Genova oggi rinasce. Coltiviamo la memoria e mettiamo al primo posto la sicurezza

dei deputati, senatori ed europarlamentari liguri del Movimento 5 Stelle 


Alle 11.36 del 14 agosto 2018 l’Italia si è fermata davanti al crollo di Ponte Morandi a Genova, che ha travolto e ucciso 43 persone. Un dolore lancinante, una ferita profonda e ancora aperta. L’infrastruttura nata per unire ha separato per sempre quelle persone dai loro cari.

Il MoVimento 5 Stelle, con l’impegno dei portavoce liguri in primis e dell’ex ministro Toninelli, da subito ha iniziato a lavorare per far rialzare Genova e portare sollievo ai genovesi. Immediatamente abbiamo detto che chi con una cattiva gestione crea le condizioni per una tragedia di tali dimensioni non può essere “custode” delle nostre autostrade.

Davanti al nuovo viadotto che oggi viene inaugurato non c’è alcunché da festeggiare, ma possiamo tracciare un bilancio di questi due anni di duro lavoro.

Due anni in cui abbiamo messo mano al sistema delle concessioni, abbiamo ripreso le redini dei controlli e della sicurezza, abbiamo approvato e poi messo in campo misure importanti per Genova e per i genovesi. I portavoce liguri del MoVimento, l’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli e oggi il sottosegretario Roberto Traversi e il viceministro Giancarlo Cancelleri hanno seguito da vicino ogni passaggio di questo delicato percorso, fronteggiando le troppe e pericolose carenze di un sistema che ha privilegiato il profitto a discapito della manutenzione e della sicurezza della circolazione.

Oggi Genova e la Liguria sono alla vigilia di una nuova fase, con l’apertura di Ponte San Giorgio e con la fine dei lavori di manutenzione che hanno interessato la rete autostradale nei giorni passati.

Lo Stato in questi due anni ha fatto la propria parte, anche facendo in modo che il nuovo ponte fosse costruito in tempi celerissimi e senza coinvolgere Atlantia nei lavori. Questo non allevierà la sofferenza di chi ha perso i propri cari, non cancellerà il dolore.

Non ci siamo fermati e non ci fermeremo certo adesso. Due anni fa abbiamo promesso giustizia ai cittadini liguri e, in attesa dei processi, delle risposte che arriveranno dalle aule di un tribunale, grazie al proficuo impegno del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte abbiamo provato a fare qualcosa di importante e ci siamo riusciti. Abbiamo dato il via all’estromissione di Atlantia, del gruppo Benetton, dal controllo di Autostrade per l’Italia. Un risultato che porta la firma del Movimento 5 Stelle e di questo governo, un chiaro segnale che le cose possono e devono cambiare ora. Non quando ormai è troppo tardi.

Scriviamo insieme la storia del domani ripartendo da solide basi, lasciando fuori chi si è riempito le tasche di introiti miliardari, guadagnando più di ciò che gli era dovuto non investendo in manutenzione di strade, ponti, viadotti. Teniamo fuori dal futuro delle nostre infrastrutture chi si è voltato dall’altra parte ignorando falle e problematiche esistenti sulle strade italiane, quelle che milioni di cittadini percorrono ogni giorno.

Stiamo rimettendo sotto il controllo pubblico l’intera rete autostradale. Lo Stato tutelerà i cittadini dagli speculatori e dai rincari dei pedaggi. La cura delle nostre Infrastrutture, la loro sicurezza e l’incolumità di chi viaggia lungo le nostre strade non sono più slogan ma azioni concrete.