Il Truman Show dei migranti

I riflettori accesi sono quelli sbagliati. Invece di parlare delle centinaia di migranti che continuano ad arrivare sulle nostre coste con i barchini fantasma, giornali come Der Spiegel reggono il gioco delle Ong, sul palcoscenico di un grande ‘Truman Show’ dell’ipocrisia ai danni dei cittadini italiani, delle leggi italiane e delle nostre Forze dell’Ordine.
Un settimanale tedesco, che nel passato non ha perso occasione per insultarci, adesso elogia una “showgirl” che viola le nostre leggi rischiando di uccidere anche i nostri militari. Siamo alla più trash delle fiction.

Nell’ultimo mese sono arrivati in Italia più di 300 irregolari e nessuno ne parla. Tutti sono invece concentrati a mitizzare false eroine che infrangono le norme italiane, mettendo a rischio la vita dei nostri militari.
Questo è un gioco al massacro molto pericoloso perché, mentre tutti parlano delle Ong, sul nostro territorio arrivano decine e decine di piccole imbarcazioni indisturbate. Anche ieri, mentre tutti discutevano di 54 migranti sulla Mediterranea, poco prima nella notte, a Lampedusa, ne erano sbarcati 70.
Nessuno se ne accorge però, la fiction è più forte della realtà. Siamo in un grande Truman Show, dove tutti fanno la parte della comparsa: i buoni o presunti tali, i cattivi o presunti tali. E gli italiani subiscono questa gigantesca presa in giro. Le Ong invece da questo palcoscenico traggono solo profitti e pubblicità.

Il MoVimento 5 Stelle questa pubblicità non vuole fargliela. Noi non ci facciamo distrarre da un film montato ad arte, noi i problemi li prendiamo di petto per risolverli.
Ad esempio con il nostro emendamento sulla confisca immediata delle navi che non rispettano le nostre leggi. Che senso ha rilasciare interviste o andare in tv se poi queste navi tornano in mare per provocare nuovamente il nostro Paese?
Servono fatti, non parole. E con la nostra proposta mettiamo un punto: se forzi le leggi dello Stato italiane, ti confischiamo l’imbarcazione. Una, due, tre volte, fin quando non hai più risorse per comprarne altre.
Questa situazione non può continuare, perché ne conosciamo benissimo i rischi concreti: business sulla pelle dei migranti, con i soldi degli italiani e, magari, con la manina della criminalità organizzata. Giusto per fare un esempio.

Smettiamola di esaltare le gesta di capitane che si fanno pubblicità a spese nostre e stanno lì solo per assecondare un braccio di ferro politico. Facciamo le opportune distinzioni tra chi oggi fa gli interessi degli italiani e chi, in passato, si è fatto soltanto i propri, con gravissime responsabilità. Guardiamo in faccia la realtà: c’è da difendere il Paese dagli sporchi affari di scafisti che continuano a trafficare sulle nostre coste!