Pomezia, consigliere Pd coinvolto in operazione Equilibri: dimissioni e licenziamento subito

di Valentina Corrado, MoVimento 5 Stelle Lazio

 

Omero Schiumarini è un politico del #PD che le indagini della DDA di Roma stanno ponendo sotto una luce quantomeno sinistra. Lo stesso PD che oggi si affretta maldestramente a prendere le distanze dal suo esponente, lo ha candidato #sindaco di #Pomezia nel 2013 e ne ha consentito l’elezione a consigliere comunale nel 2018.

Schiumarini è l’uomo simbolo del suo partito sul nostro territorio e, come se non bastasse sembra essere così stimato dal Pd regionale che l’ex presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori, oggi vice presidente della #RegioneLazio, lo ha assunto come fiduciario nella struttura di diretta collaborazione con organo di indirizzo politico dell’Ufficio di Presidenza. Un percorso, questo di Schiumarini, che soltanto i successi del MoVimento 5 Stelle sul territorio sono riusciti ad arginare a difesa delle istituzioni e dei cittadini.

Con l’operazione “Equilibri”, condotta dai Carabinieri, è emerso un sistema basato sul rapporto torbido tra politica e criminalità organizzata, con infiltrazioni mafiose “mascherate da persone presentabili da candidare e manovrare”. L’inchiesta, ha portato all’esecuzione di 33 ordinanze di custodia cautelare nei confronti, tra gli altri, di esponenti di un clan che – stando alle intercettazioni – voleva “riprendersi Pomezia”, dell’ex presidente di ConfCommercio Litorale sud. Proprio quest’ultima, Astrid Fragalà, avrebbe svolto il ruolo di cerniera tra il padre ed esponenti politici di Pomezia, tra cui lo stesso Omero Schiumarini e un secondo esponente locale del PD.

Schiumarini non risulta indagato e sarà la magistratura a fare piena chiarezza sull’intera vicenda. Tuttavia, quanto accaduto è inaccettabile. Per questo mi unisco con forza alla richiesta di dimissioni del consigliere Schiumarini, così come già sollecitato da Adriano Zuccalà, Sindaco di Pomezia e dalla maggioranza del MoVimento 5 Stelle – Pomezia. Si tratta di circostanze gravissime; di legami oscuri, e #Zingaretti non può restare a guardare. L’espulsione non risolve ogni cosa. Il segretario del PD deve intervenire immediatamente con un atto concreto: il licenziamento dalla Struttura amministrativa della regione presso la quale è stato collocato il consigliere comunale del suo partito. Sto provvedendo inoltre ad inviare una richiesta di audizione alla Prima Commissione regionale, che tra le altre si occupa di lotta alla criminalità e antimafia, per capire che ruoli ha svolto e di cosa si è occupato in questi anni Schiumarini: sulle Istituzioni non possono esserci ombre.