Con l’idea del “Pane pagato” abbiamo aiutato i più bisognosi

#StorieGuerriere è la rubrica del Blog delle Stelle dedicata alle iniziative portate avanti in questi anni da attivisti e portavoce locali del MoVimento 5 Stelle che hanno generato risultati positivi concreti e tangibili per il loro territorio o per i cittadini che lo abitano. L’impegno e la generosità di cittadini attivi che hanno portato un valore aggiunto per il nostro Paese.
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a cura di Italo Carelli e del gruppo del MoVimento 5 Stelle Bari

La nostra storia guerriera nasce nel 2016. Oggi sono un attivista del Movimento ma all’epoca ero Portavoce al Comune di Bari nel Municipio 1. Il nostro gruppo è da sempre stato incline a promuovere tutte quelle iniziative e manifestazioni solidali che possono dare una mano concreta a chi ne avesse realmente bisogno.

• IL PROBLEMA

Nel municipio nel quale ero portavoce mi capitava di incontrare senzatetto o persone bisognose anche semplicemente di un piccolo aiuto per la loro famiglia. All’epoca il MoVimento 5 Stelle non era al Governo e non c’era neanche ancora arrivato il Reddito di Cittadinanza che oggi ha, in buona parte, aiutato molte di queste persone.

• L’INIZIATIVA

Una mattina prendendo spunto dal famoso caffè pagato napoletano, ho pensato che questa idea potesse essere riportata anche a qualcosa di più concreto e “utile”. Nacque così il progetto “pane pagato”. L’idea era semplice: i panifici che avevano deciso di aderire all’iniziativa facevano sapere ai loro clienti che nel loro esercizio commerciale era possibile acquistare del pane da lasciare a disposizione di concittadini meno abbienti.

Abbiamo coinvolto diversi panifici e pubblicizzato l’iniziativa specificando la lista dei panifici che avevano deciso di aderire e nei quali, le persone più bisognose, avrebbero potuto ritirare del pane già pagato da qualcuno in precedenza.

• IL RISULTATO

Questo progetto è piaciuto subito a tutte le componenti politiche, tanto che siamo addirittura riusciti a farlo approvare all’unanimità dal Consiglio Municipale (a questo link è possibile scaricare il testo della delibera). In accordo poi con la Confartigianato e l’Assopanificatori locale abbiamo realizzato anche un logo simpaticissimo e siamo partiti con il loro circuito di attività commerciali in via sperimentale.

• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?

  • i Portavoce comunali o municipali possono passare attraverso il lavoro della commissione consiliare permanente che si occupa del Welfare, come è stato fatto in questo caso
  • Un gruppo di attivisti che fosse, invece, interessato a creare una iniziativa simile nel proprio Comune, potrebbe farlo:
    – o da semplici cittadini protocollando questa proposta indirizzandola alla commissione municipale Welfare (in caso di città metropolitana) o presso la stessa commissione del Comune di residenza, magari chiedendo di essere auditi in commissione
    – o proponendo l’idea direttamente all’Assopanificatori o Confartigianato locale.

Il processo ad ogni modo è piuttosto semplice sia in un caso che nell’altro.

Sono e siamo molto affezionati a questo progetto perché ci ha consentito di constatare ancora di più come la diffusione di esperienze di solidarietà e cittadinanza attiva possano essere contagiose, infatti dopo questa tante altre azioni simili sono state messe in pratica nella mia città da associazioni o gruppi di semplici cittadini.

È bellissimo quando “nessuno deve rimanere indietro” non rimane solo un motto fine a se stesso!


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