RAI e la spettacolarizzazione del dolore

“Ho approfondito nei giorni scorsi il progetto di “The Mission“, il reality “umanitario” che la Rai realizzerà in collaborazione con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l’organizzazione non governativa italiana Intersos. Il programma andrà in onda il 27 novembre e il 4 dicembre 2013 per descrivere le condizioni dei campi profughi in Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Mali.
Mi sono già confrontato con la Presidente della Rai Annamaria Tarantola a riguardo, nel corso del colloquio che abbiamo avuto venerdì 2 agosto, chiedendo ulteriori informazioni sulla trasmissione.
Si tratta di tematiche e contenuti meritevoli senza dubbio dell’attenzione dell’opinione pubblica e che dovrebbero essere trattati con serietà e sobrietà. Tuttavia sarebbe opportuno valutare e verificare se il linguaggio di trasmissioni televisive come i reality sia quello adeguato a raccontare il dramma di chi è costretto a fuggire dal proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni.
Dato il rischio di spettacolarizzazione della sofferenza altrui, ho ritenuto necessario preparare personalmente un’interrogazione rivolta ai vertici della Rai da presentare in Commissione di Vigilanza.
Anche altri commissari si sono interessati al caso; il deputato del Pd Vinicio Peluffo ha depositato un’interrogazione a riguardo. La nostra attenzione sul punto è, dunque, massima.
In particolare ho intenzione di richiedere alla Presidente Tarantola, al Direttore Generale Gubitosi e al Direttore di Rai Uno Giancarlo Leone chi e in che modo produrrà le due puntate; se saranno accordati cachet alle celebrities che parteciperanno al reality; come sono state richieste e acquisite le liberatorie per l’utilizzo delle immagini delle donne, degli uomini e dei minori accolti nei campi profughi visitati.
Ho chiesto inoltre di visionare la puntata numero zero già registrata in modo da poter comprendere se sono stati effettivamente rispettati i principi che regolano, nel Contratto dei Servizio, la missione e il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo perché, in caso negativo, si dovrebbe ripensare la stessa messa in onda del programma.”
Roberto Fico
Presidenza Vigilanza RAI
Movimento Cinque Stelle