Congedi di 15 giorni e 4 miliardi per CIG in deroga – Intervista a Nunzia Catalfo

di seguito l’intervista per Avvenire.it di Nunzia Catalfo, Ministro del lavoro e delle politiche sociali:


Il tempo stringe. Un decreto economico come quello in elaborazione, che di norma chiederebbe alcune settimane, va chiuso ormai nel giro di poche ore. Il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, la pentastellata Nunzia Catalfo, “mamma” del Reddito di cittadinanza, è in prima linea e assicura: “Ci saranno misure importanti per i lavoratori, le imprese e, ovviamente, le famiglie. Nessuno perderà il lavoro per il problema del Coronavirus. Garantiamo ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori e congedi parentali per aiutare i genitori con figli ad affrontare questo difficile momento”.

Come funziona il congedo speciale? Ci sono vincoli di reddito o di altro genere?

Le famiglie potranno chiedere il congedo dall’entrata in vigore del decreto con effetto retroattivo. Questa misura, che avrà una durata di 15 giorni e prevederà un’indennità parametrata alla retribuzione per tutti coloro che hanno figli fino a 12 anni e senza limiti di età per chi ha figli disabili, sarà accessibile a tutti quei nuclei che ne hanno bisogno. Quindi non ci saranno vincoli di accesso, a cominciare dalla variabile del reddito, né tantomeno di genere: potranno utilizzarlo sia le mamme sia i papà che non siano già in lavoro agile o a casa con altri meccanismi di sostegno al reddito, come ad esempio la cassa integrazione.

Sono previste altre misure a sostegno dei nuclei familiari?

Come ministro ho previsto anche un’altra forma di aiuto alle famiglie, i voucher babysitter. Ne avranno diritto tutti coloro i quali non ricorreranno al congedo o che, come detto prima, non sono già in smart working o cig. Le famiglie potranno accedervi collegandosi alla piattaforma informatica dell’Inps che è l’ente preposto all’erogazione di questo strumento. Con la ministra Bonetti, abbiamo voluto prevedere un voucher “speciale”, potenziato in termini economici rispetto agli altri, per tutto il personale sanitario: medici, infermieri e operatori socio-sanitari. A queste donne e uomini in prima linea nella lotta al Coronavirus voglio rivolgere, a nome mio e di tutto il governo, un enorme grazie.

Come funziona e quanto dura la cassa in deroga?

La cassa integrazione in deroga sarà in favore di tutti quei lavoratori che non sono salvaguardati dalle misure ordinarie di sostegno al reddito. Le dedicheremo risorse importanti, circa 4 miliardi di euro. Questo è solo uno degli strumenti che mettiamo in campo. Infatti, per la cassa integrazione ordinaria ci sarà la creazione di una causale unica speciale (Covid-19), la semplificazione delle procedure e dei vincoli di accesso: non saranno cioè richiesti i 90 giorni di anzianità né il periodo di cassa verrà calcolato ai fini del raggiungimento dei limiti di utilizzo. Chi è in cig straordinaria poi potrà avere accesso all’ordinaria con la stessa causale e la medesima procedura; e ancora, ci sarà un importante ampliamento del Fondo di integrazione salariale che potrà essere usato in via ordinaria anche dalle aziende che hanno un numero di dipendenti compreso fra 5 e 15. Stiamo prevedendo questi ammortizzatori per 9 settimane, prorogabili se sarà necessario.

Gli autonomi hanno paura: come li aiuterete?

Nessun lavoratore deve avere paura: i nostri interventi saranno per tutti, anche le aziende con un solo dipendente. Per quanto riguarda gli autonomi, oltre ad una sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, prevediamo una indennità una tantum di mille euro per co.co.co, autonomi e professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps. Anche per i lavoratori stagionali di spettacolo, turismo e agricoltura non occupati a causa del Coronavirus sarà prevista una indennità una tantum.

Nelle fabbriche iniziano scioperi e proteste spontanee. Sono previste altre disposizioni più forti a tutela della salute degli operai?

Il presidente Conte mercoledì è stato chiaro: la produzione va avanti nel rispetto della tutela della salute pubblica. Quindi distanza di sicurezza come regola base. Oggi insieme al premier e ai ministri Gualtieri, Patuanelli e Speranza mi confronterò con le parti sociali ma per adesso non sono previste ulteriori misure restrittive. Mi permetta di rivolgere un appello a tutti, lavoratori e imprese: in questo momento non c’è l’azienda da un lato e il lavoratore dall’altro ma un “nemico” che dobbiamo combattere tutti insieme, il Coronavirus, con unità e responsabilità.

Serve un governo di unità nazionale?

Non è un’ipotesi in discussione. Con le opposizioni abbiamo avviato un confronto serio e franco, l’ultimo proprio ieri, e stiamo lavorando con serietà per tutelare la salute dei cittadini e sconfiggere il virus.