OpenAI ha rilasciato la sua nuova funzione per cercare e comprare prodotti online direttamente via LLM.
Il test più semplice per capire se è “all’altezza”?
L’ego-search del regalo di Natale: sulla base di tutto quello che il modello sa di me… sa consigliarmi il regalo giusto?
Nel mio caso è uscita una penna.
Non ci ha preso.
Il punto, però, non è la penna. È ciò che rivela.
Oggi questo sistema funziona più come un comparatore evoluto che come un’“intelligenza” capace di comporre un pensiero coerente sui nostri desideri, contesti, priorità — cioè lo strato veramente interessante del futuro dello shopping.
Perché?
- Gamma ristretta di esercenti
Il modello attinge a un perimetro ancora limitato di merchant attivi. Non ha (ancora) accesso alla profondità reale dell’Ecommerce globale. - Attivazione manuale e autorizzazioni
Gli esercenti devono “entrare” nel sistema: attivarsi, essere approvati, configurare feed e schede. È un approccio più vicino a un marketplace curato che a un’AI generalista. - Dati di preferenza ancora deboli
LLM e profilo utente non sono integrati in modo da costruire un vero modello psicografico della persona. Conoscono ciò che scriviamo, non ciò che scegliamo. - Assenza di logica controfattuale
Il modello non formula ipotesi su ciò che potrei desiderare ma non ho mai detto — la vera frontiera del personal commerce. Consiglia ciò che riconosce, non ciò che intravede. - Focalizzazione sull’esatto prodotto, non sull’intenzione
Oggi la domanda viene interpretata come “trovami un oggetto”.
Domani dovrà diventare “interpreta la mia identità, il mio momento, i miei vincoli, il mio stile di vita”.
Questa prima versione è importante non per ciò che è, ma per ciò che anticipa.
Stiamo entrando nell’era in cui lo shopping smetterà di essere ricerca e diventerà pre-visione: un sistema che conosce abbastanza del nostro contesto da proporre, filtrare, pianificare e, in alcuni casi, decidere.
Non ci siamo ancora.
Ma quando la capacità predittiva, la profondità dei cataloghi e la comprensione del sé convergeranno, l’esperienza d’acquisto farà un salto di stato.
E quel giorno non mi regalerà più una penna. Perché finalmente saprà chi sono.
P.S. e a voi cosa regalerebbe per Natale ChatGPT? (nel + della barra di ChatGPT mettete “Assistente allo shopping”)
