Parte dai gate intercontinentali la svolta ‘green’ dei nostri aeroporti

L’inquinamento atmosferico in prossimità e all’interno dei nostri aeroporti è purtroppo una realtà consolidata. La qualità dell’aria, nelle aree circostanti ai nostri scali, anno dopo anno è andata sempre peggiorando. Per invertire la rotta è necessario iniziare a diminuire le emissioni, laddove è possibile.

Muove proprio con questo obbiettivo il disegno di legge che vede  il senatore Agostino Santillo come proponente e la senatrice Gabriella Di Girolamo come relatrice, entrambi membri della commissione Trasporti del Senato che ieri ha dato il primo ok al testo. Un provvedimento che dispone la sostituzione di automezzi e attrezzature alimentati con motori endotermici che operano all’interno dell’aeroporto con nuovi mezzi ad alimentazione elettrica, ibrida o ad idrogeno.

Una rivoluzione “green” che partirà dagli hub di Roma-Fiumicino, Milano-Malpensa e Venezia, oggi “investiti” del un ruolo di gate intercontinentali, con l’auspicio che nei prossimi anni possa allargarsi anche ad altri aeroporti del nostro paese.

Le spese di riconversione saranno tutte a carico delle società che hanno in gestione i tre gate, che già in sede di audizione hanno confermato la volontà di intraprendere piano piano questo percorso, che vedrà comunque l’ENAC nel ruolo di guida e di ente addetto ai controlli.

Si tratta di un primo passo cruciale pera diminuire gradualmente le polveri sottili nei tre grandi hub e non solo, e insieme per renderli più competitivi e all’avanguardia. Una svolta che vogliamo far partire subito, per rendere i nostri aeroporti più sostenibili.