Gli invisibili dell’Aeroporto di Milano Malpensa

di Gianluigi Paragone

Aeroporto di Malpensa, continua la mia battaglia. Allora facciamola facile facile, qui ci sono centinaia di lavoratori sfruttati, perché non hanno un contratto a regola d’arte. Hanno quei contratti leggeri, contratti a termine, contratti di precariato, con cui stanno diventando una invisibilità sociale.

È un grande tema sociale. Allora, ai signori di Airport Handling, ai signori della Sea, ai signori delle cooperative, io dico questo: o ci mettiamo in bolla con i contratti e iniziamo ad assumere con contratti a tempo indeterminato, come prevede il decreto dignità diventato legge, oppure io comincio un’azione anche giudiziaria e denuncio tutti per sfruttamento dei lavoratori.

Vi dico anche un’altra cosa, qui dentro c’è qualcuno che sta pensando, a fronte di un’emergenza, di assumere nel giro di massimo dieci giorni, due settimane, qualcosa come duecento/trecento persone. E qualcuno potrebbe dirmi: “Bene, Paragone, ma di cosa ti lamenti?”. Semplice, mi lamento del fatto che ovviamente ancora una volta utilizzeranno lo staff leasing, utilizzeranno Adecco e loro si sottrarranno dall’obbligo di assumere. Quindi, cari signori di Airport Handling, se pensate di far fare agli altri i contratti a tempo indeterminato vi sbagliate, perché oltre a quei contratti ve ne farò fare altre centinaia, perché qui ci sono centinaia di lavoratori anziani che sono arrivati al punto in cui un contratto a tempo indeterminato non è che lo meritano, lo pretendono a norma di legge, e se questo contratto non arriverà, lo faremo o attraverso un giudice del lavoro o attraverso la Procura, perché io vi denuncio per sfruttamento del lavoro.