Il via della Camera al decreto Sisma è un passo avanti verso la normalità

Il nostro compito di portavoce è quello di soddisfare le istanze che vengono dalla società.

E nel caso delle aree del Paese colpite dal sisma rispondere a queste istanze significa spesso decidere del destino di tante famiglie e di intere comunità. Il Movimento 5 Stelle non si è mai sottratto a questa enorme responsabilità: non lo abbiamo fatto quando eravamo all’opposizione, non lo abbiamo fatto sui territori e non lo abbiamo fatto in queste settimane alla Camera, dove anzi abbiamo aperto il confronto e ampliato la portata del decreto Sisma approvato dal Consiglio dei Ministri.

L’approvazione in prima lettura della legge di conversione, che ora passa all’esame dei colleghi senatori, è per noi motivo di grande soddisfazione: possiamo dire con orgoglio che in queste norme ci sono risposte per cittadini, istituzioni locali, tecnici e professionisti, aziende e associazioni, così come ci sono risposte per i sismi del Centro Italia, dell’Emilia Romagna e Lombardia, dell’Aquila, della Sicilia e dell’isola di Ischia. Non esistono terremotati di serie A e terremotati di serie B, per questo abbiamo esteso la portata del decreto a tutte le aree recentemente colpite da terremoti. Non dobbiamo e non vogliamo lasciare indietro nessuno!

Per il Centro Italia, con questa norma favoriamo una conclusione più rapida dell’iter di concessione del contributo, sia semplificando le procedure, che rafforzando sul piano qualitativo e quantitativo le dotazioni di personale delle strutture coinvolte e delle stesse amministrazioni comunali (con 2 milioni stanziati).

Abbiamo prorogato lo stato di emergenza, snellito e semplificato le procedure per la ricostruzione pubblica e privata, dato la possibilità al Commissario di differire al 30 giugno 2020 il termine ultimo per la presentazione della documentazione della ricostruzione dei danni lievi, abbiamo semplificato le procedure per rimuovere e gestire le macerie.

Dobbiamo però anche ricostruire un tessuto sociale: per questo estendiamo da tre a sei anni la durata dell’intervento del Fondo di garanzia in favore delle micro, piccole e medie imprese, comprese quelle del settore agroalimentare che hanno subito danni. Le imprese agricole danneggiate potranno richiedere mutui agevolati per investimenti a tasso zero.

Estendiamo “Resto al Sud”, la misura a favore dei giovani imprenditori del Mezzogiorno ai territori dei comuni delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, eliminando il limite di età per i comuni maggiormente colpiti.

Diamo ossigeno ai bilanci comunali prorogando la sospensione dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti per tutto il 2020 e 2021. Abbiamo posto l’attenzione anche sulle scuole, estendendo la deroga al numero minimo di alunni per classe e al relativo personale impiegato.

Per la stabilizzazione del personale che si occupa della ricostruzione la ministra della Funzione pubblica Fabiana Dadone ha istituito un tavolo presso il ministero della funzione pubblica volto a trovare una soluzione per tutti i tecnici che da anni lavorano a tempo determinato nella ricostruzione dei territori dell’Aquila, Emilia-Romagna, Centro Italia.

Per quanto riguarda il sisma 2009 che ha devastato L’Aquila, riconosciamo anche per il 2020 al Comune la facoltà di avvalersi di personale a tempo determinato in deroga a quanto disposto in materia dalla normativa vigente. Interveniamo in merito ai lavori di riparazione o ricostruzione degli edifici privati colpiti dal sisma del 2009 avvenuto in Abruzzo, al fine di precisare i soggetti deputati alla certificazione prevista nel caso di migliorie o altri interventi difformi. Per il 2020 poi è previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro in favore dei comuni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 diversi dall’Aquila, nonché un contributo di 500.000 euro destinato all’Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere relativo allo stesso evento sismico.

Abbiamo adottato provvedimenti anche per il terremoto che ha colpito i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e di Lacco Ameno, sull’isola di Ischia il 21 agosto 2017, prevedendo che tra le funzioni del Commissario straordinario per la ricostruzione rientrino anche quelle di provvedere alla cessazione dell’assistenza alberghiera e alla concomitante concessione del contributo di autonoma sistemazione.

Misure importanti sono state introdotte anche per il sisma che nel 2012 ha colpito Emilia-Romagna e Lombardia, con alcuni misure fra cui la proroga dei mutui comunali al 2021 e la sospensione del pagamento dell’Imu per gli immobili inagibili.

Per il terremoto del 2018 in Sicilia una serie di proroghe, agevolazioni e misure per il personale tecnico così da affrontare la ricostruzione nel miglior modo. Una postilla anche per i territori come il Molise, la Puglia e alcuni Comuni dell’Irpinia, che non hanno trovato spazio in questo decreto. Non per ragioni politiche ma tecniche, che spero siano oggetto di discussione nella legge di Bilancio.

Oggi modifichiamo la rotta e diamo una sterzata al processo di ricostruzione delle aree terremotate. Proviamo a far compiere un ulteriore passo verso la normalità a tante comunità e territori che l’hanno persa a causa delle scosse.

Mi preme però sottolineare l’assoluta importanza e urgenza di una legge quadro che regoli attività di prevenzione, procedure e modalità di intervento, introducendo anche degli automatismi che in un Paese fragile come il nostro possono fare la differenza tra un danno sopportabile e una tragedia. Dobbiamo essere pronti sempre all’eventualità di una nuova scossa, e una legge quadro ci aiuterebbe a farlo.

Continueremo a lavorare a questo ed altri traguardi con l’unico obiettivo di garantire il benessere e la sicurezza a tutti gli italiani.