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Avevamo ragione: Zanda ritira la proposta PD per aumentare gli stipendi dei parlamentari

Allora era tutto vero. Zingaretti è stato sbugiardato dal suo stesso tesoriere. Zanda ha dichiarato che ritirerà la vergognosa proposta PD. Avevamo ragione noi! Se la nostra era solo propaganda e se erano convinti della bontà delle proprie convinzioni politiche perché non sono andati fino in fondo con la loro legge? Caro Zingaretti, la proposta PD di aumentare gli stipendi dei parlamentari c’era eccome!

E Zanda ci è rimasto talmente male che adesso minaccia causa a di Maio. Ma con quale coraggio? Zanda e tutto il PD si vergognino.

Il Partito Democratico è in confusione totale. È evidente. Solo ieri pubblicavano questo post senza capo né coda, in cui sono riusciti nell’ardua impresa di dire tutto e il contrario di tutto! Prima riportavano le parole di Zanda, tesoriere nominato da Zingaretti, che accusava Di Maio di raccontare bugie perché la sua proposta di legge “non aumenta nemmeno di un euro gli stipendi dei parlamentari italiani, anzi li diminuisce”. Poi, subito dopo, si smentivano citando la dichiarazione del senatore Parrini che scaricava brutalmente Zanda e prendeva le distanze da quella legge indegna. E Zingaretti? Nessuna presa di posizione chiara, solo quella telefonata ridicola in diretta, alla Berlusconi, per difendere la proposta Zanda. Oggi Zanda sconfessa Zingaretti! Siamo alla farsa.

I fatti parlano chiaro: la proposta PD intende equiparare gli stipendi dei parlamentari italiani a quelli degli eurodeputati. Il compenso mensile è di 8757 euro lordi (ovvero 6800 netti) a cui aggiungere 320 euro al giorno di diaria e 4500 euro per le spese generali. I parlamentari hanno anche diritto al rimborso di due terzi delle spese mediche e delle indennità di viaggio. Possono scegliere anche dei collaboratori personali, oltre ai dipendenti d’ufficio e per fare questo hanno a disposizione 24.526 euro al mese. Dopo quattro anni di busta paga d’oro, al termine del mandato ricevono, inoltre, 17.515 euro di indennità. Nel complesso, calcolando anche altri vantaggi, un parlamentare europeo guadagna tra i 16mila e i 19mila euro al mese. Considerando quanto percepiscono i parlamentari italiani (tranne noi del MoVimento 5 Stelle che, come sapete, ci tagliamo parte dello stipendio per finanziare le piccole aziende italiane o per dare una mano alle popolazioni colpite dal maltempo), ci sarebbe in un anno un sostanzioso aumento di circa 72 mila euro dritti nelle loro tasche! Ma non finisce qui: la proposta di legge PD prevede “un’indennità transitoria a carattere temporaneo determinata nella misura dell’identica indennità corrisposta ai membri del Parlamento europeo” e “un trattamento differito di natura assicurativa, il cui diritto matura a condizione che sia scaduto il mandato parlamentare e che il beneficiario abbia compiuto il sessantatreesimo anno di età“.

Cosa significa? Chiamano con un altro nome il Tfr e, soprattutto, i vitalizi! Vogliono reintrodurre i vitalizi che noi abbiamo abolito! E’ tutto scritto nero su bianco, altro che bufale! Come mai ci hanno messo così tanto a decidere di ritirare questa proposta scellerata? Staremo a vedere. Mai fidarsi del PD.

Oggi Zanda straparla di attacco alla democrazia e minaccia causa a Di Maio: Zanda e tutto il PD dovrebbero prima passarsi la mano sulla coscienza. La causa per danni dovrebbero farla tutti i cittadini italiani per le loro proposte assurde di reintrodurre finanziamento pubblico e vitalizi! Ma noi sappiamo qual è la verità: questi pensano solo ad intascare e a far lievitare i propri conti in banca. Alla faccia dei cittadini onesti che per anni hanno massacrato!