Vibe Books Debate, Girgenti vs Casaleggio sull'intelligenza artificiale

Etica o evoluzione? Il dibattito sull’intelligenza artificiale

Due libri, due visioni, un unico grande interrogativo: cosa resterà dell’uomo nell’era dell’intelligenza artificiale?
È da questa domanda che prende vita il Vibe Books Debate, il format ideato da Camelot for Debate in cui gli autori diventano protagonisti di un vero e proprio confronto pubblico. Non una semplice presentazione, ma una sfida dialettica tra idee, dove ogni libro prende la parola e difende la propria visione del mondo.

Che cos’è il Vibe Books Debate

Il Vibe Books Debate nasce per trasformare la lettura in un’esperienza viva, fatta di ascolto, argomentazione e pensiero critico.
Due libri si incontrano su uno stesso tema e si confrontano “ad armi pari”: stesse domande, stessi tempi, nessun filtro. A moderare il dialogo non è solo il pubblico, ma anche l’intelligenza artificiale, che ascolta e analizza il confronto per restituire una mappa dei punti di convergenza e divergenza, delle emozioni prevalenti e delle argomentazioni più forti.

L’obiettivo è allenare studenti, lettori e cittadini all’arte del dibattito razionale, offrendo un modello concreto di partecipazione culturale basata sul confronto delle idee.

Girgenti vs Casaleggio: l’uomo nell’era degli algoritmi

L’episodio #02 del Vibe Books Debate, tenutosi alle Officine ICO di Ivrea il 26 settembre 2025, ha messo a confronto Giuseppe Girgenti, autore di Umano, poco umano. Esercizi spirituali contro l’intelligenza artificiale (Piemme, 2024), e Davide Casaleggio, autore di Gli algoritmi del potere. Come l’intelligenza artificiale riscriverà la politica e la società (Chiarelettere, 2024).

Il titolo del dibattito, Umanità aumentata: tra anima e algoritmi. Come l’intelligenza artificiale ridisegnerà l’uomo, il lavoro e la società, racchiude l’essenza della sfida: riflettere su quanto la tecnologia stia modificando la nostra identità, le nostre relazioni e la nostra capacità di scegliere.

 Vibe Books Debate, Girgenti vs Casaleggio


Le tesi a confronto

Per Girgenti, la sfida dell’IA non è tecnica ma spirituale e morale. L’uomo, dice, è chiamato al lavoro come forma di creatività e responsabilità, e la “sostituzione tecnica” rischia di svuotare la dimensione educativa del fare umano. Il progresso non deve sacrificare l’imperfezione, che è parte costitutiva dell’apprendimento e della dignità personale.
La sua parola chiave è etica umana: nessun algoritmo può sostituire la coscienza, e la vera innovazione passa per la formazione critica e la consapevolezza.

Casaleggio, invece, adotta una prospettiva tecnoprogressista. L’automazione è inevitabile, e l’uomo deve imparare a collaborare con la macchina in una nuova forma di “lavoro bionico”. L’intelligenza artificiale, se resa accessibile e distribuita, può amplificare la libertà e la capacità critica, non ridurle.
Per lui la chiave è governare l’evoluzione, non resisterle: solo democratizzando gli algoritmi e rendendo trasparenti i processi tecnologici si potrà evitare la concentrazione del potere e favorire una società più equa.

Divergenze e convergenze

Dal dibattito è emersa la condivisione di una visione strategica comune: l’IA deve essere compresa e governata dall’uomo, non subita. Ma divergono sul piano antropologico, in quanto per Girgenti la priorità è salvaguardare l’umano, per Casaleggio è evolverlo.

I punti di divergenza più forti riguardano il lavoro, la verità e la bioetica. Girgenti difende la centralità dell’errore e della vita biologica, mentre Casaleggio guarda alla longevity science e alla coscienza come proprietà emergente dei sistemi complessi.

Sul piano educativo, entrambi riconoscono la necessità di formare una generazione capace di distinguere tra vero e verosimile, sviluppando pensiero critico in un mondo dominato da intelligenze artificiali e contenuti generati automaticamente.

L’intelligenza artificiale “ascolta” il dibattito

Durante l’incontro, la piattaforma Camelot for Debate ha analizzato in tempo reale il confronto, elaborando un report argomentativo e percettivo: dalle tesi portanti ai punti di convergenza, fino alle emozioni dominanti nel pubblico.
I temi che hanno suscitato maggiore interesse sono stati l’impatto dell’IA sul lavoro, la responsabilità etica degli imprenditori e l’uso consapevole dell’IA nella scuola.

Invece, le emozioni prevalenti sono state la fascinazione per le potenzialità della tecnologia, ma anche preoccupazione per la perdita di controllo umano e stupore per le prospettive di longevità e automazione.

Camelot for Debate: piattaforma di dibattito per scuole e organizzazioni

Camelot for Debate: educare al pensiero critico

Il Vibe Books Debate è parte di Camelot for Debate, la piattaforma ideata da Camelot Società Benefit per diffondere la cultura del dibattito razionale in scuole, aziende e comunità.

Ogni Debate Room può essere attivata in modo autonomo ma guidato, con mozioni validate e associate agli obiettivi dell’Agenda 2030. Le funzioni di intelligenza artificiale integrata consentono di analizzare argomentazioni, confutazioni e bias cognitivi, restituendo dati utili per la valutazione e la crescita delle competenze trasversali.

Il metodo non si limita alle scuole: anche aziende e organizzazioni possono promuovere dibattiti su temi sensibili e strategici, rafforzando la responsabilità sociale d’impresa e favorendo innovazione, leadership e reputazione etica.

In questo senso, Camelot for Debate rappresenta una vera palestra di pensiero critico e cittadinanza attiva, dove la parola diventa strumento di costruzione collettiva del sapere.

Guarda il dibattito e scopri l’analisi completa

Il Vibe Books Debate “Umanità aumentata: tra anima e algoritmi” è stato un esperimento unico di dialogo tra filosofia, etica e tecnologia.
Vuoi approfondire l’argomento? Puoi richiedere il video integrale del dibattito e la relazione completa dell’analisi IA compilando il form.

Un’occasione per entrare nel vivo della discussione e scoprire, attraverso le parole di Casaleggio e Girgenti, come l’intelligenza artificiale stia riscrivendo la nostra stessa idea di umanità.