Lettera a un automobilista in coda

Berlusconi e il Passante di Mestre
(4:37)

Caro automobilista in coda,
sei un uomo in fuga dalla città. In fila con la tua famiglia su un’autostrada, una tangenziale, uno svincolo. Sei in buona compagnia, milioni in coda come te ti guardano, ti sorpassano di due metri, poi tu li sopravanzi di un metro. E’ un gioco che va avanti interi pomeriggi. Da cosa fuggi e perché fuggi dalla tua casa? Hai il guinzaglio corto, sai che tornerai indietro e presto. Fuggi dalle città di cemento e macchine. Le meravigliose città italiane di Stendhal diventate dormitori e parcheggi, carceri a cielo aperto. Da cosa fuggi? E chi ti paga la fuga se non hai più soldi? Fuggi dalla cassa integrazione, dal precariato, dagli straordinari non pagati, dalle rate del mutuo in scadenza. Ti distrai sull’asfalto bollente per arrivare un giorno prima da qualche parte. Qualunque parte. La tua non è una vacanza, è una rimozione della realtà. Un sogno di un paio di settimane di mezza estate. Un sogno povero e neppure bello. Un ultimo ballo da ballare a qualunque costo. Tu sei l’alibi del benessere, la caricatura del progresso. Otto, dieci, venti milioni di italiani in viaggio sono il simbolo dell’opulenza, della crisi che si allontana, anzi che non c’è mai stata. La giustificazione a folli autostrade a quattro, cinque, sei corsie, ai Passanti da cui non si passa. Ai Ponti sugli Stretti e ai Corridoi dentro le montagne dalla Val di Susa al Brennero. Sei tu il vero “uomo economico“, il detonatore del PIL, con la tua macchina immobile, la tua benzina, la tua strada di asfalto sempre più larga. Viaggi informato, la radio ti avverte della coda di 10 chilometri al Brennero se ti ritrovi fermo da ore senza un perché sulla Salerno Reggio Calabria. Per la calura insopportabile dentro l’abitacolo c’è la bottiglietta d’acqua di San Bertolaso. Meglio dell’acqua di Lourdes. La Protezione Civile disseta milioni di automobilisti, forse dall’alto, con i Canadair. Ascolti la musica e gli ultimi dati sull’inflazione che non c’è più. E’ scomparsa insieme al valore del denaro. Se il pedaggio autostradale è aumentato in un anno del 10, 20% è solo perché non è nel paniere. La partenza intelligente te la sei giocata. Ti rimangono il superenalotto e il rientro stupido. Se l’asfalto brucia, l’autunno sarà flambè. “Hit the road, Jack and don’t you come back no more, no more, no more, no more..Beppe Grillo