Una rivoluzione per i crimini ambientali

Non dimenticherò mai quando arrestavo i casalesi e questi, durante gli interrogatori, con quello sguardo da re del mondo mi dicevano “tanto non puoi farmi nulla, pochi giorni e sono fuori”. Spesso la rabbia era tanta, ma oggi sono il ministro dell’ambiente e la penna giusta ora ce l’ho in mano io: si chiama “Terra Mia”. Questa legge sarà una rivoluzione per i crimini ambientali, fidatevi di chi per più di 30 anni ha avuto a che fare con queste persone, anzi con questi criminali.
Vanno lasciate in mutande, non basta il carcere, bisogna che lo Stato gli tolga tutto applicando la legge Falcone-Borsellino anche per chi inquina e poi, una volta fatto questo, devono essere mandati via dal territorio. Non c’è condanna peggiore per loro che queste due misure.

La legge #TerraMia è molto corposa e molto complessa e sarà molto efficace. L’ossatura del testo è pronta, stiamo impiegando tutto il tempo che ci vuole per scrivere una norma, una sola, che finalmente condannerà questi individui al futuro che meritano.
Avremo in molti contro ma non ci sono alternative. So benissimo, visto il mio passato, dove bisogna intervenire per rendere efficace una legge e vi assicuro che quella che stiamo scrivendo è qualcosa di nuovo e finalmente potremo contrastare ancora più efficacemente le ecomafie.

Per la storia del Paese, per le sofferenze ambientali che vive in questo momento tutta l’Italia, per le nostre famiglie, vi assicuro che servirò lo Stato, quello con la S maiuscola, sempre e prima di tutto.

Ad maiora