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78 commenti su “L’alternativa all’ora di religione

  1. Alessandra Pisani

    Ciao Beppe,
    due bambini, 6 e 10 anni, stesse elementari. …. preside e vice (combinazione maestra di religione) alle mie rimostranze hanno confermato che non ci sarà nessuna ora alternativa alla religione. Sono in procinto di inviare DIFFIDA all’istituto. Io MI MUOVO! E chi può mi segua invece di lamentarsi e basta.

  2. giuseppe cerquini (cerquini)

    Il senso della vita.
    Pochi fortunati esseri umani possono dare un senso alla vita. La stragrande maggioranza, invece, non hanno la possibilità o la voglia di pensarci in quanto colpiti da innumerevoli sofferenze, causate dalla natura o dagli uomini stessi.

    La SOFFERENZA è quella che imperversa su tutto!
    Viene spontanea questa considerazione:

    La divina commedia

    Immaginare, ipotizzare, pensare, credere, che possa esistere un essere tanto malefico, malvagio, tragico, che, oltre a tutte le altre malefatte ( infinite sofferenze per gli esseri viventi, umani ed animali ) abbia creato anche la tortura eterna, è una idiozia colossale.
    Dante che l’ ha scritta e Benigni che la decanta, sono due inconsapevoli terroristi idioti. ( iddioti e credini, detto alla maniera di Odifreddi )
    Purtroppo anche alcune persone geniali, essendo inculcati di religione sin dall’infanzia, non si rendono conto delle stupidaggini che gli hanno propinato.
    La scuola deve essere assolutamente liberata da insegnamenti religiosi. Ai nostri figli si deve insegnare l’ uso della ragione, e tanto, tantissimo allenamento al tale uso. Oltre, ovviamente, all’ apprendimento della storia delle religioni e dell’ ateismo.
    Amen

    https://sites.google.com/site/cerquinigiuseppe

  3. luigi bertino

    Si tratta, in sostanza, dell’implacabile ostilità del sacerdote, in tutto il corso della storia umana, nei confronti del libero pensatore razionale. L’altezzosa autosufficienza di quest’ultimo, la sua arroganza verso i poteri superiori e la sua sfrontata pretesa d’esercitare un dominio simile al suo non può che ripugnare al sacerdote al quale, per il suo profondo senso della maestà divina e l’umiltà e venerazione di fronte ad essa, queste pretese e questi comportamenti appaiono come un’empia e blasfema usurpazione di prerogative che sono appannaggio esclusivo di Dio.
    Nasce, però, anche il sospetto che talvolta l’ostilità del sacerdote nasca da motivazioni più terra terra. Egli, infatti, si proclama il giusto tramite, il vero mediatore tra Dio e l’uomo e, senza dubbio, i suoi interessi, oltre ai suoi sentimenti, vengono minacciati da un professionista rivale (il filosofo, lo scienziato), il quale predica una via più facile e più sicura verso la fortuna, che non il cammino accidentato e infido del favore divino.
    Le attività veramente formative per la personalità degli alunni (e non solo) sono specialmente due: la recitazione teatrale e l’attività sportiva. La prima abitua a “tirare fuori” quello che si ha dentro, sciogliendo i complessi e i drammi rimossi; il secondo abitua il corpo ad una disciplina che tiene lontani dagli abusi contro sè stessi. Sono queste le alternative migliori all’insegnamento della religione cattolica, secondo me.

  4. alessio di benedetto

    «Due mesi di sospensione dal lavoro e dallo stipendio: tanto sarebbe costato ad un insegnante di Matematica e Fisica del liceo scientifico “Righi” di Cesena, Alberto Marani, l’aver distribuito tra gli studenti un questionario sull’insegnamento della religione cattolica nella sua scuola.
    Per Marani – secondo quanto riferito dal portavoce dei Cobas Piero Bernocchi, che ha denunciato il caso ai mezzi di informazione – la richiesta della Direzione Scolastica Regionale era stata inizialmente addirittura di 6 mesi di sospensione (una sanzione che non viene “comminata neanche a pedofili condannati”, ha chiosato Bernocchi). Poi il Consiglio di Disciplina del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (il cui parere è obbligatorio, ma comunque non vincolante) ha proposto di ridurre la sospensione a “soli” due mesi.
    Nel questionario, predisposto e somministrato dal docente nel settembre 2008 agli studenti delle sue classi, Marani chiedeva di indicare quale insegnamento gli alunni avrebbero desiderato ricevere fra Religione cattolica, Storia delle religioni e Diritti umani. Tra i 70 studenti delle sue tre classi, l’11,3% aveva espresso la propria preferenza per la Religione Cattolica e l’88,7% per una materia alternativa (23,9% Storia delle religioni; 64,8% Diritti umani). L’insegnante, a novembre 2008, aveva riferito dell’esito del questionario in Collegio Docenti, chiedendo che nella scuola venisse al più presto predisposto un insegnamento alternativo all’Irc (mai attivato al Righi; del resto, pur essendo prevista per legge, in moltissime scuole del Paese l’ora alternativa spesso non viene attivata, per ragioni di tipo economico od organizzativo, ma a volte anche per evitare di “fare concorrenza” all’ora di Religione cattolica).
    DA: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
    COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
    (Nexus Edizioni), giugno, 2010.
    517 pagine, 130 immagini, € 25

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  5. famiglia e scuola

    Il comprensibile disappunto per un disservizio (la carenza, in alcune scuole, di una valida alternativa all’insegnamento della religione cattolica) non dovrebbe indurre giudizi negativi sull’insegnamento della religione cattolica in sé. Infatti, salvo casi di insegnanti indegni di questo nome, che però purtroppo possono trovarsi anche in altri ambiti disciplinari, tale insegnamento viene realizzato con professionalità e con grande giovamento anche per chi non ha la fede cattolica e non ritiene poterla avere in futuro. Conoscere la religione cattolica non è obbligatorio, ma non è nemmeno dannoso. Ciò che è dannoso per un giovane è frequentare insegnanti ideologizzati, a prescindere dal fatto che insegnino religione cattolica o lettere o qualunque materia.

  6. iena piangens (arbor68)

    ma l’ora di educazione sessuale no? Troppi tabù attorno al sesso ancora, siamo nel medioevo. Quanta informazione ed educazione ci vorrebbe invece sull’argomento, lasciato al fai da te (facile battuta :D)

  7. Gabriele Cecchi

    Sono un insegnante di un istituto professionale e credo che il discorso dell’ora alternativa all’ora di religione debba essere affronatato in modo meno superficiale.
    Il dirigente scolastico e l’istituto devono organizzarsi al meglio per attuarla, ma deve esserci una richiesta degli studenti stessi, che possono scegliere anche lo “studio individuale”. Per esperienza so che spesso sono gli stessi studenti a scegliere lo “studio individuale” per poi poter vagare per i corridoi o farsi una passeggiata. Viceversa è anche capitato che, una volta stabilita l’ora alternativa, i ragazzi abbiamo deciso, durante l’anno, di non frequentarla più, cambiando idea e scegliendo lo “studio individuale”. Non era chiaro se la possibilità di scelta da parte di uno studente poteva essere cambiata ogni settimana o doveva essere fatta solo all’inizio dell’anno, comunque, in quel caso, l’ora alternativa c’era ma fu abbandonata dagli stessi ragazzi.
    Conclusione: 1) in nessun caso gli studenti sono costretti a vagare per i corridoi 2) l’ora alternativa può essere richiesta senza oneri per la scuola (non c’è proprio nessun docente con ore a disposizione?)

  8. Norma Jean

    Cosa hanno a che fare le repressioni razziali del ventennio ? Sarebbe utile

  9. David B.

    Io ho 24 anni e quando andavo a scuola la situazione era la medesima, quindi non credo che sia stata la Gelmini, nel bene o nel male, a fare la differenza.

