Meno lezioncine e più sviluppo: l’Europa smetta di tradire se stessa

di seguito il mio intervento al Parlamento europeo

“Colleghi, ho in mano una copia del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Invito tutti a leggerlo con attenzione. Scoprirete quante volte questo Trattato sia stato tradito.

È stato tradito negando la solidarietà all’Italia sui migranti. È stato tradito applicando alla lettera le regole per alcuni, mentre si chiudeva un occhio per gli amici degli amici.

Qui si parla di trasparenza e poi ci sono riunioni in Consiglio a porte chiuse. Si parla di principio di precauzione e poi si autorizza l’utilizzo del glifosato. Si parla di difesa dei lavoratori e poi non esiste un salario minimo che garantisca i diritti di milioni di cittadini europei.

Il presidente Conte, allo scorso Consiglio, ha messo il dito nella piaga. In Europa la macchina c’è ma il motore si inceppa. Avete passato le ultime settimane a litigare per le poltrone, ma vi garantisco che i cittadini non hanno capito niente perché avete parlato di tutto tranne che dei loro problemi.

Cambiamo il motore di questa Europa. Cambiamo insieme le regole, diamo più potere al Parlamento europeo nella scelta dei candidati, fate come il governo Conte, non accontentatevi del prendere o lasciare. Non siate spettatori di un’operetta scritta altrove. L’Europa più viva siamo noi, siamo noi che siamo legittimati dal voto popolare, siamo noi che abbiamo il peso di questo Trattato sulle spalle

Ritorniamo alle origini. Ritorniamo a questo Trattato. Più solidarietà, più diritti, più sviluppo, meno lezioncine, meno direttori franco-tedeschi, meno arroganza. Insieme possiamo cambiare questa Europa. Ce lo chiedono i cittadini”.