Passo dopo passo verso l’Italia Paese Parco

Voglio parlarvi di un sogno. Anzi no: di un progetto. Italia Paese Parco

Non sembri uno slogan: è una visione che si sta sostanziando passo dopo passo e si sta concretizzando in un percorso che rivoluzionerà il paradigma sociale ed economico. 

Sto lavorando ogni giorno affinché i parchi nazionali, scrigno di una biodiversità che ci rende un Paese unico al mondo, siano sempre di più luoghi in cui vivere, lavorare, investire, crescere, come individui e come cittadini. Abbiamo costituito con legge primaria le Zea, Zone economiche ambientali, che corrispondono ai parchi nazionali: ce ne sono 24 in Italia e offrono tutela per il nostro patrimonio naturalistico ma nel contempo vanno valorizzati. Luoghi dove sta diventando particolarmente vantaggioso aprire un’attività imprenditoriale green, tornare a vivere, visitare, conoscere. 

Con il passare dei mesi abbiamo riempito di contenuti le Zea: oggi i comuni dei Parchi nazionali ricevono incentivi per l’efficientamento energetico, per la costruzione di vie ciclabili, manutenzione in chiave sostenibile. Abbiamo stanziato dei fondi affinché le Zea diventino luogo di vita e di sviluppo green. Nel pieno rispetto della Natura. Abbiamo lavorato per colmare i vuoti nelle nomine, per dotare i parchi dei migliori presidenti, scelti per curricula e non per spartizioni politiche. 

Con il passare del tempo le amministrazioni comunali capiranno e faranno a gara per far parte di un parco. Mentre oggi in alcune zone persistono delle pervicaci resistenze da scardinare. Non credo che un parco nazionale debba essere un luogo bello solo esteticamente, da ammirare e osservare come una cartolina. Spesso coincidono con territori che si stanno spopolando: e allora rendiamo vantaggioso poterci tornare a vivere, lavorare, crescere i propri figli. 

Un altro tassello di questo progetto è la realizzazione di una rete di sentieri per attraversare i parchi camminando. “Sentiero Italia” è un’idea che stiamo portando avanti con il Cai: un percorso che attraversi l’Italia collegando i suoi 24 parchi nazionali, e realizzare un “passaporto dei parchi” che andrà timbrato in ogni parco visitato. Il viaggiatore che avrà totalizzato tutti i bollini potrà ricevere una serie di vantaggi e un riconoscimento dal Ministero dell’Ambiente. Abbiamo già firmato il protocollo di intesa con il Cai, che sta lavorando alla realizzazione dei prossimi sentieri. È, anche qui, un modo per creare turismo e quindi occasione di sviluppo green nei nostri più preziosi tesori nazionali.