    A parte il fatto che l’ora di religione è più che altro un ora di ricreazione, dove la maggior parte degli studenti non fa un cazzo e una piccola parte si mette a discutere del significato della vita con la prof.

    Quelli come me che non avevano aderito, stavano semplicemente seduti nel banco a farsi i cazzi propri, o usciva prima da scuola se quella di religione era l’ultima ora. Quindi io non la vedo così drammatica la situazione.

    Trovo drammatico il voler fare questione ad ogni costo: Io so che c’è una motivazione storica e culturale perchè nelle scuole italiane si studia il cristianesimo, per questo non mi sento affatto discriminato da questo, anzi, quando avevo da fare delle osservazioni, le facevo liberamente e si poteva anche imbastire un discorso su questo. Quindi smettetela di fare gli ignori…

    1. b ista92

      regolare è cosi anche oggi.

    2. lyne clerfeuille

      il fatto che tu facessi ‘I CAZZI TUOI’ non vuol dire che per forza di cose tutto vada per il meglio
      ciao

  10. giuseppe carbonaro

    Scuola Anguillara Sabazia, scalo.
    Primo figlio, il primo anno fuori dalla classe seduto su una sedia, il secondo senza far niente, ora (in quinta elementare) ora alternativa (sono in 5.)
    Secondo figlio, vengo chiamato dalla maestra che mi domanda perchè non facevo fare IRC a mio figlio (????) e mi dommanda a quale confessione appartenessi… gli ho detto NESSUNA… e lei, insistendo, non capiva il perchè, se non ero ebreo o mussulmano o testimone di geova, non facevo fare “la storia delle religioni”, come la chiamava lei. Io insisto e confermo la scelta.
    Dopo 5 giorni mi chiama la scuola dicendo che mio figlio era l’unico (della materna) che non si avvaleva dell’ora e non potevano mettere le ore (perchè sono DUE lo sapevate ???) alternative solo per lui, e non era possibile (???) mettere uni nsegnante per un bimbo, e IO lo stavo discriminando ( io ???? ) quindi per colpa mia (??) il bambino si sentiva diverso dagli altri…
    A malincuore accetto, di fargliela fare, ma dopo scopro che a tutti i bambini i cui genitori avevano deciso di no fargli fare religione, sono stati contattati…. allora non era solo mio figlio…

  11. alessio tanzini

    secondo me la soluzione è molto semplice basta sostituire l’ora di religione facoltativa (inutile) con storia delle religioni obbligatoria: un ora alla settimana nella quale si segue un programma preciso inerente non solo la religione cristiana ma anche l’ebraismo la religione mussulmana e anche quella induista cosi magari scopriamo che non siamo molto diversi e ci scopriremo più colti e tolleranti verso il prossimo

  12. ANDREA S.

    TROVO DECISAMENTE ANCORA PIU’ INDECENTE E IPOCRITA CHI AFFERMA CHE NELL’ORA DI RELIGIONE BISOGNA STUDIARE LA STORIA DELLE RELIGIONI,MA PERCHE’? COS’HANNO DA INSEGNARCI LE RELIGIONI, QUALI IMPORTANTI FONTI DI CONOSCENZA SONO?
    SONO FONDAMENTALEMENTE STORIE DI PRIMITIVE AGGREGAZIONI DI ARCAICHE POPOLAZIONI STUPITE DALL’UNIVERSOMONDO E TERRORIZZATE DALL’IDEA DI UNA MORTE CON CONSEGUENTE NULLA.CONCEZIONI CONTENENTI ABUSI ED IGNOMINIE CHE OGGI TUTTI CONDANNIAMO DI UN SOPRANNATURALE ELEMENTARE E SUPERSTIZIOSO.
    NON HO NULLA DA IMPARARE DA TUTTO QUESTO.
    SAREBBE INVECE SEGNO DI CIVILTA’ E PROGRESSO STENDERVI UN PIETOSO VELO.

    1. Tatiana G.

      Credo che insegnare storia delle religioni e delle filosofie sarebbe invece opportuno e doveroso in quanto che ci piaccia o meno i credenti esistono ed è un loro diritto poter credere così come dovrebbe essere un diritto per altri non credere e mettere in comunicazione tutti questi soggetti, (anche atei gnostici deisti etc etc) in comunicazione fra loro è l’unico mezzo che ha uno stato civile per abbattere paure e barriere dovute proprio alla non conoscenza dei rispettivi credi o pensieri.
      La tolleranza che nasce dalla conoscenza sono l’unica strada (secondo il mio modestissimo pensiero) e non i colpi di spugna.
      Buona gioranta

      «L’unico tiranno che accetto in questo mondo è la voce silenziosa dentro di me.»

      Gandhi

    2. Valeria F.

      In risposta ad andrea di udine:

      più che la storia delle religioni, sarebbe utile conoscerle, le religioni..
      Se hai fatto caso molte storie di cronaca spesso nera riguardano le incomprensioni
      tra persone di credo differenti…il marocchino di fede mussulmana che non approva
      la relazione tra sua figlia ed un italiano, solo perché cattolico…(e la ammazza)o anche ignoranti italiani che siccome non conoscono un bel niente di altre religioni, non sopportano persone
      Di fede mussulmana con l’idea, quella sì ipocrita, che siano tutti terroristi, i mussulmani…

      I recenti fatti di cronaca, dalla guerra santa, invocata nel nome di allah, agli omicidi commessi nel nome di intolleranze religiose dovrebbero quanto meno farti riflettere…..se poi da tutto questo non hai nulla da imparare…..beh non so che dirti….divertiti con le cazz….della stupidità giovanile…fantacalcio, grande fratello, amici & co…..quelle sì che sono utili alla vita!

    3. Terra 999.999.999.999.999.999

      ANDREA SE TU VUOI ESSERE UN IGNORANTE E’ SOLO AFFARE TUO.

      LA RELIGIONE E’ COME LA MUSICA, LA FILOSOFIA, O QUALSIASI ALTRA DISCIPLINA CHE FA PARTE DELL’ESSERE UMANO E DI QUALSIASI CIVILTA’ APPARSA SU QUESTO PIANETA, FA PARTE DELLA CULTURA DELL’UOMO E NEGARNE L’IMPORTANZA E’ DA IGNORANTI.

      ALTRA COSA E’ ESSERE CREDENTI O MENO, PER STUDIARE MUSICA NON DEVI ESSERE NECESSARIAMENTE UN MUSICISTA, PER STUDIARE L’ARITMETICA NON DEVI ESSERE NECESSARIAMENTE UN MATEMATICO.

      MA NON SI PUO’ NON STUDIARE LA RELIGIONE COME UNA DELLE INNUMEREVOLI E PIU’ IMPORTANTI COMPONENTI DELLA CULTURA SVILUPPATA DALL’UMANITA’ DA CUI SONO SCATURITI ANCHE MOLTI PRINCIPI MORALI UNIVERSALI LAICI ERRONEMENTE RITENUTI FIGLI DI UNA CULTURA LAICA.
      INOLTRE NON C’E’ TRACCIA DI NESSUNA CIVILTA’ UMANA CHE NON ABBIA UNA RELIGIONE E ILLUDERSI CHE CI POSSA ESSERE DIMOSTRA UNA SCARSA CONOSCENZA DELL’ESSERE UMANO.

    4. b ista92

      alla fine nella letteratura ci sono cosi tanti appigli alla religione ( in italia per forza cattolica tipo i “Promessi Sposi ” o Dante che è importante/utile saperla .

  13. alessandro c.

