Una grande lezione: impariamo e non molliamo

 

Voglio innanzitutto ringraziare i 4 milioni e mezzo di italiani che hanno votato per il MoVimento 5 Stelle a queste elezioni europee, e ringrazio anche chi non ci ha votato, perché dal loro comportamento noi impariamo una bella lezione. Faccio i complimenti alla Lega, al Partito Democratico e a tutti i partiti che hanno registrato un incremento in queste elezioni europee, faccio gli auguri di buon lavoro a tutti gli europarlamentari eletti e gli auguro di poter rappresentare l’Italia in maniera compatta sui grandi dossier che riguardano una grande nazione come l’Italia.

Non parlerò politichese: per noi le elezioni europee sono andate male e da questo risultato prendiamo una grande lezione, impariamo e non molliamo. L’ho sempre detto: il MoVimento 5 Stelle sta correndo una maratona, non i 100 metri. È chiaro ed evidente che molta della nostra gente non è andata a votare, si è astenuta. Questo vuol dire che c’è chiaramente tanto da fare ancora, ci sono tante risposte da dare in tutta Italia. Ed è per questo che per me, adesso, ci sono promesse da mantenere e da realizzare. Promesse che abbiamo fatto sia il 4 marzo 2018, sia in questa campagna elettorale per le europee. E che non abbiamo assolutamente né dimenticato, né accantonato, al di là del risultato di ieri.

C’è da fare il salario minimo orario, l’ho promesso a milioni di italiani e lo faremo. C’è da fare il provvedimento per le famiglie che fanno figli. C’è da portare avanti un serio abbassamento delle tasse e queste elezioni europee testimoniano che il tema delle tasse, come quello del salario minimo e dei diritti sociali sono al centro delle priorità degli italiani. Ho sentito il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stamattina, gli ho chiesto di convocare il prima possibile un vertice di Governo, perché adesso bisogna lavorare ai provvedimenti che abbiamo promesso agli italiani. Ho tante cose da realizzare come ministro, abbiamo tante cose da realizzare come Governo e mai come in questo momento c’è bisogno di umiltà e di lavoro. Umiltà per apprendere dai risultati che ci sono stati in questi giorni, dal voto che hanno espresso gli italiani e questa umiltà la dobbiamo rappresentare non solo ascoltando i cittadini, ma anche ascoltando il MoVimento 5 Stelle.

È il momento di dare seguito al progetto della nuova organizzazione e mai come adesso il MoVimento ha bisogno di tutti. Ha bisogno della forza di tutti e che tutti possano partecipare a questo momento di riorganizzazione. Una riorganizzazione che deve portare il MoVimento molto più vicino ai territori e con molta umiltà nei prossimi giorni mi metterò al lavoro per organizzare degli incontri sul territorio con i gruppi del MoVimento in ogni regione per ascoltare e cercare di dare un’organizzazione che lo renda più efficace, più efficiente. Ma anche un’organizzazione che possa tutelare in maniera ancor più forte la nostra identità, un’identità a cui non rinunciamo.

Voglio portare avanti le promesse che abbiamo fatto agli italiani, ma nello stesso tempo non rinunceremo mai a dire quello su cui non siamo d’accordo al Governo, ad arginare proposte che sono fuori dal contratto. In ogni caso il MoVimento continuerà a tener fede alle sue promesse e a tutelare il contratto di Governo da idee che a volte possono essere estreme, a volte possono favorire i privilegi, e comportamenti che a volte possono favorire l’illegalità. L’ho promesso agli italiani che ci hanno votato: saremo sempre argine a quello che non ci va bene e porteremo avanti il programma di Governo con la solita lealtà al nostro principale alleato, che è il contratto di Governo.

Voglio ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questa campagna, non è stata semplice, tutti gli eletti ma anche tutti i professionisti che hanno lavorato con noi, sono state delle settimane intense, nelle quali abbiamo avuto modo di parlare a tanti cittadini che aspettano tante risposte e noi quelle risposte gliele daremo da subito. Io tra poco andrò al tavolo che si occupa della crisi Mercatone Uno, ci sono 1800 persone che rischiano di perdere il posto di lavoro e dobbiamo trovare una soluzione.