#1miliardodimotivi per tagliare i parlamentari, al di là di ogni balla

Quante balle sono state dette pur di non tagliare il numero di parlamentari? Tantissime e tutte al solo scopo di non realizzare questa riforma epocale, che coincide con una battaglia che il MoVimento 5 Stelle ha sempre portato avanti.

Stavolta però succederà veramente e c’è anche una data per questo appuntamento con la storia: il 7 ottobre alla Camera! Tutto il resto sono chiacchiere, per un miliardo di motivi. Eccone alcuni:

BALLA NUMERO 1: ridurre il numero di parlamentari nasconde l’obiettivo di accentrare tutto nelle mani di pochi.

Ma non scherziamo! Proprio noi che facciamo decidere direttamente ai cittadini, che abbiamo sempre combattuto le lobby e continuiamo a farlo, che abbiamo una legge imminente sul conflitto d’interessi, che stiamo attuando in Italia tutte le forme di democrazia diretta, che stiamo approvando il referendum propositivo che unisce democrazia popolare e parlamentare.

BALLA NUMERO 2: si sono inventati che il taglio dei parlamentari allontana la politica dai cittadini, non è vero! Anzi, al contrario, li riavvicina.

Ogni territorio esprimerà ugualmente i suoi rappresentanti (e, in questo senso, meglio 7 che lavorano che 10 assenteisti pagati comunque dai cittadini). Ci sarà, inoltre, più uguaglianza tra rappresentanti e rappresentati. La politica sarà più alla portata, avrà un volto più umano.

BALLA NUMERO 3: dicono che non ci sarà un risparmio reale.

E invece eccome se ci sarà. I cittadini avranno a disposizione 1 miliardo di euro in più in due legislature, grazie al fatto che non dovranno più pagare 345 stipendi, rimborsi e spese di staff ad altrettanti parlamentari. Soldi che invece potranno essere spesi in scuole, treni, ospedali.

BALLA NUMERO 4: ci accusano di esserci fissati con il taglio di deputati e senatori perché non abbiamo altri strumenti per far risparmiare le casse dello Stato.

Non è così. Abbiamo già portato a casa altri risultati: taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro, restituzioni dai bilanci della Camera, solo per citarne alcuni. Il taglio dei parlamentari è il prossimo traguardo.

Adesso resta soltanto l’ultimo voto alla Camera e avremo un Parlamento più efficiente e produttivo, meno costoso per i cittadini.

Appuntamento al 7 ottobre!

 


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