    Non siamo solo un popolo di pecore, di tartufi e di molluschi, ma di disinformati che tali vogliono restare.
    La maggioranza in questo Paese di pulcinella non è di cattolici, ma di quelli che credono o fanno finta di credere che sia così.
    I laici, gli atei, gli agnostici, gli anticlericali, i relativisti, i neoilluministi, gli evoluzionisti, cioè gli acculturati, arrivano più o meno al 40%. L’altro 60% è costituito da credenti, che però non si possono identificare con i cattolici, in quanto sta crescendo a dismisura il mumero dei seguaci dell’Islam e delle altre decine di confessioni religiose che l’immigrazione a tappe forzate ha impiantato in Italia.
    I cattolici italiani, inoltre, sono sempre più all’acqua di rose e il creazionismo sta perdendo rapidamente terreno in tutto il mondo (accedi al mio blog “nostradamus.ilcannocchiale.it”).
    Il clero diffonde menzogne a piene mani e gli italioti, come è loro costume, se le bevono tutte.
    Rendetevi conto di questo e poi cominciamo a muoverci.
    Siamo l’unico Paese al mondo che non si ribella mai al soprusi e questo grazie al Vaticano, che viene pagato dai politici proprio per renderci mansueti.
    Una maggioranza schiacciante che si fa mettere sotto i piedi da un pugno di preti in combutta con un pugno di politici deve solo vergognarsi.
    Siamo ridicoli e facciamo schifo al resto del mondo.

  14. Fulvio Priisnzano

    Punto 1: Esiste una legge dello Stato italiano che pervede l’insegnamento della religione cattolica. È una legge figlia del Concordato che prevede che chi non vuole partecipare possa farlo seguendo attività/materie alternative. È lo STATO italiano che deve provvedere Se lo STATO italiano non cui mette i soldi per provvedere all’alternativa non è un problema della Chiesa, ma della politica italiana. Quindi è ora di finirla di dare la colpa alla Chiesa anche quando non ce l’ha.

    Punto 2: siamo tutti pronti – giustamente – a indignarci quando il politico/potente di turno si pone al di sopra della legge, quando non la rispetta e la fa franca. Bene, piaccia o no, la legge di cui sopra esiste, quindi cominciamo noi nel nostro piccolo a rispettare il fatto che ci siano delle leggi che non ci piacciono e a rispettarle comunque. Altrimenti ci poniamo allo stesso livello di denigriamo regolarmente

    Punto 3: se una legge va cambiata esistono i metodi democratici per farlo. Ad esempio: il referendum, oppure si può votare qualcuno che abbia nel programma di cambiare questa legge. La democrazia in Italia non funziona? Non è certo colpa della Chiesa.

    Punto 4: Sig.ra Valeria per favore non tiriamo in ballo le discriminazioni razziale del ventennio. È puro populismo. Nessuno vuole imporre niente a nessuno, nè punirlo se non accetta la proposta. Ripeto: il problema è dello stato della sQuola pubblica italiana, che purtroppo è alla sfascio, non certo della Chiesa che ha firmato il Concordato.

    Conclusione: la chiesa ha sicuramente molti e gravi problemi, di coerenza con il messaggio cristiano e di retaggi pre-conciliari, ma non attribuiamo colpe che non ha. Altrimenti chi fa la caccia alle streghe adesso?

    1. real politik

      Sono perfettamente d’accordo con lei sul fatto che la responsavbilità è del potere politico e non di quello religioso, o, per lo meno, che sia un concorso di colpe… ciò non mi fa indignare di meno: il fatto che la collettività paghi gli insegnanti di religione (collettività composta da cristiani, musulmani, ebrei, protestanti, valdesi, buddisti… ed ATEI) è quantomeno assurdo. le religione devono stare fuori dalla scuola pubblica, poi, nel proprio privato, uno può anche consacrarsi a Odino.

    2. Fulvio Prisinzano

      Io posso anche essere d’accordo sul fatto che ormai non abbia più senso insegnare la religione cattolica nelle scuole, ma il discorso economico in realtà è molto complesso e comprende molti altri ambiti oltre alla scuola.

      La Chiesa sicuramente gode di notevoli privilegi economici (sono stati spesi fiumi di inchiostro sull’argomento), ma – piaccia o meno, operando bene o male – ricambia svolgendo un’importante ruolo nell’assistenza sociale tramite parrocchie, associazioni, caritas, eccetera (e spesso questa è la parte sana della Chiesa). È inutile addentrarci in questa discussione, proprio perchè estremamente articolata e che deriva anche da un retaggio culturale che l’Italia di oggi ha ereditato dal passato.

      Cmq tornando a bomba, il problema fondamentale è che ci si può indignare, sbraitare, scrivere, manifestare, ma finchè la legge è questa l’ora di religione sarà cattolica e gli insegnanti la pagheranno tutti i contribuenti, ma per il semplice fatto che l’ora di IRC è parte integrante del programma scolastico italiano. Piacca o no

  15. lyne clerfeuille

    Sono padre dei due figli di 31 e 29 anni,
    Leggendo il post “L’alternativa all’ora di religione” a firma Valeria Podesta mi sono reso conto che gli stessi problemi che già 20-25 anni fa io stesso avevo avuto non sono cambiati… il mondo si muove ma l’Italia continua a restare ferma! Quanto ci vorrà ancora? Altri 20-25 anni o forse più, prima che qualche cosa si muova ? O forse a quel punto, visto che come scrive Valeria, “AL PEGGIO NON C’E MAI FINE” il Berlusconismo ed il Fascismo ci avranno ormai tutti rincoglioniti?
    Claudio Ferrari

  16. SILVIA BORELLI

    CAMBIAMO QUESTA ITALIA, ITALIANI! TORNIAMO ALLA LIBERTA’ DI EDUCAZIONE, DI INFORMAZIONE. TORNIAMO AD INVESTIRE NELLA SCUOLA PERCHE’ NULLA PIU’ DELLA CULTURA E’ PIU’ IMPORTANTE. LA CULTURA CI RENDE LIBERI. LIBERTA’ DI DECIDERE ANCHE LA RELIGIONE. QUESTO E’ UN FASCISMO LO VEDIAMO OGNI GIORNO. SANITA’, AMBIENTE ALLO SFASCIO. TORNIAMO AD AVERE LA NOSTRA ACQUA PUBBLICA, LA NOSTRA ARIA PULITA, LA NOSTRA DIGNITA’.
    SILVIA

  17. Amalia Cicero

    mi sa che state uscendo tutti pazzi …

    vi ma chi scrive sti post ? ma non si vergogna ?

    povero figlio… non c’e un tutor personale che lo puo’ seguire, povweretto , lui, cosi di alta cultura non puo’ avere un tutor che lo distolga da quelle brutte cose che si dicono nell’ora di religione..

    ovviamente il tutor deve essere a costo zero … sa, io ideologicamente son compagna e ho i diritti…

    la sciura mamma se ci tiene cosi tanto che il figlio non venga inquinato dalla religione, .. potrebbe lasciare il lavoro per un’ora, stare 60 minuti col figlio,(che puo’ farle solo bene) e quindi tornare al lavoro

    ……… non pretendere un tutor perche il suo scarrafone non lo vuole mandare tra la plebe religiosa !!!.. (che male non fa )

    ma invece di pensare alla religione a scuola, non conviene controllare quanta mariuana ha in tasca al mattino, quanti cellulari usa, se si lava i denti, quanti trigliceridi si ingoia al giorno ?

