Idee Ribelli: Salario Minimo

Le idee ribelli sono le idee che possono rendere straordinario il nostro Paese e che si ribellano alla quieta disperazione del non cambiare nulla. Le idee ribelli si compongono di due parole dove ribelle è l’aggettivo come: Identità Digitale, Acqua Pubblica o Reddito Energetico.

Il 25 e 26 luglio nel corso del Villaggio Rousseau – Le Olimpiadi delle Idee abbiamo raccontato le prime idee ribelli e dato spazio a chi ha deciso di proporne di nuove. Compito di chi si proporrà come custode di un’idea ribelle sarà quello di promuoverla, ma anche e soprattutto di creare la consapevolezza che il tempo per quella idea è oggi. Proponi la tua idea ribelle!


Durante lo Spazio Governo del Villaggio Rousseau abbiamo chiesto agli esponenti di governo del MoVimento 5 Stelle qual è la loro idea ribelle, il loro sogno civico. Ecco l’idea ribelle che ci ha raccontato la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Nunzia Catalfo.

La prima Idea Ribelle è stata il Reddito di cittadinanza e l’abbiamo messa in atto. Abbiamo visto quanto il Reddito di cittadinanza è servito quando lo abbiamo inserito, e ancor più nel momento della pandemia. È stato importantissimo.

L’Idea ribelle del momento è il Salario Minimo: è necessario che sia inserito nel nostro contesto perché non dobbiamo dimenticare che in Italia ci sono 5 milioni di lavoratori poveri che vanno a lavorare, hanno un orario di lavoro e un contratto ma che, malgrado tutto, hanno un salario che è al di sotto, alle volte, della soglia di povertà, e quindi è necessario intervenire.

Per fortuna non siamo soli: anche in Europa si parla in questo momento di salario minimo. La Commissione europea sta portando avanti questo tema. Il commissario Smith, che ho incontrato più volte, lo ha a cuore. C’è quindi anche un percorso europeo che io come ministro del lavoro sto sostenendo e che rafforza la nostra idea di inserire in Italia un salario che consenta alle persone di vivere una vita dignitosa.

Questo non solo a tutela dei lavoratori ma anche a tutela dell’economia italiana, perché è ovvio che se hai lavoratori con un potere di acquisto maggiore, incentivi i consumi e hai in qualche modo un ritorno per l’economia.

Si tratta quindi di un tema molto importante da portare avanti e che non abbandonerò!