Liberi di votare: la nostra battaglia a Bari contro il voto di scambio

di Gianmauro Dell’Olio, Vincenzo Garruti e Paolo Lattanzio

Un buon metodo per misurare la distanza tra il Movimento 5 Stelle e tutti gli altri partiti, è quello di verificare l’impegno che viene portato avanti sui territori e nelle città dopo le campagne elettorali e dopo le elezioni.

A Bari stiamo portando avanti una battaglia importantissima per la legalità e la democrazia.

Qui dopo le elezioni comunali del 26 maggio scorso la magistratura ha aperto addirittura 16 fascicoli per presunti casi di compravendita di preferenze e voto di scambio, mettendo sotto indagine 4 candidati, equamente divisi tra destra e sinistra. Sul caso il nostro Giuseppe Brescia ha presentato subito una interrogazione, che è stata discussa durante il question time alla Camera qualche giorno fa.

Ma il nostro impegno non si ferma qui.

Venerdì scorso, 14 giugno, il Movimento 5 Stelle di Bari ha organizzato e promosso la manifestazione “Liberi di Votare”, contro la pratica del voto di scambio e per sensibilizzare sull’importanza di denunciare. Con la nostra candidata a sindaco Elisabetta Pani abbiamo invitato a partecipare tutti gli altri candidati, nonché ovviamente il Sindaco Decaro.

Grazie alla sollecitazione dei cittadini baresi tutti hanno accettato l’invito e tutti hanno sottoscritto l’impegno etico stilato dal MoVimento che prevede:

1) richiesta di auto sospensione dai lavori del Consiglio Comunale da parte dei consiglieri eletti nel caso gli stessi risultino eventualmente indagati per voto di scambio, e presa di distanza dagli stessi in caso di mancata autosospensione;

2) costituzione di un tavolo tecnico per la legalità per sottoscrivere un protocollo da sottoporre al Prefetto per le prossime tornate elettorali;

3) costituzione di un osservatorio sui rapporti tra mafia e politica cittadina come prima azione del nuovo Governo cittadino.

Siamo gli unici ad aver fatto della battaglia contro il voto di scambio il perno della nostra azione politica.

La legalità e la democrazia non sono negoziabili. Continueremo a vigilare e chiedere a tutti i partiti di rispettare gli accordi presi e di prendere le distanze da ogni possibile caso di voto di scambio. Vi terremo aggiornati.