    1. real politik

      sei una povera isterica che evidentemente ha pure difficoltà di lettura e comprensione. il punto è che uno dovrebbe chiedere di poter fare l’ora di religione non il contrario. se uno vuole fare catechismo che vada in parrocchia. io personalmente sono stata discriminata a scuola in quanto era l’unica del mio paese che non partecipava alle attività parrocchali, benchè frequentassi l’ora di religione a scuola non esistendo al tempo la possibilità di scegliere. siamo l’unico paese in europa che ha questi atteggiamenti discriminatori nei confronti dei non credenti (categoria che mi preme più dei credenti in altre religioni!) che rappresentano il 15% della popolazione italiana, ti sembrano pochi? o ci siete solo voi “basabanchi” alla giovanardi: carità cristiana per i “vegetali” (vedi Englaro) e spietata freddezza per i poveri Cucchi di turno?!

    2. real politik

      Dimenticavo, visto che ti preme anche l’aspetto economico della faccenda, vorrei ricordarti che gli insegnati di religione (gli unici stabilizzati dall’allora ministra moratti, 20.000, se non erro) sono a carico di tutta la collettività: cristiani, musulmani, ebrei, valdesi, protestanti, buddisti… ed ATEI!!!!! ti sembra giusto? fossi in te testerei la quantità di grasso che hai TU tra le cellule nervose!

    3. valeria podesta

      Gentile Signora, per Sua informazione io so perfettamente quanti trigliceridi ingerisce mio figlio al mattino, non usa il cellulare se non quando è in trasferta con la squadra, non fuma marijuana (forse farebbe meglio a fumarla qualche altro adulto, è un ragazzino di 11 anni che va a scuola volentieri e con diligenza studia tutto ciò che gli viene proposto, perchè non rispettano l’offerta formativa sottoscritta quando abbiamo fatto l’iscrizione a gennaio? Doveva scegliere tra l’opzione cattolicesimo o attività in biblioteca, non è che chi non è cattolico è reprobo o non meritevole di altro tipo d’istruzione, perchè si insegna religione ai piccoli e filosofia ai grandi? Sono due materie complementari se s’insegnasse Platone o Kant alle elementari forse ci sarebbe più logica.. Le ricordo, visto che Lei sostiene tali posizioni discriminatorie che l’insegnamento del cattolicesimo era stato inventato da Tomas d’Aquino nel 1350 a seguito di una grossa crisi di vocazioni e ribadito successivamente nel Concilio di Trento. In Italia fu Mussolini a firmare i Patti Lateranensi e a rimettere l’obbligo d’indottrinamento anche perchè le uniche scuole del ’22 erano di natura religiosa. A quasi un secolo non si è risolto nulla, invece di insegnare morale, etica, logica, si insegnano quattro storie basate sull’interpretazione di 4 vangeli riscritti ad hoc, perchè non parlare dei vangeli copti o di principi di tolleranza multietnica? Concludo citandole un episodio, sono una docente e per questo non posso andare a prendere “per un’ora” mio figlio a scuola e ciò non mi sembra neanche educativo e torneremo all’insegnante privato; nel corso di un consiglio di classe una collega di religione esclamò: di tizio voglio la sua testa, intendendo bocciarlo, fui io e la collega di matematica, forti delle nostre 5 materie, che schiacciammo il giudizio negativo.. rifletta.

    4. Francesco V.

      Il fatto che la maggioranza di italiani si dichiari cattolica, e che poi in realta siano persone di scarsa nobiltà d’animo come TE, non significa che tutti gli altri debbano sorbirsi stronzate catecumenali. Se vuoi veramente insegnare la tua religione a tuo figlio ti prendi un ora di permesso dal lavoro (come tu stupidamente consigli) e lo fai

    5. giuseppe carbonaro

      Gentilissimo, io non voglio un tutor, ma solo la possibilità (negata) di non far fare religione a mio figlio, perchè mentre se per lei non sono cose terribili, per me sono per lo meno baggianate, a cominciare da adamo ed eva (a cui sicuramente Lei crederà ciecamente) questioni di punti di vista, sono libero di pensarla diversamente da Lei e dalla gran parte di quelli come Lei oppure no ? Non parliamo di costi poi per favore, le ore di IRC (perchè si chiama Insegnamento di Religione Cattolica) costa allo stato UN MILIARDO di euro l’anno, e i professori, contrariamente a quanto disposto dalla costituzione Italiana, vengono assunti senza concorso pubblico ma su chiamata della curia….

  18. Bruno BASSI

    I patti lateranensi nonson più quelli di mussolini ma sono stati riscritti più recentemente.

    Prima uno se li legga e poi magari darà un giudizio più sensato.

    riguardo alla tolleranza vorrei vedere se i cristriani fossero veramete intolleranti come finirebbe certa gente!!

    1. Paolo Gris

      Beh, però è anche vero che, per quanto siano la stragrande maggioranza del paese, i cristiani sono “ospiti” di uno stato laico.
      Uno stato, appunto perché laico, in tema di religione deve lasciare libertà di scelta.
      Non offrire alternative è, di fatto, togliere la libertà di scegliere.
      Come provocazione potrei dire che anche il comunismo di Stalin professava la libertà di religione, ma se non ti lasciavano costruire o usare le chiese..

      Da qui si potrebbe anche estendere il discorso ai vantaggi enormi che la Chiesa Cattolica ha dallo stato italiano: diversi milioni di euro annui che lo Stato Italiano, essendo laico, non vedo proprio perché dovrebbe elargire a titolo gratuito ad una istituzione religiosa. Voglio dire, neanche i 2 mln annui per l’acqua e le fogne pagate al Vaticano dal comune di Roma servissero alla beneficenza..
      Però, con la suddetta montagna di “euri”, altro che i professori dell’ora di alternativa, ci pagheresti.

      Il modello dei rapporti tra religioni e stato, a mio parere, dovrebbe essere quello statunitense: legalmente la religione è riconosciuta e tutelata, ma tutte (e dico TUTTE) le strutture religiose si autofinanziano tramite i fedeli.
      Eccezione sono le strutture umanitarie che, loro direttamente, vengono, qualora ne avessero diritto,sovvenzionate.
      E vorrei ricordare che negli stati uniti quasi la metà della popolazione crede nel creazionismo: che non si dica che la religione lì è discriminata.

      Chiedendo scusa per la mia verbosità, auguro a tutti buona giornata.

  19. Bruno BASSI

    da che ondo è mondo quando una maggioranza schiacciante vuole una cosa e una minoranza esigua ne vuole un altra prevale la volontà di maggiorana oppure si va a una guerra civile che distrugge le minoranze..

    MEglio lasciar perdere questa stronzata dell’ora di religione che è tutta una puttanata politica mentre i veri problemi sono altri

  20. Fiorella T.

    Anche per mia figlia, III media, è così!
    E’ veramente un sopruso, non c’è libertà di scelta e non c’è rispetto per chi ha una religione diversa da quella ‘di stato’.

  21. Roberto Grendene

    Vero, bisogna eliminare le due ore di religione cattolica impartite dai 3 anni di eta’ nelle scuole statali.

    Causano discriminazione in una scuola che dovrebbe essere di tutti.
    Sono un insegnamento ideologico, impartito per una sorta di ossessione identitaria.
    Le religioni e le concezioni del mondo non religiose dovrebbero essere analizzate nei normali programmi di storia, geografia, filosofia.

    Purtroppo la religione cattolica a scuola, pagata dallo stato ma impartita dal vescovi (loro la scelta di persone e programmi) e’ protetta dal concordato… prima di eliminarla occorre aiutare chi gia’ da ora avrebbe diritto ad attivita’ didattica e formativa mentre altri scelgono di fare religione cattolica.
    http://www.oraalternativa.it

  22. stefano s.

    bisogna eliminare l’ora di religione, chi vuole vada al catechismo in parrocchia

  23. Marco P.

    Io non ho mai fatto l’ora di religione e non ho mai sentito il bisogno impellente di togliere il crocifisso dal muro.
    Nell’ora di religione ho fatto i compiti… letto libri che mi piacevano… cazzeggiato… giocato.
    Sono i soliti problemi creati ad arte per distrarre dai veri problemi… ne cito uno fra i tanti:

    ad un mio amico con laurea in economia hanno proposto di fare l’agente di commercio pagato solo a provvigioni (1000 euro se vende per 4500 euro) con p.iva.

