Contro la TAV Torino Lione, fino alla fine

Buonasera a tutti!
Oggi voglio precisare un po’ di cose sulla TAV Torino-Lione, un tema che ci sta molto a cuore e rappresenta l’identità e la storia del MoVimento 5 Stelle. La prima cosa che voglio spiegare è che il MoVimento 5 Stelle non è mai stato contro le linee ad alta velocità. Noi siamo sempre stati contro e continuiamo ad essere contro un’opera che si chiama TAV Torino-Lione, perché è un’opera che sostanzialmente presenta un regalo alla Francia e a Macron che ha un grande impatto ambientale, non solo economico, e che in questo momento rappresenta una delle opere, per progettazione, più vecchie che abbiamo in Italia. Risale alla caduta del Muro di Berlino, il progetto, ma adesso sembra che sia urgente quando in realtà sono 30 anni che è urgente quest’opera e non si è mai realizzata.

La TAV Torino-Lione, o il TAV Torino-Lione, è una di quelle opere che noi abbiamo sempre contrastato perché (pensate tra le tante assurdità) è un’opera per cui noi, come Italia, dovremmo costruire il 58% del tunnel per possederne e il 21%: il saldo è un regalo di 2,2 miliardi di euro alla Francia. In questi giorni l’Europa ci ha detto che vuole darci più fondi europei per costruirla. Un’Europa che ha promesso di darci più fondi europei non li ha ancora stanziati e, soprattutto, più fondi europei che secondo questo principio continueranno a regalare soldi alla Francia e non all’Italia.

In queste ore si sta dicendo che il MoVimento 5 Stelle sta smentendo il Presidente Conte, io voglio dire prima di tutto che ho piena fiducia in Giuseppe Conte. Lo ringrazio per il lavoro che sta facendo e nello specifico lo ringrazio anche per essere andato al Senato della Repubblica oggi a riferire sulla Russia, ma credo fosse un atto non dovuto perché lì ci doveva andare qualcun altro a riferire sulla questione Russia e probabilmente non staremmo parlando da settimane di questa questione. Bastava un intervento in aula ed è per questo che i nostri senatori hanno voluto segnalare quest’assurdità in Senato, non partecipando alla seduta. Il video che ha fatto il Presidente Conte ieri è un video in cui spiega che lato Governo non possiamo fare più nulla per bloccare il TAV Torino-Lione, lato Governo.

In quello stesso video ci spiega che chi potrebbe ancora fermare il TAV Torino-Lione è il Parlamento della Repubblica per una semplice ragione, c’è un trattato internazionale di mezzo, c’è un trattato che è stato ratificato dal Parlamento e sono state fatte delle leggi in Parlamento per fare in modo che quel trattato fosse vigente e dispiegasse gli effetti per quell’opera. Solo il Parlamento può tornare indietro in maniera unilaterale: è quello che abbiamo sempre sostenuto, non si può fare dal Governo ma lo si può fare in Parlamento.
Certo, io non sono d’accordo col Presidente Conte quando dice che servono più soldi per non farla che per farla, a parte il fatto che non è solo una questione di soldi: lì c’è un impatto ambientale, c’è un impatto sulla popolazione e la popolazione di quella valle non ha mai voluto quell’opera.

Ma voglio anche dire che finora l’Europa ci ha solo promesso quei soldi in più, non ce li ha ancora stanziati e poi posso dirvi una cosa? Se domani mattina chiedessimo all’Europa quello stesso ammontare di soldi per le scuole dei nostri bambini o per mettere a posto le strade, l’Europa non ce li darebbe.
Cioè l’Europa è disposta a mettere più risorse, più fondi europei solo sul TAV Torino-Lione e questo la dice lunga sul fatto che forse non è che vogliano proprio aiutare l’Italia da Bruxelles, forse vogliono finanziare quell’opera che come vi ho detto è, soprattutto, un regalo ai francesi e al Presidente Macron.

Per questa ragione il mio intervento di oggi è per dirvi che noi in Parlamento ci vogliamo andare e ci andiamo con la forza della coerenza, ma con la forza del 33% che abbiamo in Parlamento. Lo voglio dire perché sì, noi abbiamo vinto le elezioni politiche del 4 marzo 2018 ma le abbiamo vinte col 33% e le abbiamo vinte dicendo agli italiani che ci sono pendolari ogni giorno che nei treni interregionali impiegano due ore e mezza o tre ore per fare anche 60 km con un treno per andare al lavoro, con continui blocchi, ritardi, con treni che sembrano dei carri merci o dei carri bestiame in alcuni casi e abbiamo sempre detto che da nord a sud la priorità non era mettere miliardi nella Torino-Lione, ma era mettere quei soldi in opere prioritarie per gli italiani da nord a sud, perché in alcune regioni del nord e non solo nelle regioni del sud, c’è il binario unico, come in Liguria, e ci sono i ponti sul Po che crollano e che non hanno la manutenzione che noi stiamo cercando di mettere a posto. Più risorse recuperiamo per fare una TAV Roma-Matera, per terminare la TAV Napoli-Bari, per fare le TAV in Sicilia, più risorse mettiamo in opere da nord a sud prioritarie, più aiutiamo le persone a migliorare la loro qualità della vita. Abbiamo fatto una campagna elettorale su questo: io l’ho fatto come Candidato Premier. Abbiamo preso il 33% ed è nato questo Governo, non può essere colpa del MoVimento 5 Stelle se in Parlamento ci sono tutti i partiti pro-TAV.

