Divieto dell’uso dei telefoni a scuola: è davvero la scelta giusta?

Live Debate: Divieto dell’uso dei telefoni a scuola, è davvero la scelta giusta?

La notizia

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) ha emanato la circolare n. 3392 del 16 giugno 2025, facendo seguito alla nota n. 5274 dell’11 luglio 2024, con cui viene esteso il divieto dell’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone durante l’orario scolastico, anche nel secondo ciclo d’istruzione. Le scuole sono chiamate ad aggiornare i regolamenti d’istituto e il patto di corresponsabilità educativa per il nuovo anno scolastico.

Perché apriamo questo dibattito

Nel format del Camelot Debate apriamo questo tema perché tocca questioni centrali: pensiero critico, ascolto delle posizioni altrui, partecipazione democratica. È importante riflettere non solo su cosa è stato deciso (il divieto dell’uso dei telefoni a scuola) ma perché e con quali conseguenze.
Dunque, invitiamo ogni lettore a convincerci che la sua posizione sia quella più ragionevole.

Promuovere un confronto civile significa accogliere argomentazioni opposte, valutarle con rigore e partecipare attivamente. Non da spettatori, ma da cittadini educati.

Argomenti a confronto

Pro (a favore del divieto telefoni a scuola) Contro (contro il divieto telefoni a scuola)
Riduzione delle distrazioni e aumento dell’attenzione in aula. L’efficacia dei divieti non è conclusiva: uno studio internazionale conclude che “vietare semplicemente gli smartphone non è sufficiente” per migliorare benessere e risultati.
Possibile miglioramento dei risultati scolastici: una meta-analisi ha evidenziato un’associazione negativa tra uso del telefono e rendimento. Il divieto può essere vissuto come esclusione di uno strumento che potrebbe essere utile, e ostacolare l’educazione digitale e l’autonomia responsabile.
Migliore clima nella classe: minore interazione “via smartphone”, maggiore partecipazione, potenziale riduzione del cyber‐bullismo. Il telefono risponde a esigenze di comunicazione, anche in contesti di emergenza o per studenti con bisogni educativi speciali: il divieto assoluto può generare criticità.

Chi guida il dibattito

  • Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito: «Distrarsi con i cellulari non permette di seguire le lezioni in modo proficuo ed è inoltre una mancanza di rispetto verso la figura del docente».
  • Anna Laura Giannantonio, dirigente scolastica (Istituto in Salerno), in circolare: «L’obiettivo… è tutelare il benessere e la crescita dei nostri studenti, proteggendoli da comportamenti che … hanno effetti estremamente negativi sull’apprendimento e sulla salute».
  • Victoria Goodyear, ricercatrice dell’Università di Birmingham: «I divieti di utilizzo dei telefoni cellulari nelle scuole, nella loro forma attuale, non hanno dimostrato alcun effetto benefico sulla salute mentale e sul benessere degli adolescenti».
  • Sara Abrahamsson, ricercatrice presso il Norwegian School of Economics (NHH): «Il divieto di usare i telefoni ha portato a voti migliori e meno episodi di bullismo».

Cosa accade negli altri Paesi

In Francia la legge del 2018 ha vietato l’uso dei telefoni cellulari in tutte le scuole, sia in classe sia durante le attività correlate.

In Brasile è entrata in vigore all’inizio del 2025 una legge federale che limita l’uso degli smartphone nelle scuole pubbliche e private, consentendolo solo per finalità didattiche o motivi di accessibilità.

Nel Regno Unito uno studio del 2025 ha evidenziato che le scuole che vietano i telefoni non registrano automaticamente migliori risultati: bisogna integrare il divieto in una strategia più ampia.

Questi esempi mostrano che il contesto culturale e normativo varia, e che la semplice adozione di un divieto non esaurisce la complessità del tema.

Ora tocca a te

Scrivi un commento costruttivo e rispettoso indicando quali argomentazioni ti risultano più convincenti oppure aggiungi nuove prospettive non ancora emerse.
Ricorda: devi
convincermi che la tua posizione sia quella più ragionevole. I commenti pertinenti saranno analizzati e i risultati verranno pubblicati nel Blog delle Stelle.

 

Il dibattito è realizzato nell’ambito di Camelot for Debate, iniziativa della piattaforma Camelot dedicata a promuovere il pensiero critico e il dialogo costruttivo nelle scuole e nella società.