Inaccettabile attacco a ospedale Save the Children in Yemen. Impegnati per fermare subito la guerra

Quanto sta accadendo in Yemen, dove i cacciabombardieri della coalizione a guida saudita hanno colpito l’ospedale rurale di Kitaf, gestito da Save the Children, a un centinaio di chilometri da Saada, nel nord-ovest del Paese, causando la morte di sette persone, di cui quattro bambini, è davvero preoccupante. Con questo atto inaccettabile fanno le spese di questo conflitto, che dura ormai da quattro anni, ancora una volta bambini e civili.

La situazione in Yemen è molto delicata, ma a fronte delle tante vittime innocenti che questa guerra sta causando, anche a causa dell’epidemia di colera che si è diffusa nel Paese, è necessario intervenire. Dobbiamo ribadire la nostra assoluta contrarietà alla guerra.

Dai rapporti di Save The Children diffusi negli scorsi mesi, sono emersi numeri allarmanti sulla perdita di vite umane che questa guerra ha generato. Sono decine di migliaia i bambini morti dall’inizio della guerra (85mila il dato registrato a novembre 2018) mentre l’Onu denuncia che milioni di persone sono a rischio carestia nel Paese. Oltre 400mila i minori sotto i 5 anni affetti da malnutrizione acuta grave e 46mila rischiano di perdere la vita entro la fine dell’anno senza garanzie per la loro assistenza.

È quindi quanto mai urgente fare qualcosa per mettere fine a questa tragedia. Bisogna innanzitutto vigilare in maniera più attenta sull’esportazione degli armamenti italiani ai Paesi in guerra, visto che la legge attualmente in vigore, la 185/90, non è sufficiente. È per questo che al Senato abbiamo già depositato un disegno di legge a firma del senatore Gianluca Ferrara che intende modificare l’attuale normativa, rendendo più chiari e stringenti i criteri di individuazione dei Paesi a cui non possiamo vedere armi e sospendendo le forniture già autorizzate.

In Commissione Esteri alla Camera sarà presto in discussione anche una risoluzione a prima firma della deputata Yana Ehm che, oltre ad affrontare il problema dell’esportazione degli armamenti, punta a impegnare il governo a chiedere l’immediato cessate il fuoco e l’interruzione di ogni iniziativa militare in Yemen, a continuare a sostenere l’iniziativa dell’inviato speciale delle Nazioni Unite per lo Yemen e a proseguire, con gli altri partner internazionali, nell’azione umanitaria coordinata sotto la guida delle Nazioni Unite.

 

MoVimento 5 Stelle – Commissione Affari Esteri e Comunitari Camera