A Cattolica il referendum senza quorum diventa realtà

Le storie guerriere sono storie che ci insegnano come sia possibile, con forza e tenacia, cambiare realmente le cose. Storie che possono essere di ispirazione ed esempio.

Per oltre un anno abbiamo raccontato in questa rubrica le battaglie combattute sul territorio dai portavoce e attivisti del MoVimento 5 Stelle. Ora vogliamo farvi conoscere le storie guerriere portate avanti dai sindaci e dagli assessori del MoVimento che ogni giorno si impegnano per cambiare il volto delle città che amministrano e dare un nuovo futuro ai loro cittadini.


A cura di Mariano Gennari, sindaco del Comune di Cattolica amministrato dal MoVimento 5 Stelle, e di tutto il MoVimento 5 Stelle di Cattolica.

Il Consiglio Comunale ha approvato, il 16 novembre 2020, il regolamento per l’istituzione di questo strumento di democrazia diretta. Ultimo passaggio di un percorso aperto a cittadinanza, Comitati di Quartiere, Associazioni di Categoria e stakeholders del territorio.

• IL PROBLEMA

A Cattolica si sono svolte negli ultimi anni ben due consultazioni referendarie locali. Chi si è recato a votare ha risposto con indirizzi chiari, nel 2006 un 90% e nel 2015 il 94%, ma entrambe le volte ha vinto l’astensione, che ha mortificato l’impegno dei promotori e di chi ha informato la città rispetto al quesito posto.

• L’INIZIATIVA

“Abbiamo fatto una rivoluzione silenziosa. Il referendum senza quorum – spiega il sindaco 5 Stelle Mariano Gennari – è uno dei pilastri della partecipazione dal basso che hanno portato tanti di noi all’impegno civile ed in politica. Un punto del programma con cui mi sono presentato agli elettori. Un risultato per cui posso dire: ne valeva la pena”. Per raggiungere l’obbiettivo l’Amministrazione ha coinvolto i cittadini rendendoli protagonisti. Si sono svolti laboratori in cui i partecipanti hanno approfondito aspetti del regolamento comunale e la relativa parte dello statuto, riguardanti il referendum. Gruppi di lavoro si sono confrontati fornendo spunti di riflessione, raccolti e sintetizzati da dei facilitatori. Un percorso più complesso in confronto alla stesura attraverso gli uffici comunali.

• IL RISULTATO

“Abbiamo scritto – aggiunge la presidente del Consiglio Comunale Silvia Pozzoliun capitolo della storia politica ed amministrativa di Cattolica che, credo, possa essere esempio per altre comunità. Ringrazio per il supporto esterno il Sottosegretario Fraccaro, il Consigliere di Roma Capitale Sturni, lo staff comunale ed i professionisti che ci hanno affiancato. Ma soprattutto, un grazie va ai cittadini con cui siamo riusciti a portare a termine un percorso pionieristico, ad oggi, forse, l’unico in Italia che da piena dignità alla volontà popolare”.

Per indire una consultazione referendaria comunale servirà la presentazione di duemila firme di cittadini iscritti alle liste elettorali del comune di Cattolica. L’ammissibilità del quesito referendario verrà vagliata da una commissione di garanzia tecnica esterna all’Amministrazione a tutela dell’imparzialità. Il risultato delle votazioni sarà valido a prescindere dall’affluenza alle urne.

• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?

Sul sito comunale è possibile reperire i documenti del percorso partecipato, compresi i verbali dei laboratori con i cittadini. “Sia che siate all’opposizione o al governo delle vostre città – conclude il sindaco Gennarisiate coraggiosi. Fatelo semplicemente perché è giusto farlo: decide chi partecipa. Come ci ricordava Gianroberto Casaleggio: è difficile vincere con chi non si arrende mai. Se volete anche voi abolire il quorum, saremo felici di essere al vostro fianco”.


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