Il diritto all’identità digitale

di Rosario Fondacaro, esperto di IT Transformation

Siamo nel pieno della “digital transformation”, gli Stati stanno digitalizzando i servizi della pubblica amministrazione. E anche la nostra identità di cittadini, per come la conosciamo, sta subendo le sue trasformazioni. L’identità reale si aggiorna, dilata i suoi confini, diventa anche “digitale”.

E oggi il diritto all’identità digitale è sancito da diverse fonti normative. Facciamo una veloce panoramica: la Dichiarazione dei diritti di Internet della Camera dei deputati, recita “ogni persona ha diritto alla rappresentazione integrale e aggiornata delle proprie identità in Rete”; c’è anche il Codice dell’Amministrazione Digitale secondo cui “Definire e comprendere l’identità digitale è una necessità. Se fino a qualche tempo fa ciascun individuo viveva e interagiva in rapporti face to face, oggi il rapporto principale è tra uomo e macchina, come mezzo di connessione tra il reale e il digitale”; in ultimo il Manifesto per la cittadinanza digitale dichiara che “l’individuo è l’insieme indissociabile della persona fisica e di quella digitale, la prima organica e la seconda composta dall’insieme dei dati online e dei profili digitali.”

Però i progetti che erano stati pensati per accompagnare questo passaggio sono rimasti tutti incompiuti: la realizzazione
Ma quale vantaggi  permetterà di certificare a distanza le proprie generalità. Il cittadino, attraverso il suo profilo unico, potrà visionare lo storico di tutte le comunicazioni avute con la Pubblica Amministrazione, ricevere avvisi sulle prossime scadenze, effettuare e ricevere pagamenti elettronici, archiviare i suoi documenti, interagire con l’anagrafe digitale, esprimere valutazioni sui servizi.Con l’identità digitale sarà possibile utilizzare un qualsiasi dispositivo connesso a Internet con un doppio vantaggio. Il primo: la rimozione del cartaceo e quindi dei tempi d’attesa, perchè la semplificazione delle operazioni burocratiche ridurrà drasticamente le lungaggini per la fruizione dei servizi, per l’acquisizione dei documenti e delle informazioni. Tutto sarà reperibile con un semplice click tramite gli appositi uffici online!Il secondo vantaggio: la possibilità di svolgere operazioni e di richiederne i documenti da qualsiasi postazione, fissa o in movimento!Poi ci sarebbero tutti i vantaggi sul lungo termine. Ad esempio, pensiamo a quanto si ridurrebbe il nostro l’impatto sull’ambiente se tutti noi avessimo la possibilità di spostarci di meno! Oppure a quanta meno carta ci servirebbe, e a quanti spazi fisici occupati dagli uffici recupereremmo con l’avanzare della digitalizzazione. Diventerebbero praticamente inutili!

Dal 2015 la Commissione europea ha messo in campo una serie di proposte e iniziative per la realizzazione di un mercato unico digitale, dal commercio elettronico alla modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, dalla digitalizzazione delle imprese europee alla connected car.
In Estonia l’esercizio di questo diritto è reso possibile dall’impiego di una Carta d’identità elettronica, utilizzata come prova unica dell’identità sia in contesto digitale che fisico.
In Germania, invece, è stata lanciata nel 2010 e oggi sono oltre 40 milioni le carte rilasciate.
In Inghilterra risale al 2012, ed è stata incoraggiata dal Governo che ha reso obbligatorio l’accesso a una serie di servizi pubblici solo tramite identità digitale.

Insomma, molti paesi stanno mettendo a punto infrastrutture e sistemi per l’attuazione di questo diritto. In Italia oggi esistono alcuni strumenti utili. Per esempio il Sistema Per l’Identità Digitale – lo SPID – che è il sistema di autenticazione che permette ai cittadini e alle imprese di accedere con un’identità digitale unica ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati che vi aderiscono. Ma anche la Carta d’Identità Elettronica, un documento di riconoscimento che assicura con il massimo livello di sicurezza l’identificazione fisica e logica del titolare.

L’era digitale richiede l’identità digitale, così come l’era industriale aveva bisogno della sua ferrovia!