Telefascismo

Telefascismo – Marco Travaglio
(45:46)

Testo:

Buongiorno a tutti, la tentazione sarebbe quella di parlare delle liste pulite, perché avete visto che Berlusconi ha scoperto le liste pulite e ha detto “adesso ve lo faccio vedere io” fino a qualche mese fa parlare di liste pulite, di non candidare condannati, rinviati a giudizio per reati contro la pubblica amministrazione o reati gravi era considerato giustizialismo, tutti i giornali, anche indipendenti scrivevano, ma no, si possono fare leggi che consegnano ai pubblici Ministeri o ai G.I.P. la selezione delle classi politiche, dopodiché l’ha detto Berlusconi, quindi tutti a complimentarsi a dirci: ci voleva un giusto segnale, ci mancherebbe, dipende da chi le dice le cose in Italia, è interessante che abbiamo cominciato a dirle noi, poi prima che gli arrestassero tutta la banda è arrivato anche Berlusconi, il PD non è ancora arrivato, questa è la cosa interessante.

Le liste pulite di Berlusconi (espandi | comprimi)
Per cui l’ha detto Di Pietro per secoli, Grillo per secoli, l’abbiamo detto noi nei nostri libri per secoli, adesso lo dice Berlusconi, mi dice che non lo dicono solo quelli del PD, anzi si apprestano a fare una legge per impedire la candidatura dei magistrati nel luogo dove stanno lavorando, che è proprio l’emergenza numero uno, siamo in Finlandia, in Danimarca, quindi c’è una politica talmente pulita che può preoccuparsi di dove deve eventualmente candidarsi un Magistrato, perché?

L’anticorruzione pro corrotti (espandi | comprimi)
Ma oggi non vi parlerò di liste pulite anche perché mi viene da ridere, leggo che Berlusconi, quello che Fortebraccio chiamava “il geniale” e lo chiamava “Il Geniale quando lo dirigeva Montanelli, pensate come lo chiamerebbe adesso che lo dirige Feltri “nelle nostre liste nessuna figura compromessa” quindi lui non si candida.

Informazione e diversivi (espandi | comprimi)
Queste stronzate segnalano che c’è un problema e cioè che siamo alla vigilia di una nuova tangentopoli e questo mi premeva dire, però questa volta volevo rompervi un po’ le scatole su una questione che apparentemente riguarda me e che io penso che in realtà riguardi l’informazione, una cosa un po’ più importante della mia misera persona, un meccanismo che avevo già descritto nella scomparsa dei fatti e che Cristicchi a San Remo ha distillato in una canzone molto efficace da questo punto di vista, il diversivo: tu stai parlando di una cosa, arriva uno e distoglie l’attenzione da quella cosa per trasportarla verso altri lidi.

Il mio modo di fare informazione (espandi | comprimi)
Il contraddittorio non è: ti racconto lo scandalo della protezione civile, risposta: sì ma tu vai in vacanza con, sarebbe come se uno finito di dare le pagelle ai giocatori dopo la partita, si sentisse rispondere: sì, però lei gioca male a pallone, ma potrei anche non avere mai giocato a pallone, ma ti sto dicendo cosa ne penso io della partita di pallone, cosa c’entra come gioco io a pallone rispetto a quello che hai fatto tu, sto giudicando quello che stai facendo tu perché sono un critico, perché sono un giornalista, perché do dei fatti e dei documenti, delle banalissimi, chi se ne frega… mica chi fa la critica delle corse ippiche deve essere un cavallo!

Passate parola, buona settimana!