1000 suicidi per problemi economici: il Reddito di Cittadinanza è ossigeno puro

L’Osservatorio della Link Campus University ha presentato il risultato di 7 anni di studio sul fenomeno dei “suicidi per motivazioni economiche”. I dati sono drammatici: in Italia, dal 2012, sono ben 988 i casi di cittadini che hanno deciso di togliersi la vita per problemi economici mentre sale a 717 il numero dei tentati suicidi.

E davanti a tutto questo gli stessi partiti che hanno alimentato la crisi con le politiche di austerità ora si oppongono al Reddito di Cittadinanza, un argine contro i brutti pensieri spesso dovuti alla miseria economica e alla disoccupazione. Il Reddito introduce un principio molto semplice: se ti trovi in difficoltà lo Stato non ti lascia solo, ma ti offre un Patto per il Lavoro in cambio di un sostegno immediato al reddito che ti consente di arrivare a fine mese e mantenere i tuoi figli. Lo Stato si ritirerà solo quando troverai un lavoro, che nel frattempo abbiamo reso più conveniente per le imprese approvando diversi incentivi.

Il Reddito di Cittadinanza è una via d’uscita dal buio della solitudine, è la possibilità di mettere un pasto sulla propria tavola e di rientrare a far parte della società rimettendosi in gioco. Questa opposizione, che fa la guerra al reddito ed ai milioni di italiani che lo riceveranno, è imbarazzante, senza vergogna e assolutamente fuori dalla realtà!

Per mesi hanno raccontato fake news su come il Reddito di Cittadinanza fosse una misura utile solo al Sud: la prima regione per tasso di suicidi causati da problemi economici è il Veneto con il 15%, la terza la Lombardia. Il nord-est, infatti, occupa la cima di questa triste classifica con il 34% di suicidi. E non a caso il 47% dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza saranno al nord. È una misura distribuita equamente sul territorio nazionale, perché la miseria e la povertà assoluta non sono un’esclusiva del Mezzogiorno.

Ma non solo il Reddito di Cittadinanza. Dal 2012 ad oggi gli imprenditori suicidi rappresentano il 41,8% del totale. È proprio a loro, ai piccoli imprenditori ed artigiani che hanno tenuto duro durante il periodo della crisi, che si rivolgono misure che per anni hanno richiesto invano: meno tasse ad 1 milione di piccole imprese e professionisti con un’aliquota piatta al 15%, taglio del 32% delle tariffe Inail, cedolare secca al 21% anche per gli immobili commerciali, raddoppio della deducibilità Imu sui capannoni, anticipazioni da Cassa Depositi e Prestiti per il pagamento più rapido dei fornitori da parte della Pubblica Amministrazione, fondo da un miliardo per le Start up innovative, doppio bonus nel Meridione (decontribuzione Inps totale per le imprese che assumono stabilmente lavoratori e mensilità del Reddito di Cittadinanza per l’impresa se i nuovi lavoratori assunti erano beneficiari del nostro sostegno al reddito).

Crescono anche i suicidi tra i giovani: complessivamente i suicidi tra i 35-44enni rappresentano il 20% del totale, tra gli under 34 il 10%. Ragazzi completamente usciti dai radar dello Stato, abbandonati dai precedenti governi sul divano e spesso costretti a fuggire dall’Italia.

Noi lavoriamo tutti i giorni per fare fronte alla catastrofe sociale che abbiamo ereditato. A Pd e Forza Italia non resta altro che fare le passerelle sulle navi, parlare soltanto di immigrazione perché non possono presentarsi davanti ai lavoratori dopo aver votato il Job’s act, non possono presentarsi davanti ai pensionati dopo aver votato la legge Fornero, non possono presentarsi davanti agli imprenditori dopo averli massacrati con le loro politiche scellerate.

Andiamo avanti con il Reddito di Cittadinanza, un’esigenza per un Paese civile che, grazie al MoVimento 5 Stelle, è diventata finalmente legge dello Stato.