Procedura digitale per le graduatorie. La nuova scuola parte anche da qui

La scuola che riparte sarà più sicura e inclusiva, ma anche più efficiente e capace di innovare e lasciarsi alle spalle la stagione dei tagli e della burocrazia.

Un piccolo grande segnale in questa direzione lo ha dato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina firmando un’ordinanza che introduce una procedura completamente digitalizzata per la formazione delle graduatorie provinciali che servono ad assegnare le supplenze ai docenti. Basta dunque con i milioni di fogli, le lunghe file e i tempi biblici: l’aggiornamento degli elenchi degli aspiranti docenti e l’assegnazione delle cattedre che restano libere dopo le assunzioni in ruolo avverranno, finalmente, con l’ausilio degli strumenti digitali e della Rete, accorciando i tempi, riducendo il rischio di errori e garantendo, così, che l’anno scolastico possa partire nel migliore dei modi, anche per gli insegnanti che sono in graduatoria, per le segreterie delle scuole che avranno meno incombenze burocratiche e soprattutto per studentesse e studenti, che potranno così avere i loro insegnanti in cattedra per tempo.

Ma quella delle graduatorie digitalizzate non è l’unica novità contenuta nell’ordinanza della ministra Azzolina: d’ora in poi, le tabelle di valutazione dei titoli di studio valorizzeranno di più anche chi ha conseguito un dottorato di ricerca. A questo si aggiungerà un portfolio personale delle e dei docenti che si arricchisce con i titoli conseguiti, una banca dati sempre a disposizione di ciascun insegnante.

Il percorso verso una scuola più capace di innovare e ricorrere agli strumenti digitali passa anche dall’accesso alla connessione veloce garantito a tutti gli istituti: grazie all’impegno congiunto dei ministeri a guida pentastellata – Sviluppo economico, Innovazione, Pubblica amministrazione e Istruzione – è raddoppiata la dotazione del Piano scuole nell’ambito del Piano banda ultralarga: da 200 milioni si è passati a 400. Questi fondi servono a rafforzare la connettività in più di 32.000 istituti, garantendo un servizio importante proprio a partire dalle aree finora meno coperte dai servizi di Rete. Anche in questo caso, a giovarne sarà tutto il personale scolastico, oltre che studentesse e studenti, per i quali ci saranno importanti novità legate anche agli investimenti sulla dotazione di strumenti digitali.

Oltre ai fondi per i tablet e computer messi a disposizione durante il lockdown per la didattica a distanza, è proprio di questi giorni la notizia dell’assegnazione di altri 21,9 milioni destinati a 2.198 scuole del secondo ciclo (medie e superiori) per le cosiddette ‘smart class’. I nostri istituti si potranno dotare di strumenti e dispositivi digitali, software e licenze per piattaforme di e-learning, monitor touch screen.

Lo abbiamo detto e lo stiamo facendo, grazie al lavoro incessante della ministra Azzolina e del governo: a settembre la scuola riparte in sicurezza e con un patrimonio di risorse e strumenti nuovi in grado di accompagnare l’innovazione della didattica e di offrire maggiori opportunità a studentesse e studenti, senza lasciare indietro nessuno.