Come fare ricorso per essere risarciti dalle banche popolari venete

di MoVimento 5 Stelle

La procedura è sempre la stessa. Non importa che tu sia un pensionato, uno dei pochi lavoratori che è riuscito a mettere da parte qualcosa, o un malato di Alzheimer. A loro interessa solo venderti il pattume, rifilarti con qualche formula magica della spazzatura finanziaria. Il management di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza sono un esempio di quel “loro”, l’antitesi dei cittadini che col sudore riescono ad accumulare qualche risparmio e si fidano di persone e di abitudini ereditate magari dalla passata generazione. Perché è sulla fiducia, quando si abbassano le difese o quando proprio non si ha tempo di controllare tutto, che la truffa prende forma: “Non si preoccupi, abbiamo un prodottino carino dove investire i suoi risparmi, con un ritorno sicuro. La aspettiamo domani quando vuole, le offriamo il caffè come al solito“. Oppure: “Deve iniziare a ragionare in un’ottica futura, di questi tempi non si sa mai. È d’accordo? Allora investiamo“. Queste sono solo due delle formule magiche usate per prosciugarvi i risparmi. Perché una volta che vi sarete fidati e comprerete delle azioni subordinate o altra spazzatura simile, i vostri soldi potrebbero essere polverizzati. Con il vostro consenso, preso con l’inganno. Per i pochi che ancora non lo sapessero è ciò che è successo a risparmiatori, azionisti e clienti delle due banche venete di cui sopra.

IL RICORSO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA
Il Movimento 5 Stelle è, e lo sarà sempre, schierato dalla parte del popolo. Per questo vuole che tutti i risparmi accaparrati dai banchieri disonesti con l’inganno (e che poi hanno bruciato) tornino nelle tasche dei cittadini. Lo scorso 21 gennaio, a Castelfranco Veneto, si sono incontrati per una conferenza stampa il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, il portavoce al Parlamento europeo David Borrelli, quelli al Senato Gianni Girotto ed Enrico Cappelletti e in collegamento telefonico Alessio Villarosa (Camera dei deputati); davanti a centinaia di risparmiatori truffati. Ebbene, il Movimento 5 Stelle lancerà (grazie ai fondi derivanti dal taglio degli stipendi dei parlamentari regionali veneti) una grande azione legale presso la Corte di Giustizia Europea dei Diritti dell’Uomo, sia per la tutela del risparmio e dell’integrità dell’individuo, sia per la salvaguardia e il futuro delle imprese. Non sarà chiesto un solo Euro ad alcuno. L’incarico è stato affidato agli avvocati Sergio Calvetti di Treviso (che difende 4mila risparmiatori e azionisti di Veneto banca e Popolare di Vicenza) e Salvatore Patti, dello studio omonimo, ordinario di diritto privato alla Università La Sapienza.

RISARCITO FINO ALL’ULTIMO CENTESIMO
Verranno poste nero su bianco, anche a livello internazionale, le omissioni di chi doveva controllare: Bankitalia e Consob in primis. E di chi doveva tutelare, ovvero lo Stato, e non l’ha fatto. Già, lo Stato, che è riuscito a trovare in fretta e furia ben 20 miliardi di Euro (a debito, sempre dei cittadini) per salvare Monte Paschi di Siena, senza contemporaneamente ripulire il management e allontanare quei partiti che hanno creato il disastro. Ad essere polverizzati dovrebbero essere loro, questo duo inverecondo costituito da banchieri disonesti e uomini “amanti della cosa pubblica“, non i risparmi dei cittadini. Le infrazioni, sulla base di quanto previsto dalla “Convenzione europea dei diritti e delle libertà fondamentali” sono la violazione del divieto di schiavitù (art.4) – inteso come privazione della possibilità economica di sostentamento nell’ambito sociale – e la privazione della proprietà privata (art.1 del “Protocollo addizionale alla Convenzione”). Andremo fino in fondo, anche l’ultimo centesimo dovrà essere risarcito; i colpevoli istituti di credito stanno tentando di proporre, come ultimo schiaffo alla dignità, un’elemosina del 15% sul perduto. Questo affronto verrà spazzato via assieme a tutti quelli che in questi anni hanno voluto giocare con la vita e con i risparmi delle persone.

IL MODULO DA COMPILARE
Inviate a questo indirizzo (ricorsocedu@davidborrelli.it) il seguente modulo (scaricalo qui) se volete essere tutelati. Il Movimento 5 Stelle intende procedere ad una attività di verifica conoscitiva tra i risparmiatori, azionisti e clienti della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, finalizzata alla promozione di azioni presso le Corti di Giustizia Sovranazionali e, in particolare, innanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, per la tutela del risparmio dei cittadini e della integrità e salvaguardia del futuro delle imprese, fortemente danneggiati dall’operato e dalle politiche dei predetti Istituti di Credito.