Il candidato sindaco del giorno – Patrizia Farroni – Bomarzo (VT)

• Nome e cognome

Patrizia Farroni

• Quanti anni hai?

53

• Sei candidato sindaco di quale Comune?

Bomarzo (VT)

• Parlaci di te: di cosa ti occupi nella vita?

Sono imprenditrice, collaboro con mio marito in un’attività di consulenza aziendale e di formazione elaborando sistemi di gestione e di qualità. Negli ultimi anni ho scelto di vivere in campagna e di dedicarmi alla cura degli olivi e di un orto. In passato ho avuto diverse esperienze di lavoro: sono stata oste e marinaia. Ho titoli per insegnare.

• Perchè hai deciso di candidarti e perchè con il MoVimento 5 Stelle?

I cittadini mi hanno chiesto di mettermi a disposizione per questo ruolo. Sono anni che propongo inutilmente al nostro Comune soluzioni per la creazione di lavoro e per la crescita. La mancanza di trasparenza e l’inerzia dell’attuale Amministrazione, quanto di quella precedente, mi hanno convinta della necessità di mettermi in gioco e di rimboccarmi le maniche con il MoVimento 5 Stelle, l’unica forza realmente democratica nel nostro Paese.

• È la tua prima esperienza politica o ce ne sono state altre?

Ho iniziato a fare politica negli anni novanta con il movimento studentesco. Nel 2015 ho fondato a Bomarzo un comitato in difesa dell’acqua pubblica, da cui è nato poi il Meetup Cinque Stelle Bomarzo.

• Quali credi siano i principali problemi del tuo Comune?

La mancata attuazione della legge regionale 5/2014 sulla gestione pubblica dell’acqua, la mancanza di politiche in favore dell’inclusione sociale e del lavoro, la mancanza di trasparenza nei processi decisionali, l’abbandono del patrimonio archeologico e artistico, l’assenza di una programmazione culturale e di scelte in favore della crescita culturale collettiva, l’incapacità dell’attuale ceto politico di adottare soluzioni smart city, il decoro, la mancanza di una biblioteca, i trasporti.

• Quali saranno i punti chiave del programma che presenterete ai cittadini?

Ci batteremo per l’amministrazione trasparente e il bilancio partecipativo, per il rispetto del referendum dell’acqua pubblica, per il diritto al lavoro, per avere dei collegamenti ai treni, per tutelare il paesaggio e i beni culturali, per creare un museo, per promuovere il turismo di qualità, lo sport, l’integrazione, la partecipazione delle donne alla gestione della cosa pubblica, per la valorizzazione e l’integrazione delle comunità immigrate sul territorio.

• Qual è la prima cosa che faresti da sindaco?

Censirei la disoccupazione e promuoverei la formazione di cooperative che gestiscano i beni demaniali e le terre di uso civico. Il mio primo obbiettivo è quello di aiutare i cittadini a far valere i loro diritti fondamentali negati.

• Parlaci della lista 5 stelle: in generale di cosa si occupano e quali sono le principali caratteristiche dei candidati che supporteranno la tua candidatura?

La lista è composta da professionisti, artisti, impiegati, operai e casalinghe. Tutti si distinguono per l’onestà e per la determinazione e la voglia di mettere al centro del proprio impegno il bene comune, di lavorare seriamente e responsabilmente al servizio della popolazione.

• Aiutaci a conoscerti meglio: hai un hobby o qualche passione particolare a parte la politica?

Sono ceramista, disegno, dipingo e scrivo. Sto facendo una ricerca storica sul mio paese nel novecento. Mi piace leggere, mi interesso di filosofia e di storia dell’arte. Sono marinaia e amo fare trekking. Mi dedico ai miei animali e al mio giardino.

• Qual è la frase o il tuo slogan preferito?

“Il Comune deve diventare una casa di vetro”

• Perchè i cittadini del tuo Comune dovrebbero scegliere te alle prossime amministrative?

Perchè le amministrazioni precedenti hanno perso di vista l’interesse generale trascurando lo spirito di comunità. Bomarzo ha bisogno di una visione d’insieme, di politiche che mettano al centro le persone e i loro reali bisogni, onde evitare che i cittadini vadano altrove in cerca di lavoro. La nostra lista vuole mettersi al servizio di tutta la popolazione, non soltanto di una parte, innovando l’organizzazione sociale e promuovendo la partecipazione.