Approvata norma sull’End of Waste: al centro ambiente, lavoro ed economia circolare

Finalmente ci siamo! Ieri abbiamo dato vita, dopo oltre un anno di duro lavoro, alla norma che ci permetterà di cambiare paradigma nella gestione dei rifiuti, e che ci darà la possibilità di andare sempre più verso l’abbandono delle discariche e degli inceneritori.

Si tratta di un cambiamento epocale che permetterà alle aziende produttrici di utilizzare meno materia vergine e aumentare l’impiego di prodotti riciclati, grazie ad una norma contenuta all’interno del decreto crisi aziendali parte il Green New Deal, il nostro patto per l’ambiente.

Con un emendamento a mia prima firma frutto di un lavoro corale di tutti i componenti delle commissioni ambiente di Camera e Senato sull’End of Waste, cioè sulla cessazione della qualifica di rifiuto, avviamo concretamente il nuovo percorso dell’economia circolare nel Paese.

Sul riciclo il Movimento 5 Stelle ha da sempre voluto trovare la soluzione migliore che tutelasse tutti i soggetti coinvolti, dai cittadini alle aziende, che vogliono investire nel settore e nella trasformazione di rifiuti in prodotti o materie prime seconde, ovvero in tutti quei materiali che vengono recuperati dal riciclo per essere ritrasformati in nuova materia come nel caso di materiali tradizionali come il vetro, la carta, le plastiche o invece come i materiali di scarto derivati dal trattamento degli pneumatici, solo per fare un esempio.
Questo emendamento, che è stato approvato in commissioni riunite, da un lato agevola le imprese prevedendo una modalità certa per il rilascio delle autorizzazioni, dall’altro prevede che queste vengano rilasciate nel rispetto di quanto previsto dalle direttive Europee.

Con questa norma, per le nuove autorizzazioni, gli enti preposti avranno un quadro normativo di riferimento che è in capo al Ministero dell’Ambiente.

Cosa fondamentale abbiamo previsto un sistema di controllo e monitoraggio affidato all’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che si potrà avvalere delle Arpa, le agenzie regionali per la protezione ambientale, per la verifica delle autorizzazioni e per il controllo sulle modalità operative e gestionali degli impianti.

Inoltre con questo provvedimento creiamo presso il Ministero dell’Ambiente una task force per i decreti ministeriali “caso per caso” e la realizzazione di una banca dati nazionale sulle autorizzazioni che vengono rilasciate e quelle che man mano dovranno adeguarsi in fase di rinnovo o riesame.

Con questo provvedimento avviamo una nuova stagione che mette al centro il lavoro, l’economia circolare e la tutela dell’ambiente.