di Banca d’Italia si segnala che negli ultimi venti anni questi ricavi “sono più che raddoppiati” passando da 2,5 miliardi di euro nel 1993 a oltre 6,5 miliardi nel 2012. Lo studio utilizza dati del 2011 e nel frattempo è lecito attendersi che l’Italia si sia avvicinata ancor più alla Francia, magari superandola, dato che nel Paese transalpino gli aumenti delle tariffe sono ancorati all’inflazione mentre in Italia sono andati ben oltre il carovita, soprattutto negli ultimi anni.

Va anche detto che se siamo secondi alla Francia per quanto riguarda i ricavi da pedaggio (841 mila euro al km contro i 950 mila francesi) in Francia è a pagamento solo il 78% della rete autostradale, contro l’86% in Italia. In Spagna invece i ricavi al km ammontano a 477 mila euro, in Portogallo a 365 mila euro e in Grecia a 311 mila euro, mentre in Germania le autostrade le pagano solo i mezzi pesanti e sono completamente gratuite per auto e moto.

Il fact-checking del Messaggero, ripreso da giornali online come Giornalettismo, è quindi del tutto fuori bersaglio, perché si riferisce ai pedaggi unitari per km e non al totale dei costi tra pedaggio e traffico, che erano alla base della nostra affermazione.

Ciò detto, anche il dato sui pedaggi unitari va ponderato. Nei Paesi in cui il pedaggio unitario costa di più la percentuale di rete autostradale gratuita è maggiore che in Italia. Nel post di qualche giorno fa venivano non a caso citati tre Paesi in particolare. In primis, la Spagna, che attualmente prevede il pagamento del pedaggio solo sul 20% della rete autostradale, in secondo luogo la Francia, nella quale come detto solo il 78% della rete autostradale è sottoposta a pedaggio, e infine il Regno Unito, dove l’accesso alle autostrade è gratuito salvo alcune eccezioni, come l’autostrada M6 Toll che bypassa la città di Birmingham.

Ecco, l’impressione – a voler pensar male – è che con questo pseudo fact checking Il Messaggero cerchi di giustificare l’ingiustificabile. La verità è che le nostre autostrade restano, nonostante i dati parziali forniti dalla stessa Autostrade per l’Italia, le più care come totale dei ricavi per km insieme a quelle francesi.

Abbassare i pedaggi è urgente e necessario, Ma si sa: è più facile fare impresa tra acquisizioni finanziate a debito e pedaggi salati. Si spende poco e il rischio è pari zero. Soprattutto se appoggiati da stampa e media compiacenti.