Sulla SLA un’intesa raggiunta per non lasciare soli i malati gravi e le loro famiglie

Un dialogo costante e un impegno mirato sono fondamentali per cercare di risolvere la difficile situazione dei malati non autosufficienti, come quelli affetti da Sla e altre patologie altamente invalidanti.

In questa direzione, è stato fatto un passo in avanti: abbiamo raggiunto un’intesa con la delegazione del Comitato 16 novembre, per la convocazione di un tavolo per la non autosufficienza. Questo dimostra la piena volontà del governo di ascoltare e risolvere le problematiche di tutti gli attori coinvolti.  Ho già ricevuto dal ministro Luigi Di Maio il mandato per la convocazione del Tavolo, ed è necessario mettere in campo un piano specifico, che comporti valutazioni e monitoraggi sulle effettive necessità presenti in ogni regione. Siamo anche fiduciosi, che la richiesta del Comitato di aumento del Fondo, avrà molto presto una risposta da parte del Mef.

Ad oggi, vengono stimate in Italia 6 mila persone con Sla e mille nuovi casi ogni anno, ma non esiste nel nostro Paese un registro nazionale. Non possiamo più permetterci frammentazioni, perché i malati gravi non autosufficienti, e le loro famiglie, hanno bisogno di un sostegno unico. Ed è in questa ottica che stiamo lavorando, per riuscire a colmare le disomogeneità che negli anni si sono venute a creare tra regioni, nei servizi e nei trattamenti offerti.

Questo governo del cambiamento ha promesso di non lasciare nessuno indietro, e per riuscirci bisogna lavorare in sinergia.

Spendere risorse per la disabilità significa investire in benefici, e faremo il possibile per colmare le lacune che si sono create negli ultimi anni e che hanno aumentato il senso di abbandono nelle famiglie che affrontano ogni giorno questa situazione.