    Questi sono i problemi.

    1. Roberto Grendene

      ci sono tanti problemi, non capisco perche’ io e tanti altri dovreo tollerare discriminazioni che a te personalmente non danno fastidio.

      Anni fa si tolleravano anche le punizioni corporali a scuola, alcuni genitori le apprezzano pure…

    2. Danilo S.

      Hai ragione, io ho un mio amico che dopo aver studiato una vita si ritrova a lavorare da stagista a 350 euro(e mi da quello sentito in giro per uno stagista non è neanche tra gli “stipendi” più bassi) al mese con un contratto a scadenza……(se non si fosse capito si è laureato)….E’ incredibile come la meritocrazia non sia presa minimamente in considerazione e di come molta gente sia costretta ad andare fuori per trovare lavoro……. però l’ora di religione è importante…….(sarcasmo)

  24. Roberto Grendene

    E’ vero, la religione cattolica insegnata con i soldi e le strutture dello stato da insegnanti e programmi scelti dl vescovo.
    Due ore la settimane, a partire dai 3 anni di età.

    Quasi sempre, chi invece vorrebbe fare scuola a scuola e non indottrinamento (non chiamiamola cultura religiosa o cose simili) e’ discriminato e umiliato.

    Non sempre, pero’.
    I miei figli, ora hanno 8 e 10 anni, hanno sempre potuto fare una attivita’ didattica alternativa.
    C’e’ voluto un po’ di impegno come genitore, magari ha aiutato essere rappresentante di classe alla materna e in consiglio di istituto per 3 anni. Ma la professionalita’ e la sensibilita’ degli insegnanti ha fatto in modo che i miei figli e altri 7 loro compagni dicano che la materia piu’ bella sia l’ “alternativa”.

    Impegnamoci per ottenere questo nostro diritto.
    visita:
    http://www.oraalternativa.it

  25. Luigi Bertino

    la sentenza della Corte costituzionale 08-03-1989 dice: “È anticostituzionale obbligare gli studenti delle scuole pubbliche, esonerati dalle lezioni di religione, a seguire un insegnamento alternativo”. Premesso questo, gli studenti potrebbero evitare di sprecare un’ora se solo avessero a disposizione più alternative tra cui scegliere liberamente. In questo modo si formerebbero un percorso didattico personalizzato, frutto delle proprie inclinazioni naturali e imparerebbero senza annoiarsi.
    Di alternative secondo me valide all’ora di Religione cattolica ne vedo più di una, per esempio: Educazione civica, Storia della scienza, Storia della filosofia, Musica (non solo nel futuro Liceo musicale e coreutico), anche la semplice Divina Commedia di Dante: in fondo, il racconto è senza dubbio ben scritto ed è infarcito di teologia. Se proprio una religione dovesse essere insegnata, Albert Einstein preferirebbe il Buddismo, poiché è quella che più si avvicina al terzo stadio dell’evoluzione religiosa dell’uomo, quello della spiritualità cosmica. L’astrofisica Margherita Hack si chiede: “Quando sarà possibile sostituire l’ora di religione con un corso serio di Storia delle religioni. Potrebbe essere molto interessante e stimolante per i giovani discutere del perché di questo bisogno dell’umanità in ogni luogo e in ogni tempo, fare il confronto delle varie credenze e di come esse abbiano influito sui costumi e sulle forme di governo, di come il concetto di divinità sia andato cambiando nel tempo con il progredire della conoscenza e della scienza”.

  26. Chiara C.

    “Stesso problema con i miei due figli, medie e elementari: uno vaga da una classe all’altra, mia figlia entra 2 ore più tardi. Quel che più mi fa rabbia è l’IPOCRISIA delle famiglie: non sono praticanti, sparlano della Chiesa e del suo strapotere però… però… un po’ di religione, che male vuoi che faccia? Per fortuna i miei figli sono invidiatissimi dai compagni. Almeno questa soddisfazione e chissà che non semini germi di libertà per le prossime generazioni. “

  27. ilaria corazza

    Stesso problema con i miei due figli, medie e elementari: uno vaga da una classe all’altra, mia figlia entra 2 ore più tardi. Quel che più mi fa rabbia è l’IPOCRISIA delle famiglie: non sono praticanti, sparlano della Chiesa e del suo strapotere però… però… un po’ di religione, che male vuoi che faccia? Per fortuna i miei figli sono invidiatissimi dai compagni. Almeno questa soddisfazione e chissà che non semini germi di libertà per le prossime generazioni.

  28. Valentina Nardecchia

    Come capisco…almeno il tuo è grande, la mia a 6 anni per non farla “vagare” nei corridoi hanno adottato il metodo più simpatico: nella stessa classe dove gli altri bimbi fanno religione, ma su un banco in fondo, da sola, faccia al muro…e quando vai a protestare ti senti dire che tua figlia è “UN OSTACOLO ALLA DIDATTICA…!!!”.
    E dicono che questo è uno stato laico? …mah…

  29. devis q.

    se la scuola pubblica è arrivata a questo punto lo dobbiamo anche a questo governo e ministro,che pensano soltanto a tagliare fondi e basta….

  30. mario l

    LA MERY STELLA è INCINTA……..CHè BELLO CON POCHE GOCCE HA FATTO IL PIENO PER NOVE MESI!
    A SCUOLA SI SPERAVA CHE SI SAREBBE TOLTA UN PO’ DAL C..O INVECE TIENE DURO!!!

  31. alessandro c.

    Sono prepotenze inaccettabili fatte da uno Stato che si proclama laico per favorire una particolare religione.
    Noi laici siamo la maggioranza nel Paese. Non c’è motivo di subirè questo abuso all’infinito. Dobbiamo organizzare una class action (dovrebbe essere possibile tra qualche mese) e provocare un’ordinanza che ci liberi di questo sopruso.
    Cominciamo a pensarci su.

    1. Giuliano Sacconi

      facciamo un referendum pro o contro L’ORA di religione, così lo perdete e la finite di rompere i marun!
      stammi bene!

  32. Lidia Beduschi

    Sì, è davvero un insulto. Questo nostro povero paese ha bisogno che scendiamo in piazza, ordinati, pacifici, ma decisi a buttare giù questo governo e a cacciare i disonesti: si vedrà allora che gli onesti sono tanti di più di quanti non siamo ormai disposti a credere. NON SIAMO COME “LORO”.
    Quanto all’ora di religione cattolica, suggerisco da ex insegnante di scuole medie di diffidare il capo di istituto per l’omessa sorveglianza degli alunni. La sorveglianza è compito primario della scuola, addirittura viene prima dell’obbligo di insegnamento; se dovesse accadere anche un piccolo incidente mentre il bambino vaga da un corridoio all’altro (una scivolata per un pavimento bagnato es.) il capo d’istituto ne risponde penalmente ed ha l’onere della prova, poiché nel diritto amministrativo scolastico si parte dalla presunzione di colpa.
    Da antropologa invece (ora insegno finalmente la mia disciplina all’università) suggerirei (le modalità pratiche si potrebbero studiare) la lettura di Oi Paz dello storico inglese Thompson (è un romanzo di fantascienza), come avvio all’approccio dello studio antropologico delle religioni.

