Classifica Trasparency sulla Corruzione: l’Italia migliora, ma siamo solo all’inizio

Secondo l’ultimo report di Transparency International, presentato stamane all’Anac, nella classifica basata sull’indice di corruzione percepita nel 2018, l’Italia occupa il 53esimo posto, in condominio con Oman e Grenada. Con riguardo all’Europa, siamo ancora agli ultimi posti, davanti a Slovacchia, Croazia, Romania, Ungheria, Grecia e Bulgaria.

C’è anche qualche segnale positivo: scaliamo una posizione in classifica rispetto allo scorso anno e dal 2012 a oggi l’Italia ha guadagnato 19 posizioni (incrementando il proprio punteggio da 42 a 52 punti). È ancora poco: la classifica tiene conto dei dati del 2018 e, quindi, la legge “spazzacorrotti”, la n.3 del 2019, non ha inciso in alcun modo

Passi coraggiosi come la “Legge Severino” e l’istituzione dell’Anac hanno dato i loro frutti. La legge “Spazzacorrotti”, che abbiamo voluto fortemente, affronta il fenomeno corruttivo in maniera strutturale:
1) Daspo per corrotti e corruttori che, una volta condannati in via definitiva, non potranno più avere a che fare con la pubblica amministrazione;
2) Agenti sotto copertura anche nelle operazioni anticorruzione;
3) Causa di non punibilità per chi collabora con la giustizia;
4) Carcere vero per i corrotti;
5) Trasparenza nei partiti, con la pubblicazione dei nomi dei donatori e di curricula e casellario giudiziale dei candidati;
6) Riforma della prescrizione per ridurre gli spazi di impunità;
7) Recepimento delle importanti raccomandazioni internazionali che erano rimaste lettera morta per anni e il GRECO (gruppo europeo degli stati contro la corruzione, organo del Consiglio d’Europa) ha già riconosciuto i progressi quando ancora la legge era solamente in discussione.

La corruzione, lo ribadisco, si vede a occhio nudo. E la percezione della corruzione è ugualmente importante perché influisce tanto sugli investimenti quanto sulle speranze dei nostri giovani. Continueremo a lavorare, l’Italia deve essere leader nel mondo nella lotta alla corruzione: il cambiamento passa anche da qui.