Europrogramma del MoVimento 5 Stelle: Eurodaspo per i condannati e Parlamento pulito

 

Lo abbiamo fatto in Italia, lo faremo anche in Europa. Con lo Spazzacorrotti abbiamo introdotto il Daspo a vita nella Pubblica Amministrazione per i condannati in via definitiva per reati legati alla corruzione. Vogliamo anche lo Spazzacorrotti europeo e il daspo per i condannati per reati gravi. Il malaffare non si ferma ai confini nazionali, i corrotti operano come grandi multinazionali del crimine, diversificando le proprie attività criminali per massimizzare i profitti.

In questa legislatura, la direttiva anti-riciclaggio firmata dal Movimento 5 Stelle ha già segnato un passo importante in questa direzione prevedendo per i condannati il divieto di concludere contratti con la pubblica amministrazione, accedere a finanziamenti pubblici o candidarsi a cariche elettive o pubbliche. Inoltre, in un’altra relazione di iniziativa legislativa su lotta a corruzione e criminalità organizzata, scritta sempre dal Movimento 5 Stelle, abbiamo messo la prima pietra per estendere la legislazione antimafia a livello europeo, istituire il certificato antimafia europeo e l’eurodaspo. Ci aspettiamo dunque nella prossima legislatura che la Commissione europea traduca in proposta normativa quanto scritto in quella relazione, come già fatto con la direttiva antiriclaggio e con la direttiva sui whistleblowers. Nella prossima legislatura continueremo il lavoro per garantire un uso dei fondi trasparente e la regolarità delle gare d’appalto in tutta Europa.

Chi si macchia di crimini tanto gravi e pericolosi quali l’associazione mafiosa, la corruzione o il riciclaggio di denaro, deve stare lontano dalla pubblica amministrazione di tutti i Paesi membri. Non possiamo correre il rischio che chi gestisce soldi pubblici sia corrotto e per questo vogliamo che le Istituzioni europee e le amministrazioni dei Paesi membri che gestiscono fondi europei tramite appalti pubblici istituiscano sistemi di “e-procurement“.

 

L’EURODASPO ANCHE PER I DEPUTATI EUROPEI

Il Parlamento europeo è l’unica istituzione dell’UE ad essere eletta a suffragio universale e diretto dai cittadini europei. Tuttavia, non esiste ancora una procedura elettorale comune. Le procedure per l’elezione dei deputati europei sono regolate da norme nazionali, che pertanto variano da uno Stato membro all’altro.

A livello europeo, l’unico atto relativo all’elezione dei rappresentanti al Parlamento europeo è una Decisione del Consiglio del 1976 successivamente modificata nel 2002 e nel 2018. Questa Decisione individua alcuni principi elettorali che devono essere comuni a tutti gli Stati membri e stabilisce che il sistema da utilizzare debba essere quello proporzionale. Inoltre, contiene alcuni casi di incompatibilità con la carica di parlamentare europeo quali per esempio, l’essere membro del governo di uno Stato membro oppure giudice, avvocato generale o cancelliere della Corte di giustizia dell’UE. Non si dice nulla sulle cause di incandidabilità o ineleggibilità, ovvero quelle condizioni che impediscono di presentare la candidatura oppure rendono nulla un’eventuale elezione.

Il Movimento 5 Stelle propone che vi sia un’armonizzazione della legislazione europea sui requisiti di candidabilità degli europarlamentari. La base giuridica è l’articolo 223 del Trattato sul Funzionamento dell’UE che parla di stabilire una “procedura uniforme in tutti gli Stati membri” sulla base di “principi comuni”. Riconoscere l’Eurodaspo per i condannati in via definitiva per  reati gravi come criminalità organizzata, riciclaggio e corruzione deve rientrare tra questi principi comuni richiamati dal Trattato.

Per arrivare a questo è necessario che gli Stati membri decidano di modificare l’atto relativo all’elezione dei membri del Parlamento europeo. Il Parlamento non ha la possibilità di proporre una modifica di questo atto, è il Consiglio che deve pronunciarsi all’unanimità. Tuttavia, al Parlamento proporremo risoluzioni e raccomandazioni affinché vengano introdotte norme comuni relative all’incandidabilità e all’ineleggibilità di condannati per reati gravi. La politica del fiato sul collo porterà a un Parlamento europeo pulito e più vicino ai cittadini.