Pd e Ocse d’amore e d’accordo. Ma chi pensa agli italiani? #Quota100NonSiTocca

Il Partito Democratico di Zingaretti ha gettato definitivamente la maschera: in passato ha preso le difese di Macron e della Commissione Europea, in questi giorni sta pensando di candidare Sandro Gozi direttamente al parlamento francese, e oggi si fa scudo dietro alle interferenze dell’OCSE per attaccare quota 100 e il governo.

Per il Partito Democratico hanno sempre ragione tutti, meno l’Italia e gli italiani. È il Partito dello Straniero, che lavora ogni giorno per svendere il nostro Paese agli interessi esteri.

È vero, l’OCSE e la Commissione Europea erano più felici quando governava il Pd, ma gli italiani?

Chiedete alle centinaia di migliaia di lavoratori di lungo corso che grazie a Quota 100 potranno finalmente andare in pensione, dopo quasi 40 anni di contributi versati. Si sentivano forse meglio mentre il Pd votava in parlamento la riforma Fornero?

Chiedete agli oltre 4 milioni di persone che potranno accedere al Reddito di Cittadinanza già da quest’anno, arrivando a fine mese e rimettendosi alla ricerca di un lavoro. Preferivano le briciole del Rei, a cui spesso non avevano nemmeno diritto?

E che dire dei risparmiatori? Truffati dalle banche sotto lo sguardo complice dei governi democratici, il MoVimento ha stanziato 1,5 miliardi di euro per risarcirli e a brevissimo verranno firmati i decreti attuativi.

E ancora: l’Ocse preferiva senza dubbio il Jobs Act, approvato dal governo Renzi in fretta e furia. Ma gli italiani? L’impressione è che preferiscano il Decreto Dignità, capace in pochi mesi di far esplodere le trasformazioni a tempo indeterminato, nonostante il rallentamento economico globale.

Tra l’altro, cosa hanno prodotto le ricette liberiste di istituzioni internazionali come l’OCSE? Abbiamo le prove: il Pd le ha votate durante il governo Monti e le applicate con Letta, Renzi e Gentiloni. Risultato: il rapporto debito/Pil dal 116,5% del 2011 ad oltre il 131% nel 2017, esplosione della povertà, aumento delle diseguaglianze, precarizzazione di massa del lavoro, chiusura di decine di migliaia di imprese.

Un massacro sociale senza precedenti, che non abbiamo intenzione di portare avanti. Gli italiani hanno votato un programma, quel programma ha vinto le elezioni ed è stato scolpito nel Contratto di Governo.

Noi ascoltiamo gli italiani, il Pd continui pure a passare da un padrone all’altro.