Diciamo da sempre NO ai diktat dell’austerità. Questo modello economico si basa su una governance europea disastrosa incentrata sulla concorrenza distruttiva tra Paesi. Combattiamo da sempre tutti i Governi che accettano e votano vincoli economici sempre più stringenti. Lottiamo per limitare e cancellare i tagli criminali alla spesa pubblica e al welfare e alla svalutazione del lavoro e dei redditi. Ci opponiamo ad un’unione bancaria che specula sui risparmi dei cittadini. Abbiamo denunciato a gran voce tutti i paradisi fiscali all’interno della stessa Unione Europea, combattendo il conflitto d’interesse tra politica e mercato su cui è fondata l’UE. Alla crisi causata dai vincoli economici e dall’alta finanza rispondiamo con proposte concrete: – SÌ a una cooperazione sana e solidale tra gli Stati europei in condizioni di parità. – SÌ a una revisione intelligente della spesa pubblica con tagli agli sprechi e non ai servizi essenziali. – SÌ alla spesa pubblica strategica e mirata al rilancio della nostra economia. – SÌ alla tutela del risparmio dei cittadini, come sancito nella nostra Costituzione. – SÌ alla lotta contro l’ingiustizia fiscale e la grande evasione internazionale. Dire #FaqAusterity significa fare chiarezza sui lati oscuri di una governance economico-finanziaria anti-democratica che continua a generare crisi e sofferenza. Per questo è da oggi online il portale #FaqAusterity, per rispondere alle vostre domande sul come si sia arrivati a questo punto. Su come la governance economica continentale abbia distrutto lo stato sociale del Sud Europa; per spiegarvi i meccanismi insiti nella moneta unica, che portano disuguaglianze tra i popoli. E anche di come si potrebbero risolvere molte dei problemi con un approccio davvero solidale, e non con l’ipocrisia che permea Bruxelles e Strasburgo.