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Sea Watch, nessuno tocchi i nostri uomini in divisa che tutelano la nostra sicurezza

Quanto fatto da Carola Rackete, comandante della Sea Watch, è stato gravissimo. Non solo perché ha disobbedito all’alt della Guardia di Finanza, violando le leggi dello Stato italiano, ma soprattutto perché lo ha fatto rischiando di arrecare danni irreparabili ai nostri uomini e donne in uniforme, che ogni giorno svolgono il loro lavoro sacrificando la loro vita, a tutela della nostra sicurezza.

Alle Forze Armate tutte e alle varie articolazioni dello Stato che partecipano al mantenimento della nostra sicurezza interna va il mio più grande riconoscimento. Ora è giusto che si plachino i toni mediatici e che sia la Magistratura a procedere.

Quel che voglio dire è che l’episodio odierno e gli sviluppi di questi giorni ormai trascendono anche dall’emergenza migratoria in se’, di fronte alla quale l’Europa deve irrimediabilmente aprire gli occhi, bensì assumono la forma di una violenta provocazione alle nostre leggi e al nostro Paese. In questo senso, il governo non abbasserà mai la guardia, condannando al contempo ogni forma di insulto!

Rinnovo il mio ringraziamento a tutti i militari e civili che quotidianamente si prodigano per il bene della collettività!