  33. Patrizia L.

    A dire il vero, non è tutta farina del sacco della Gelmini: mio figlio ora ha 20 anni. Dall’asilo al Liceo non ha mai frequentato l’ora di religione, ma in 15 anni di scuola (asilo-elementari-medie-liceo) non ha mai, dico MAI, avuto il piacere di scoprire cosa si intende per attività alternative. All’asilo e alle elemetari stava nella stanza dei custodi, insieme agli altri bambini non frequentanti. Alle medie veniva spostato in un’altra classe. Al liceo poteva uscire (aveva la mia autorizzazione), anche se minorenne. Naturalmente non è mai capitata la situazione contraria, cioè che mancasse l’insegnante di religione, ma per l’attività alternativa il provveditorato non ha mai avuto i soldi. Mai, in 15 anni!

  34. Grace Slick

    Ho ricevuto battesimo e tutto il resto e sono un’insegnante, rispetto tutte le religioni ma mai e poi mai appenderò il crocefisso in classe.
    Basta, è ora di finirla con queste ipocrisie, la scuola è un luogo di conoscenza e di libertà, non di indottrinamento per inculcare sottomissione a qualsivoglia simbolo.

  35. Andrea Nuzzo

    Beh oddio… io da piccolo non mi sono mai avvalso della religione cattolica ed in effetti vagavo sempre per la scuola, sia alle medie sia alle superiori (oppure rimanevo in classe e provocavo l’insegnante di religione smontando con i ragionamenti tutto quel che di religioso diceva :D). Però mi divertivo dai 😀

  36. Francesco Vetri

    L’ora di religione fatta a scuola non è l’ora di religione CATTOLICA, ma l’ora della “storia delle religioni”, dove si conosco le altre culture e religioni, questa è pura conoscenza; quindi nessun alunno dovrebbe lasciare l’aula per fare altro, perchè quellora serve a conoscere, come la geografia la scienza, la storia. Neanche la Gelmini sà a cosa serve l’ora di religione….

  37. harry haller

    Incredibile, ma questo è oramai il Paese dell’incredibile, della verità palese negata, del rospo che si dichiara principe…Via da qui…….

    http://www.youtube.com/watch?v=gk536undpi0

  38. Gino M.

    BRAVA BRAVA MARIASTELLA
    (L’ALTROPARLANTE)

    BRAVA BRAVA…
    BRAVA BRAVA
    Brava brava brava Mariastella zitta zitta sei riuscita in pochi mesi a licenziare da sola
    Quasi ventimila dipendenti della scuola
    BRAVA BRAVA
    Della scuola pubblica s’intende naturalmente quella privata no
    Sennò s’incazza il papa e ti da le tottò sul popò
    BRAVA BRAVA
    La scuola privata va salvaguardata quella pubblica colpita e affondata
    Senza scialuppe di salvataggio chi annega e chi ne trae vantaggio
    BRAVA BRAVA
    Per ridurre il personale il professor di Fisica farà anche la Chimica
    E quello di Chimica la Fisica ma con Religione non si può risparmiare
    BRAVA BRAVA……..
    Ma questo non è niente chissà cos’altro ti passa per la testa
    Stai pensando di usare la stessa strategia leghista
    La Lega respinge gli stranieri e tu i ricercatori
    Bisogna stringere la cinghia dice Tremonti altrimenti non ci sono fondi
    E poi cosa mandi alle scuole cattoliche
    E a quelle paritarie tipo la scuola di Bossi e di sua moglie Manuela
    dove i bambini fanno tempo prolungato pagato
    Loro sì che sono veri missionari dell’istruzione che amano i bambini tutti indistintamente
    Basta che paghino la retta regolarmente

  39. Maria Pina Pellegrino

    I cattolici sono anni che ce la menano dicendoci che l’ora di religione consiste nell’insegnamento della “storia delle religioni”, mentre così non è mai stato. L’ora di religione equivale a una catechesi, un indottrinamento vero e proprio di principi e dogmi cattolici.
    Se vogliamo insegnare la storia delle religioni, allora che si aggiornino i programmi ministeriali e che tale disciplina sia integrata nelle ore di storia e filosofia. Via gli insegnanti nominati dalla curia!
    Quando avevo 11 anni, in prima media, i miei genitori (atei) mi hanno chiesto di partecipare alle prime lezioni dell’ora di religione per capire se mi interessava e decidere quindi se frequentare tutto l’anno.
    La graziosa suora laica appena arrivata in classe chiese a tutti se avevamo ricevuto i sacramenti. Io avevo solo il battesimo e non avevo fatto nè la comunione nè la cresima. Esterefatta, la suorina mi chiede il perchè e io le rispondo: “perchè i miei genitori mi hanno fatto scegliere”.
    Apriti cielo: cominciò a sbraitare e inveire dicendo che i miei genitori non erano degni di essere chiamati tali…io, vergognandomi come un cane davanti ai nuovi compagni di scuola, tornai a casa in lacrime.
    La storia, nel lontano 1986, finì così: mia madre, atea ma dotata di carità cristiana, decise di non denunciarla. In cambio il preside, che si cagò addosso, mise a disposizione un insegnante di lettere per l’insegnamento del latino (da me richiesto :-)) come alternativa all’ora di religione.

    Voglio il crocifisso fuori dalle scuole, nessuno bambino deve sentirsi diverso e soffrire più come ho sofferto io.

  40. Monica Bramati

    Sono un’insegnante di scuola superiore e vorrei unirmi alla voce di questa madre per confermare che anche alle superiori la situazione è la stessa, se non peggio, dato che sono la maggior parte coloro che NON frequentano l’ora di religione, alle volte il professore rimane in classe con 1,2,3,4 persone e tutte le altre 20 sono in giro per la scuola, ovviamente senza nessuna alternativa che non sia stare nel cortile a chiacchierare e fumare o navigare in internet nell’aula di informatica… Nonostante io sia credente, credo anche che a scuola si dovrebbe fare l’ora DELLE RELIGIONI, semmai, o DELLE CIVILTA’, e quella sì che la si potrebbe rendere obbligatoria, perché c’è sempre bisogno di insegnare ai ragazzi a convivere in maniera civile, appunto, e di accettare le diversità, nel rispetto reciproco. Si sa che l’intolleranza deriva maggiormente dall’ignoranza…Ma in fondo non so se mi stupisco più di niente in Italia; d’altronde, un Paese che risparmia sull’istruzione, non mi sembra poi così civilizzato….

  41. gabriella menchini

    Sono una docente di religione, una di quelli che ama insegnare questa disciplina nel modo più laico e libero possibile e condivido in pieno tutti i commenti riguardo l’ingiustizia che si fa nei confronti di chi non si avvale dell’IRC. Ma ora vi invito a guardare i programmi ministeriali del mio insegnamento … non è solo religione cattolica…e in ogni caso quando si parla di cristianesimo si parla innanzitutto di principi morali, di bene, di pace, di amore universale, non certo di imposizione di una fede.Inoltre io sono pagata dallo Stato perchè la mia disciplina è curriculare e l’essere scelti dalla curia è una questione della chiesa e non dello Stato che non toglie nulla a nessuno. Un invito: non guardateci come delle bestie rare o dei raccomandati, anche noi abiamo i nostri corsi di studio e il nostro concorso statale, non siate VOI ingiusti nei nostri confronti e date spazio per i vostri figli a discorsi che riguardano l’aspetto spirituale che è in ognuno di noi al di là dell’essere credenti o meno! Grazie! …e amici come prima!

    1. marcantonio noloso

      ma non capisci che il problema e’ LA religione non la regione cattolica, mussulmana o che altro.. le religioni rovinano i popoli, se tu insegnassi questo manderei anche mio figlio a religione ma alla fine difficilmente trovi un insegnante superpartes, molte volte ti trovi l’insegnate bigotto epoi capita che ti trovi anche il prete!!!!!!!!!!!!

