Vicini a chi lavora per la nostra sicurezza. Le misure del Cura Italia

Coloro che nel nostro Paese garantiscono la sicurezza dei cittadini in questo particolare momento storico sono chiamati a un compito, se possibile, ancora più duro: più di tutti devono far capire che il rispetto delle regole è fondamentale per uscire il prima possibile da questo isolamento forzato che punta a ridurre i contagi da Covid19. Gli uomini e le donne delle Forze dell’ordine e delle Forze Armate sono in prima linea in questo confronto quotidiano, con i controlli sulle strade, ma anche con le risposte da dare ai dubbi delle persone che si aggiungono alla loro ordinaria attività.

È per questo che il decreto Cura Italia ha dedicato attenzione proprio al loro sforzo quotidiano. Mettiamo a disposizione circa 60 milioni di euro per il personale delle Forze Armate e delle Forze dell’ordine, particolarmente gravati dal lavoro connesso a questa emergenza. Di queste risorse, 34,4 milioni di euro serviranno a pagare gli straordinari di questi operatori. Altri due milioni di euro andranno agli straordinari dei Vigili del Fuoco.

Non ci dimentichiamo poi della tutela della salute degli appartenenti alle Forze di Polizia e alle Forze Armate e prevediamo una spesa complessiva per il 2020 di oltre 23 milioni di euro per dare loro sufficienti dispositivi di protezione individuale e per sanificare gli uffici, i mezzi e gli ambienti di lavoro. Altra categoria di operatori messa alla prova in questo periodo è quella degli agenti di Polizia Penitenziaria per i quali è previsto lo stanziamento di 3,4 milioni di euro oltre alle risorse apposite per la sanificazione degli ambienti che frequentano, per un’ulteriore spesa di 1,2 milioni di euro.  

Per le stesse ragioni, cerchiamo di andare incontro alle esigenze delle famiglie di tutti gli operatori del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico che, proprio come gli operatori sanitari, avranno diritto a un bonus speciale di 1000 euro per affidare i loro bambini a una baby sitter mentre sono chiamati a svolgere il loro dovere.

Fondamentale sottolineare il ruolo imprescindibile che molti medici e operatori sanitari che appartengono alle Forze Armate stanno svolgendo in questo particolare momento. Il governo ha voluto evidenziare l’importanza del grande contributo che possono dare i nostri uomini e donne in divisa con competenze in ambito medico e scientifico e ha destinato circa 14 milioni di euro nel 2020 all’assunzione di 120 ufficiali medici e 200 sottufficiali infermieri. Verranno poi conferiti incarichi a tecnici per la biologia, la chimica e la fisica presso le strutture sanitarie militari. Si investono inoltre 34,6 milioni di euro per potenziare i servizi sanitari militari e acquistare i dispositivi medici e i presidi sanitari necessari per gestire i casi più urgenti e quelli di biocontenimento. Sono previste risorse anche per lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze al quale andranno subito 704mila euro per la produzione di disinfettanti.

Insieme usciremo da questa terribile emergenza e, quando lo faremo, non potremo che dire grazie a chi da sempre è al fianco dei cittadini e anche in questa circostanza ha onorato la sua divisa, non risparmiandosi ed essendo sempre presente per chi aveva bisogno.