Fontana deve dimettersi

Fontana deve dimettersi. È questo che il MoVimento 5 Stelle chiederà al Consiglio Regionale della Lombardia. La misura è colma. Il governatore deve farsi da parte non tanto per le terrificanti ombre che l’ultima inchiesta, quella sulla fornitura di camici da parte di Dama spa società di cui suo cognato è socio di maggioranza, ha gettato sul suo governo.

Conflitti di interesse dimenticati in un periodo in cui in Lombardia i morti venivano portati via con i camion dell’esercito, bonifici da conti svizzeri sbiancati grazie alla voluntary disclosure del governo Renzi, bugie reiterate: “Non sapevo nulla della procedura e non sono mai intervenuto in alcun modo” sosteneva fino a due giorni fa.

Fontana non deve dimettersi per quello che potrebbe aver fatto. Non deve farsi da parte per quegli errori che oggi sono cronaca e inchieste: VENTISETTE fascicoli aperti in Lombardia sull’operato della Giunta.

Sarà la magistratura ad accertare colpe e colpevoli e fino a quel momento il governatore avrà tutto il diritto di difendersi dalle accuse come meglio ritiene.

Certo vi immaginate cosa succederebbe in Italia se Virginia Raggi o Chiara Appendino avessero 27 fascicoli aperti a carico delle proprie amministrazioni? Stendiamo un pietoso velo.
Fontana deve invece liberare la Lombardia dall’incapacità e dal dilettantismo del proprio governo, proprio per il modo in cui lo stesso ha governato danneggiando i lombardi: la mancata chiusura della Val Seriana, la delibera dell’otto marzo che ha spalancato al Covid le porte delle RSA, le inutili mascherine pannolino lasciate marcire nei magazzini, l’inutile baracconata dell’ospedale in Fiera (con 21 milioni di euro si sarebbero potute creare strutture pubbliche che oggi sarebbero ancora utili invece hanno preferito farsi una bella conferenza stampa a favore di telecamera), l’aver impedito ai cittadini lombardi di sottoporsi a test sierologici in attesa che quello scelto da loro, anche in questo caso con affidamento diretto, fosse pronto.

Deve dimettersi perché mentre i medici erano senza dispositivi di protezione individuale, lui pensava a fare polemica col governo. Deve dimettersi perché sono mesi che aspettiamo di vederlo in Consiglio Regionale, ormai all’interno delle istituzioni il presidente è di fatto già un fantasma. Deve dimettersi perché nonostante tutto l’assessore Gallera è ancora al suo posto e nessuno ha ancora spiegato il perché.

Deve dimettersi perché fin dall’inizio la sua Giunta ha affrontato l’emergenza prestandosi ad essere il megafono della propaganda leghista. Dando vita, ogni giorno, ad un teatrino stucchevole in cui Fontana e Gallera tentavano di scaricare sul governo le responsabilità. Smentiti dai fatti, hanno rifiutato qualsiasi confronto scappando dalle sedi istituzionali e chiudendosi in difesa delle proprie poltrone. Le persone si ammalavano, loro seguivano i dettami della macchina della propaganda leghista. Annunci invece che fatti.

Le persone il cui fallimento oggi è diventato cronaca e materiale da procura, non possono essere le stesse che dovranno guidare la ripartenza della nostra regione, gestire le risorse che arriveranno grazie al ricovery fund e garantire la nostra salute in vista del prossimo autunno. Serve un atto politico coraggioso per la storia che stiamo andando a costruire. Per questo siamo pronti alla mozione di sfiducia per il presidente Fontana e chiediamo alle altre forze d’opposizione di sostenere la nostra richiesta.