Il 2019 sarà l’anno dell’acqua pubblica e dei tagli agli stipendi dei parlamentari

Di seguito l’intervista rilasciata da Francesco D’Uva all’Agi

 

Taglio degli stipendi dei parlamentari e acqua pubblica. Sono queste le due priorità legislative del Movimento 5 stelle per avviare il 2019 come spiega in un’intervista all’Agi il capogruppo alla Camera, Francesco D’Uva. Che si sofferma anche sul caso delle recenti espulsioni, e sulla tenuta della coalizione di governo.

Quali sono le priorità legislative del MoVimento 5 Stelle per il 2019? Sono in sintonia con quelle della Lega?

“Bene, parliamo di cose concrete. Questi i primi due provvedimenti che faremo nel 2019: una legge sull’acqua pubblica e una sul taglio degli stipendi dei parlamentari. Le dico una cosa: tra i portavoce regionali e quelli nazionali abbiamo restituito oltre 40 milioni di euro. Io personalmente ho restituito oltre 200mila euro. Perché le altre forze politiche non fanno lo stesso se vogliono aiutare veramente i cittadini? È finito il tempo dei privilegi e dei privilegiati”.

Il 31 dicembre ci sono state quattro espulsioni dalMoVimento 5 Stelle. E sembra che per altre 2 senatrici – Paola Nugnes ed Elena Fattori – i margini di ‘salvezza’ siano pochi: sono espulsioni giuste? Così la maggioranzaMoVimento 5 Stelle-Lega al Senato scende a 165: non vi preoccupano questi numeri più risicati?

“Facciamo parte di una grande squadra. E capirà bene che all’interno di una squadra ci sono delle regole che vanno rispettate. C’è poco spazio a individualismi – sottolinea – tutti devono capire che siamo chiamati a rappresentare in parlamento le istanze dei cittadini. Abbiamo firmato un contratto di governo e stiamo lavorando per concretizzare ogni singolo punto del contratto. Ci confrontiamo e dialoghiamo continuamente – assicura D’Uva – cosa che abbiamo fatto ogni volta che ci siamo ritrovati a votare importanti provvedimenti in Parlamento. Nessuna preoccupazione per i voti. Sono curioso di vedere se gli espulsi voteranno contro questo governo. A quel punto tradirebbero in pieno il voto degli italiani e dovrebbero dimettersi. Comunque ripeto: nessun problema di numeri. Anche al Senato la maggioranza è solida”.

Anche alla Camera ci sono dei malumori, alcuni legati sempre al dl sicurezza targato Salvini: potrebbero esserci spaccature nel gruppo a Montecitorio?

“Per favore, non mi parli anche lei di dissidenti, frange e malumori. È normale che all’interno di un gruppo ci sia un confronto, succede nelle migliori democrazie. E lo facciamo usando tutti i mezzi: riunioni, sms, mail e telefonate. Succede perché il gruppo è coeso – sostiene – e si confronta per migliorarsi. Anzi mi permetta di dire che faccio parte di un meraviglioso gruppo. Ogni singolo portavoce ha un vissuto diverso che contribuisce a rendere il nostro gruppo migliore”.

Capitolo rendicontazioni: a che punto sono? Molti sono i solleciti nei confronti di parlamentari che non hanno ancora fatto i bonifici: quanti non sono in regola? E soprattutto quando le rendicontazioni saranno di nuovo visibili sul sito tirendiconto.it dove sono ferme a dicembre 2017?

“Procede tutto molto bene. Le dico la verità: nel mese di dicembre ci siamo concentrati sulla manovra, era la nostra priorità. Dovevamo introdurre importanti misure che daranno speranza ai cittadini. Penso al reddito di cittadinanza così come Quota 100. Da gennaio tutto verrà pubblicato regolarmente e ogni singolo portavoce ultimerà la propria rendicontazione. Insomma: nessun problema”.

Nei giorni scorsi si è parlato di rimpasto ed é uscito anche il suo nome tra le possibili new entry: da 1 a 10 quante è concreto questo scenario?

“Zero” dice il capogruppo MoVimento 5 Stelle D’Uva e ride. “Il governo sta facendo un ottimo lavoro, vi garantisco che non ci sarà nessun rimpasto. Il governo durerà 5 anni” conclude sicuro.