Prescrizione è ingiustizia

Martina non c’è più e i suoi genitori e familiari non avranno piena giustizia. Ecco cosa significa la prescrizione.

Martina Rossi, il 3 agosto 2011, è morta cadendo da un balcone di un albergo di Palma di Maiorca. Dopo il processo di primo grado i giudici avevano stabilito che la sua morte fosse stata causata da un tentativo di violenza di gruppo alla quale la giovane aveva provato a sottrarsi. In quella fuga la caduta dal balcone e la seguente morte.

Per questo i due imputati erano stati condannati a 6 anni per morte come conseguenza di altro reato e tentata violenza di gruppo. La corte d’Appello di Firenze oggi ha però dichiarato estinta l’accusa per il primo reato, il più grave: i due condannati in secondo grado affronteranno solo l’accusa di violenza di gruppo, per cui in primo grado erano stati condannati a 3 anni. Anche quando la condanna fosse confermata, i due neanche andrebbero in carcere. Ecco perché il padre, Bruno Rossi, parla di una “decisione pesantissima da digerire, non si può prescrivere un omicidio dopo tutto quello che è successo in questi anni”.

Nessuno vuole strumentalizzare una vicenda drammatica e fonte di enorme sofferenza, anche per le vicissitudini giudiziarie, però sono proprio casi come questi quelli a cui guardiamo quando parliamo della norma che blocca la prescrizione dopo la sentenza di primo grado.

Alla famiglia di Martina tutta la nostra solidarietà.