“Mettete dentro la figlia di …”, l’intercettazione della presidente Pd. E Zingaretti che fa?

Fra le intercettazioni dell’inchiesta sulla sanità umbra c’è anche un colloquio telefonico fra la presidente Pd della Regione, Catiuscia Marini, e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca. Lo riporta il Corriere dell’Umbria. Si parla delle tracce del concorso per assistente amministrativo nelle categorie protette da inviare alla parente di un ex funzionario della Lega Coop.

Questa la ricostruzione dei pm Paolo Abbritti e Mario Formisano: “Catiuscia Marini dice al consigliere politico di mettere le tracce della prova scritta in una busta e di portarle alla ‘…Marisa, quella della Lega Coop…’, così da farle avere alla candidata”.
Duca subito dopo l’acquisizione delle tracce, consegnate da Maria Rita Franconi (indagata) nel suo ufficio, fa sapere alla presidente che ha “i temi”. Da qui l’incontro, registrato con il “trojan” inserito dai finanzieri nel telefono di Duca.

Marini: “La figlia di xxx… mettetela dentro, non lo so…”
Duca: “vabbé (…) cercamo… che cosa è geometra tecnico…? qui ce so le domande, tra quelle lì… sta tranquilla (…) c’ha 5 giorni di tempo perlomeno, fa lo scritto”.

Cosa voleva dire la presidente della Regione Marini quando chiedeva di “mettere dentro la figlia di?” Cosa aspetta il segretario del “nuovo” Partito Democratico, Nicola Zingaretti, a sbattere fuori la Marini e gli altri dirigenti coinvolti nell’inchiesta? Perché Zingaretti si riempie la bocca di “questione morale” ma poi, alla prova dei fatti, si nasconde dietro slogan sconcertanti per questo Pd come “spetta alla Politica, con la P maiuscola, intervenire” o “siamo al servizio dei cittadini”?

Abbiamo visto di chi è al servizio il PD! E’ inaccettabile che non sia stato espulso nessuno. Questo scandalo nella sanità umbra è l’ennesimo insulto a quei giovani che hanno studiato, hanno viaggiato di notte, hanno speso soldi con la speranza di poter partecipare ad un concorso pubblico e vincerlo. Ed invece il “sistema criminale” del Pd piazzava amici e parenti nella sanità pubblica in cambio di voti, mettendo a rischio la salute dei cittadini e fregandosene dei sacrifici dei nostri giovani meritevoli. Il MoVimento 5 Stelle ha vissuto un solo caso di corruzione ed il responsabile è stato sbattuto fuori dopo 30 secondi. Zingaretti invece li tiene lì esattamente come si è tenuto l’ex presidente Pd Pittella, coinvolto nello scandalo della sanità lucana, alleandosi con lui alle scorse Regionali; così come si tiene Oliverio, presidente Pd della Regione Calabria, sotto indagine per presunte irregolarità in due appalti gestiti dalla Regione ma pronto ad una ricandidatura.
Questi continui scandali sono una vergogna nazionale. Zingaretti chieda scusa agli italiani per queste nauseabonde malefatte del suo partito.