Il cambiamento climatico non è una fake news

La più grande compagnia petrolifera quotata al mondo, Exxon Mobil, ha finanziato campagne di disinformazione volte a negare l’esistenza del cambiamento climatico e screditare la ricerca scientifica sul tema. Al Parlamento europeo si è tenuta una audizione speciale sulla negazione dei cambiamenti climatici e noi siamo molto soddisfatti perché abbiamo inchiodato alle proprie responsabilità questa multinazionale.

VIDEO. Ecco l’appello di Eleonora Evi.

Grazie alle testimonianze ascoltate scopriamo che il gigante del petrolio sapeva, da almeno più di 40 anni, che le emissioni di combustibili fossili sono causa del cambiamento climatico. Invece di informare le autorità pubbliche e contribuire a trovare una soluzione, questa multinazionale ha finanziato la diffusione di fake news sui cambiamenti climatici e assoldato un esercito di oltre 200 lobbisti, spedendo milioni di euro per aver un accesso diretto alle istituzioni UE e prevenire l’adozione di adeguati target climatici a livello europeo.

È arrivato il momento di dire basta. Chiediamo che si applichi l’articolo 116a del regolamento interno e ai lobbisti di Exxon Mobil venga revocato l’accesso al Parlamento Europeo: un marchio d’infamia che serva da esempio per altre multinazionali che intendono imitare il colosso americano.