    2. Grace Slick

      Trovoassurdo, al di là dell’ingiustizia che siate pagati dallo Stato, che la religione sia completamente avulsa dal resto dei programmi. Sei una docente e sai benissimo che le domande sulla spiritualità e sulla divinità i bambini le fanno anche e soprattutto alle insegnanti della classe che passano con loro tutto il tempo. Allora perchè scorporare la dimensione religiosa dall’insegnamento della storia , della geografia e delle altre materie? E’ questo che non va: trattare la religione come se fosse un catechismo, un sapere a parte, il che oltretutto ingenera nei bambini tanta confusione. Niente contro di voi personalmente, ma è il ‘sistema’ che fa acqua da tutte le parti.

    3. ANDREA S.

      UNA DOMANDA:
      SE I PROGRAMMI MINISTERIALI PREVEDONO L’INSEGNAMENTO DELLA STORIA DELLE RELIGIONI, NON VEDO PERCHE’ QUESTO NON POSSA ESSERE EFFETTUATO DALL’INSEGNANTE DI STORIA. QUNIDI UN INSEGNANTE NON SEGNALATO O IMPOSTO DALLA CURIA-
      SE PREVEDONO QUALCOS’ALTRO MA NON SPAREI COSA, SE NON L’INDOTTRINAMENTO SOTTO ALTRE SPOGLIE,BEH! IL SUO RUOLO E’ QUELLO CHE PREVEDE LA POSSIBILITA’ DI SCELTA DA PARTE DEI GENITORI DI SE E CHI DEVE IMPARTIRE TALI DOTTRINE.

      IN AMBEDUE I CASI LA SITUAZIONE DI FIGURE COME LA SUA, A MIO AVVISO , SONO INACETTABILI IN UNO STATO CHE VUOLE DIRSI LAICO.

  42. Carlo Paladin

    Sono un insegnante della scuola primaria, quello che dici purtroppo sta diventando la regola. Viene garantita l’ora di religione gestita da dal clero e avvallata da questo stato clericale di forma. Anche il nostro circolo didattico ha stabilito che chi non si avvale dell’ins. della religione deve andare in un’altra classe o può starsene a casa. La sostanza è che TUTTI questi politici che ora si fanno mettere in croce per difendere il crocefisso, nella loro vita di ogni giorno hanno un comportamento che è tutto fuorchè cristiano. Usano la religione e i suoi simboli come le bandiere allo stadio. Se fossi un cattolico proverei orrore nel sentire tali difensori della religione e me ne dissocierei pubblicamente. La fede non è urlare più forte ma è viverla con coerenza di azioni ed intenzioni. Per quanto riguarda la scuola sono un insegnante di un tempo pieno che non c’è più, che non riceve i soldi delle funzioni aggiuntive (quelle funzioni che fanno funzionare la scuola oltre l’insegnamento, ad es. la manutenzione dei computer, le commissioni, ecc.) in pratica degli straordinari da oltre un anno; che deve sostituire i colleghi ammalati perchè i supplenti non vengono pagati per mancanza di risorse e che deve poi recuperare le ore fatte in più togliendole da altre funzioni; di una scuola che quando non si riesce a sostituire la persona malata, i bambini vengono divisi in più classi a discapito del diritto di apprendere; di una scuola che non ha i soldi per l’acquisto del sapone e che li deve chiedere ai genitori; di una scuola che diffonde un volantino su come ci si deve lavare le mani per prevenire l’influenza A…, di una scuola in cui il nostro ministro nega la realtà che è davanti agli occhi di tutti tranne i suoi, ecc. Sembra di vivere in un mondo alla rovescia.
    Carlo Paladin

  43. Camillo Sesmoulin

    ## Per la signora Valeria.

    Nel mesi di Settembre,Ottobre,Novembre del 1968 ero recluta militare all’Aquila.La prima domenica ci dissero che dovevamo(eravano quasi in duemila) assistere alla messa da campo “recitata” nel cortile della caserma.Io dissi che non ci sarei andato.I miei “cosidetti” superiori mi obbligarono ad andare in cortile comunque.

    Prima di inziare la “recita” della messa il cappellano militare(figura “riprestinata” dal regime fasssista)disse:”Chi non vuole assistere alla messa faccia un passo avanti ed esca dall’inquadramento”.Io,stupito da tanta fortuna,feci il passo avanti e,silenziosamente, ringraziai.

    Appena fuori dalla fila venni preso in copnsegna da un “caporale coglione” che mi accompagnò in camerata e mi fece pulire i cessi “con le mani”.

    Non ostante la violenza subita,la domenica dopo rifeci il passo avanti.Mi rifecero pulire i cessi con le mani.Così pure la terza domenica e la quarta.
    Alla quinta domenica il capitano della Compagnia mi disse che non dovevo più scendere in cortile perché non potevo continuare a dare il “cattivo esempio”.
    #####
    Non mi fecero più pulire i cessi.Pensavo fosse tutto finito invece…. Quando a fine Ottobre gli ufficiali decisero che gli orfani potevano richiedere ed ottenere una licenza per andare a casa a commemorare i genitori morti,io,già orfano da anni di entrambi i genitori,chiesi la licenza per recarmi a casa.(Non dissi che sarei andato al cimitero ma che sarei andato a casa e che li avrei deciso sul da farsi-era,comunque un mio diritto avere la licenza-)
    Il “capitano coraggioso” me la negò.
    Mi disse che non potevo andare a casa perché avevo sempre dato “cattivo esempio”.
    ##
    Così é la vita,la vita vera.
    Chi non odora dio e,soprattutto i preti,é punito sempre,ed é punito non “nell’aldilà,ma nel di qua”
    Cam.

  44. Marco Memmy

    Questo è il vero nostro problema … non il crocefisso. In Italia non c’è l’ora di religione ma l’ora di IRC (insegnamento religione cattolica) che credo si porti avanti dal tempo delle scuole cattoliche. Perchè non è possibile trattare le religioni dal punto di vista storico una volta? Perchè non è possibile parlare delle differenze, delle similitudini, dei vari punti di vista, ponendo i ragazzi difronte ad un argomento di dialogo e cercando per una volta di farli crescere come donne/uomini? In Italia il cattolicesimo è radicato, ogni quartiere ha la sua bella chiesetta che propone il catechismo … non basta quello? Perchè nella scuola pubblica l’ora di religione dev’essere una buffonata? Anche io come molti ho fatto le scuole primarie e l’ora di religione era il caos. Davvero non capisco perchè dev’esserci questa forzatura e non la possibilità di creare un argomentazione che possa diventare anche interessante per gli studenti …

    1. Donato Gregorio

      Quando ero alle superiori mi piaceva molto l’ora di religione cattolica in quanto potevo discutere “amabilmente” con la prof (laica)di religione e punti di vista religiosi (era quasi un ora di filosofia per me che facevo un istituto tecnico) Più di una volta accadde che argomentai alcune mie tesi che andavano contro al pensiero cattolico e clericale ma razionalmente valide…un esempio su tutti: molti sacramenti non sono indicati nel Vangelo ma vennero creati successivamente e poi giustificati con alcuni passi del Vangelo stesso (su tutti la Confessione), come posto in risalto ad esempio da Lutero. Cmq ogni volta che era in difficoltà questa prof mi diceva che non poteva darmi ragione ( anche se spesso l’avevo) perchè lei era stata nominata da un vescov!!!1 Credi e non ragionare! Così vorrebbero che facessimo. Mi sa che tra poco ripristineranno i roghi e l’Inquisizione…siamo proprio una democrazia religiosa…altro che laicità e libertà religiosa…

  45. domenico s.

