Borse di studio per master antimafia, approvata la nostra proposta

La lotta alla criminalità organizzata si combatte su vari fronti, uno è quello della formazione. Con l’emendamento a mia firma alla legge di Bilancio finanziamo borse di studio universitarie per avere personale sempre più formato sul contrasto alle mafie.

In questi giorni la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento alla legge di Bilancio, a mia firma, con il quale istituiamo sei borse di studio per frequentare un master di I o II livello interdisciplinare incentrato sul tema della criminalità organizzata, da tenersi in tre università pubbliche italiane, rispettivamente del Nord, del Centro e del Sud del Paese.

È una buona notizia, sotto vari punti di vista. Intanto quello della formazione. L’approvazione di questa norma è un segnale importante, che mette l’accento su uno degli strumenti necessari per affrontare il contrasto alle mafie: la formazione. La legislazione antimafia italiana è, come sappiamo, all’avanguardia, perché mette nelle mani di chi combatte ogni giorno contro il crimine organizzato numerosi strumenti. Se le nostre e i nostri giovani si formano ad alti livelli per padroneggiare questi mezzi, l’azione diventerà sempre più incisiva. Questa formazione permetterà di approfondire i temi dell’antimafia, comprendere a fondo le dinamiche alla base del fenomeno mafioso, affinare le competenze e approcciarsi a strumenti di contrasto e prevenzione in continuo aggiornamento.

C’è anche un altro aspetto dell’iniziativa che voglio sottolineare: le borse di studio saranno assegnate in atenei di tutta Italia. Abbiamo infatti la consapevolezza della portata del fenomeno mafioso, che ormai da tanto tempo non è più relegato a singole zone del territorio italiano. Sotto questo punto di vista, coinvolgere università con sede al Nord, al Centro e al Sud unisce il Paese nel solco di una risposta sempre corale, diffusa, organica e coordinata all’azione delle mafie. E poi un altro elemento: il finanziamento di borse di studio per master di questo tipo costituisce un’opportunità concreta anche per i nostri atenei, che potranno rafforzare o consolidare questi percorsi formativi, ancora poco sviluppati e diffusi, fatte salve esperienze d’eccellenza come quella del Dottorato in studi sulla criminalità organizzata dell’università statale di Milano, coordinato dal prof. Dalla Chiesa, istituito con il sostegno della Commissione parlamentare antimafia nella scorsa legislatura.

La lotta antimafia si porta avanti anche e principalmente attraverso la promozione di una cultura opposta a quella della prevaricazione, della violenza, del ricatto. Cultura che si forma, appunto, grazie allo studio e all’approfondimento. Sono soddisfatto che questa proposta sia stata accolta e ringrazio tutti coloro che hanno supportato una norma che mette le nostre e i nostri giovani al centro della lotta al crimine organizzato.


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