Siamo l’unica forza politica che è contro il TAV Torino-Lione e lo dico non solo consapevole che la maggioranza delle forze politiche in Parlamento è in questo momento a favore di quell’opera che è un regalo ai francesi, un dispendio inutile di risorse. Lo dico anche perché alcune di queste forze politiche ci reputano e ci dicono che siamo dei voltafaccia, loro che una faccia non l’hanno mai avuta, loro che sono stati tutti contro la TAV almeno una volta nella vita. Renzi quando faceva le Leopolde, all’inizio, prima di diventare Segretario del PD diceva che la TAV Torino-Lione fosse inutile. La Lega ha fatto le battaglie in Val di Susa contro la Torino-Lione, poi tutto ad un tratto sono diventati pro-TAV e la celebrano come il simbolo del progresso.

Be’ chiedetevi perché? Non sta a me dire perché, ma chiediamo solo il perché tutto ad un tratto questi partiti hanno cambiato idea. Noi l’idea non l’abbiamo cambiata e faremo valere il più possibile questo 33% in Parlamento che però non è 51%. Allora qualcuno mi dice, aprite la crisi di Governo: se vogliamo dargliela vinta, va bene, se non vogliamo tagliare i parlamentari a settembre, 345 parlamentari e darla vinta ai partiti va bene apriamo la crisi, se vogliamo fare in modo che aprendo la crisi ci troviamo un Governo tecnico o un nuovo governo politico a capo di questo Paese che cominci non solo a farvi opere inutili, ma a farvi opere come il nucleare, o le centrali nucleari, o gli inceneritori che con noi non si faranno mai perché non sono nel contratto di Governo proseguiamo pure.

Io so solo che il MoVimento 5 Stelle rimarrà coerente, rimarrà sempre NO TAV, ma quando noi ogni giorno andiamo avanti con questo Governo lo facciamo per fare cose per il Paese, per arginare i comportamenti inaccettabili o interventi inaccettabili ed è per questo che ci vogliono male tutti. Perché in questo Ministero da cui vi sto parlando, abbiamo fermato gli emendamenti sul biometano e sull’eolico che fanno parte dell’inchiesta che coinvolge Nicastri, Arata e tutto quello che stiamo sentendo nelle intercettazioni.

In questo Ministero ci sono i rompicoglioni, come venivano definite all’interno delle intercettazioni telefoniche e sono quei rompicoglioni che stanno fermando e hanno fermato dei tentativi osceni di mettere le mani sui vostri soldi e utilizzarli per interessi personali, o addirittura secondo l’inchiesta per interessi legati a prestanome della mafia.

E allora io quello che posso dirvi è che non dobbiamo lasciarci dividere dai media e dai giornali, perché noi battaglieremo e andremo avanti sul tema del TAV Torino-Lione fino alla fine.

Non è finita, perché bisogna andare in Parlamento e comunque non sarà mai finita, perché per noi quell’opera resta inutile e fa parte della nostra storia e nei prossimi giorni coglieremo l’occasione del fatto che il TAV è tornato alla ribalta nazionale per spiegare tutte le ragioni per cui la tratta Torino-Lione non si deve fare. Ma non ci dobbiamo lasciare dividere perché il 4 marzo abbiamo preso una percentuale di voti e quei consensi li stiamo usando al governo per fare cose buone per gli italiani, non per accrescere il consenso della nostra forza politica, noi stiamo pensando all’Italia, non ad un partito o un MoVimento, stiamo pensando all’Italia e ce la metteremo tutta ma non lasciamoci né abbattere e né dividere dai giornali, dai media che ci attaccano ogni giorno perché è questo che vogliono: farci credere che non è possibile cambiare le cose!

È possibile fermare quell’opera, basta votare in Parlamento e vedremo come voteranno i partiti, vedremo come voteranno le forze politiche, vedremo chi voterà col PD di Renzi e con Forza Italia di Berlusconi.

Quelli sicuramente non saremo noi,

Ciao a tutti!