    Gentile Valeria, purtroppo in questo paese si stanno sovrapponendo espressioni di puro potere. Tale è l’ora di religione, il crocefisso, ecc., su cui si dibatte senza centrare il punto.
    Gli accordi tra stato e chiesa garantiscono un duopolio che è prima di tutto di natura economica, e in secondo tempo di potere.
    La fede è assai lontana da tutto ciò.
    Anche io ho due figlie che non aderiscono all’ora cattolica, ma devo dire che per ora non sono costrette a vagare… forse dipenderà anche dalla dirigenza del comprensorio scolastico.
    Il punto è comunque mantenere presa sul proprio potere, con tutte le sue sfumature… anche psicologiche.
    Interessante il pensiero di Cristo lasciato nel Vangelo quando dice: “…conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. (Giovanni 8:32)

  46. Fabio Milito Pagliara

    Il problema è purtroppo molto molto grave.

    L’Insegnamento della Religione Cattolica avviene per 2 ore/settimana dai 3 agli 11 anni (asilo ed elementari, che ora si chiamano infanzia e primaria) e per 1 ora/settimana dai 12 anni in poi (medie e superiori che ora si chiamano secondaria di I e II grado). L’Insegnamento Alternativo non si attua perché lo dovrebbe organizzare e pagare la scuola in attesa di un rimborso (che forse non arriverà mai) il problema è peggiorato con i tagli.
    Al momento non è neanche semplice cambiare l’Insegnamento della Religione Cattolica in quanto gestito dal concordato rivisto del 1984 e quindi per cambiare i contenuti dell’IRC si dovrebbe aprire una trattiva con il Vaticano.
    Quindi dato che ci terremo sicuramente l’IRC per un po’ con i suoi docenti che ricevano il nulla osta dalle diocesi e lo stipendio dallo stato dovremmo trovare il modo di garantire lo stesso diritto a chi sceglie di non avvalersi dell’IRC.
    Ricordiamo che per garantire un docente di IRC ad una classe basta un solo bambino che si avvalga di tale materie, vorrei lo stesso se c’è un solo bambino che non si avvale.
    Forse lo stato dovrebbe creare un curriculo specifico da garantire a tutti così come garantisce l’IRC.
    Cordialmente, Fabio Milito Pagliara

    1. Grace Slick

      Dicono che la religione fa parte della nostra storia, ma allora perchè scirporarla dal resto del sapere che viene impartito? Qual è lo scopo delle due ore di religione ‘pura’, se non assicurare un serbatoio di voti a chi di dovere?
      Le insegnanti di religione infatti sono assunte su indicazione della Curia, anche se pagate da tutti i cittadini, anche chi non è cattolico. E’ un sopruso, l’ennesimo pasticcio italiano.

  47. Andrea B.

    classe 1976 .. pure io all’epoca non mi sono avvalso dell’ora di religione cattolica inquanto:
    a) in classe non si faceva religione, ma bolgia
    b) anche se credo in dio, non credo certo nella chiesa cattolica (ma catto-lica deriva da cattonaggio???? NdR)

    Indi per cui mi ero avvalso di entrare o uscire un’ora prima.

  48. Terra 999.999.999.999.999.999

    L’ORA DI RELIGIONE DOVREBBE ESSERE L’ORA DURANTE LA QUALE SI STUDIANO TUTTE LE RELIGIONI.
    NON CI DOVREBBE ESSERE NEMMENO LA POSSIBILITA’ DI FARE QUALCOS’ALTRO.
    PURTROPPO QUESTA POSSIBILITA’ E’ STATA INTRODOTTA PERCHE’ L’ORA DI RELIGIONE NON E’ L’ORA DURANTE LA QUALE SI STUDIANO TUTTE LE RELIGIONI MA L’ORA DURANTE LA QUALE SE NE STUDIA SOLO UNA.
    E’ UN PO’ COME SE NELL’ORA DI EDUCAZIONE MUSICALE SI STUDIASSE SOLO IL JAZZ.

  49. Mario P.

    Questo per dire che prima di riqualificare l’ora di alternativa (con tutti i problemi del caso come mancanza di prof ecc) bisognerebbe riqualificare l’ora stessa di religione, stabilendo cosa si debba fare in quell’ora settimanale in questo momento INUTILE PER GLI STUDENTI!

  50. Mario P.

    Ciao Beppe, l’alternativa a religione (almeno qui da noi) era giocare a carte, anzi a dir la verità lo si faceva anche nell’ora di religione!
    Ho fatto 3 anni di pseudo-religione.
    Il primo anno perchè non sapevo cosa aspettarmi e sinceramente mi sarebbe piaciuto fare un dibattito sulle religioni (da ateo): bè, ho dovuto comprare un libro da 25 euro, MAI usato, a cui era allegato un vangelo. Il nostro prof. non insegnava religione, ma faceva sedute di “interpretazione di sogni”..roba non noiosa,ma che con la religione in generale non avevano niente a che fare. E, nonostante le mie mille polemiche contro questo metodo di insegnamento, tanto è stato e ho passato le ore di religione giocando a carte.
    Il secondo e terzo anno li ho fatti perchè non avevo fatto in tempo a togliermi.
    Bè l’anno scorso (cioè il quarto) ho scelto appunto “l’alternativa”: giocavamo a carte anche lì, anche perchè noi non chiedevamo altro, insomma se quello ci proponevano noi non ci opponevamo.
    Quest’anno ho fatto forse la cosa migliore: l’uscita dalla scuola durante l’ora di religione.

    1. a bi.

      io mi ci sono sempre avvalso perchè la reputo importante come ora delle religioni , in questi anni hi sempre avuto un professore con cui non si poteva fare mai un discorso serio che aveva sempre ragione lui , dove sempre parlava dei problemi della scuola e ogni anno diceva le stesse cose sulle feste religiose(alle medie invece ero l’unico che interaggiva perchè erano discussioni con persone intelligenti laiche, anche se su una scuola privata cattolica). Però sto continuando cosi perchè (l’alternativa sarebbe stare ugualmente lì in classe) sulla promozione o no anche il professore ha il diritto di voto sempre positivo , questo anche se non vado malissimo è sempre un vantaggio e poi si può sempre giocare con il cellulare dietro la cartella.

  51. Andrea Marchini

    Nella mia scuola (un liceo scientifico, poco più di mille studenti), chi non faceva religione andava in biblioteca o, se era la prima o l’ultima ora della giornata, a casa. Non tutte le scuole sono come quella descritta.

  52. Grace Slick

    La scuola è stata usata come ammortizzatore sociale, ha detto gelmini per togliere da mezzo il modulo, eppure continua a pagare gli stipendi ai docenti di religione nominati dalla curia. Alla faccia dello spreco.
    Poveri bambini! In 5 elementare si studia la civiltà greca in storia e contemporaneamente il monachesimo con l’insegnante di religione. Contrario a tutti i principi di pedagogia e didattica, che impone ‘minimo sforzo per massimo apprendimento’!

  53. KOBA KOBA

    MAI FATTO RELIGIONE L’ORA DI ALTERNATIVA NON ESISTE NE ALLE MEDIE NE ALLE SUPERIORI…NON FAI NIENTE ED IO SONO DEL 1980.

    1. Daniele Argento

      A scuola da me avevano fatto una cosa un pò più intelligente; avevano messo religione come ultima ora, così chi non frequentava usciva un ora prima direttamente.

  54. alvisea fossa

    CIAO BEPPE,
    CHI SONO I PRIMI ASOFFRIRE PERCHE’ NON CI SONO SOLDI NELLA SCUOLA :I BAMBINI PERCHE’ LA GELMINI E’ IN BANCA ROTTA
    ALVISE

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