Giorgia Meloni come il PD: vuole reitrodurre il finanziamento pubblico ai partiti. E c’è la “sorpresa” di Zanda…

Non c’è nulla da fare, è più forte di loro: i partiti vogliono intascare a tutti i costi i soldi delle tasse dei cittadini. Non solo il Partito Democratico, ma anche Fratelli d’Italia ha presentato una proposta di legge per reintrodurre il finanziamento pubblico. Un altro scandalo assoluto! Hanno fatto tutta la campagna elettorale dicendo di essere dalla parte dei cittadini ed ora vorrebbero presentare un conto salatissimo! Il partito di Giorgia Meloni, la quale ha firmato l’iniziativa parlamentare, ha depositato alla Camera la proposta di legge n. 325 sulle “norme in materia di riconoscimento della personalità giuridica e di finanziamento dei partiti politici”. Quando si tratta di prelevare soldi dalle tasche dei cittadini per depositarli sui propri conti in banca i partiti sono tutti uguali: la Meloni è esattamente come Zanda, Fratelli d’Italia come il PD. Sono senza vergogna! Gli italiani hanno votato contro il Finanziamento pubblico con un referendum ma la Meloni, Zanda, Zingaretti non ci vedono e non ci sentono! Chiacchierano tanto di diritti degli italiani ma le uniche proposte che fanno sono quelle per mettersi i soldi in tasca. La proposta depositata al Senato dal PD prevede un gruzzolo da 90 milioni dei soldi dei cittadini che i partiti possono spartirsi per finanziarsi le campagne elettorali, viaggi, alberghi, leasing delle auto. La proposta della Meloni  darebbe la possibilità ai partiti di beneficiare dei rimborsi delle spese per le consultazioni elettorali (eliminati solo 5 anni fa), di accedere alla destinazione del 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e alle altre risorse pubbliche comunque destinate alla politica.

E vi ricordate della proposta di Luigi Zanda per aumentare gli stipendi dei parlamentari italiani equiparandoli a quelli europei (il compenso mensile è di 8mila euro lordi, ovvero 6250 netti, a cui aggiungere 304 euro al giorno di diaria e 4mila 299 euro per le spese generali; nel complesso, calcolando anche altri vantaggi, un parlamentare europeo guadagna tra i 16mila e i 19mila euro al mese), proposta ritirata grazie alle nostre pressioni? Il tesoriere di Zingaretti ha annunciato durante un convegno alla Sapienza che ripresenterà la legge vergogna (che intende riportare in vita anche i vitalizi che abbiamo abolito), spiegando di averla ritirata solo perché il PD era in campagna elettorale! Ci vuole davvero un bel coraggio! Zanda, Meloni, Rampelli, La Russa, Zingaretti: ricordatevi questi nomi. Vogliono i vostri soldi e non molleranno. Con il Movimento 5 Stelle al Governo queste proposte oscene non passeranno mai.