Calabria, governatore PD: prima corruzione, ora peculato. Zingaretti quando lo cacci?

La ‘collezione’ di problemi con la giustizia del governatore calabrese del PD Mario Oliverio si arricchisce di un nuovo capitolo:  il sequestro preventivo ai fini della confisca per 95.475 euro.

Come se non bastassero la richiesta di rinvio a giudizio per CORRUZIONE e l’iscrizione nel registro degli indagati per abuso d’ufficio, adesso il presidente della Calabria è accusato di peculato.

Come nel peggiore dei costumi della ‘malapolitica’, Oliverio – stando agli inquirenti – avrebbe utilizzato fondi pubblici, invece che per promuovere il turismo in Calabria, per fini di ‘propaganda’ politica in occasione di un talk show a Spoleto. Soldi di tutti i cittadini, scandalosamente impiegati per pagare alberghi e cene di gala degli invitati all’evento giornalistico, tra cui anche lo stesso governatore calabrese.

La domanda che facciamo a Zingaretti è semplice, ma cruciale per il futuro di una regione martoriata come la Calabria: cosa aspetta a cacciare Oliverio dal partito? Che il suo curriculum si ‘arricchisca’ di qualche altra indagine?

Nel frattempo i cittadini calabresi continuano a vivere in mezzo ai disservizi e ai problemi. Molti non riescono ad arrivare a fine mese, altri non possono curarsi e altri ancora per lavorare devono aspettare la ‘benedizione’ del politicante di turno. BASTA!

Mettiamo fine a questo scempio, liberiamo la Calabria. Alle prossime elezioni regionali mandiamo a casa queste sanguisughe e iniziamo ad amministrare questa splendida regione con persone trasparenti. Nell’esclusivo interesse dei cittadini e del territorio.

Nel frattempo Zingaretti dia un segnale tangibile: cacci Oliverio dal PD!